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mercoledì 6 settembre 2017

Vuelta 2017: a Los Machucos trionfa Denifl, secondo Contador. Nibali stacca Froome

Non in quota, ma che salita questa di Los Machucos alla Vuelta a Espana 2017. Le pendenze inziali al 26% la fanno somigliare ad una di quelle rampe da garage, che spaccano le frizioni. Gli escapados, i quattro fuggitivi di giornata, tra i quali Moreno, Alaphilippe e l'austriaco Denifl cominciano a perdere terreno, mentre Contador scatta come ai tempi belli. Irresistibile. E nessuno dei migliori che possa seguirlo. Froome va del suo passo, scortato da Moscon ed altri due compagni di squadra, ci prova Nibali. Che va, non quanto Contador, ma va. Solo Denifl in testa e Contador che lo insegue, mentre la giornata storta di Froome prende forma e sostanza. Alla fine vince Denifl, secondo Contador a 28", poi Miguel Angel Lopez, rivelazione di questa Vuelta, Nibali, Zakarin e Majka a 1'04". Froome, preceduto anche da Kelderman, arriva a 1'46", cedendo, così, 1'18" a Contador e 42" a Nibali. Froome resta maglia rossa e favorito. Epperò Nibali è più vicino e di salita ce n'è ancora fino all'Angliru. L'ho scritto ieri, lo ripeto oggi, se vorrà compiere l'impresa di spodestare Froome, Nibali dovrà seguire, meglio provare a seguire, questo magnifico Contador senza tempo. Per la cronaca, Aru è scivolato, ad oltre sei minuti, al nono posto: deludente.

lunedì 6 febbraio 2012

Il Tas condanna Contador: fatale il clenbuterolo. Lo spagnolo perde Tour 2010 e Giro 2011

Decisione tardiva, lentissima, ma inesorabile. Sportivamente terribile. Il Tas sbalza di sella Alberto Contador, comminandogli una squalifica che retroagisce al luglio 2010, privandolo del Tour di quell'anno, che passa ad Andy Schleck, e del Giro del 2011, che passa a Scarponi. Una decisione capace di terremotare gli albi d'oro e la carriera di più corridori. Perché Contador aveva vinto anche molte altre gare, soprattutto brevi corse a tappe. Tutto azzerato, uno sconvolgimento della storia ciclistica dell'ultimo anno e mezzo. E non finisce qui, perché la squalifica, lunga due anni, impedirà a Contador di partecipare sia al prossimo Giro d'Italia sia al prossimo Tour de France, nonché alle Olimpiadi di Londra. Una carriera se non distrutta, almeno profondamente ferita. Fu vera gloria? Difficile dirlo, perché con il doping od il sospetto del doping hanno dovuto fare i conti tutti i più forti corridori degli ultimi 50 anni. E' noto. Certo è che la Spagna ha mostrato troppa tolleranza nei confronti del doping, assolvendo spesso i propri atleti, non soltanto nel ciclismo. A Contador è stato fatale il clenbuterolo, un farmaco che aiuta la broncodilatazione, favorendo la respirazione sotto sforzo, riscontratogli durante un controllo al Tour del 2010. Detto questo,  per il poco che credo di capire di ciclismo, che seguo da quasi 30 anni, Contador di talento ne aveva davvero. Bella pedalata, scatto perentorio, resistenza naturale e ragguardevole abilità strategica. Insomma, se si è dopato lui, gli altri che hanno fatto?

sabato 6 luglio 2013

Tour de France 2013: ad Aix 3 Domaines trionfa Froome che indossa la maglia gialla ed ipoteca il Tour. Secondo Porte, terzo Valverde, crisi per Contador

Splendido assolo del colombiano Quintana, già vincitore quest'anno del Giro dei Paesi Baschi, destinato nel giro di pochi anni a diventare un faro delle grandi corse a tappe. Al Tour del centenario, dopo una settimana di attesa, sono arrivate le montagne, i Pirenei, con  le loro stradine anguste ed assolate, che costringono i corridori a continui cambi di ritmo. Quintana resiste fino all'erta finale, che conduce al traguardo di Ax 3 Domaines. Cresce l'attesa per il primo confronto tra i due massimi favoriti, Froome e Contador. Si staccano Andy Schleck, e c'era da aspettarselo, ed il coriaceo Cadel Evans. E' il team Sky di Froome ad imporre una forte andatura, che, complice il caldo asfissiante, sta decimando il plotone dei migliori. A 5 km dal traguardo, ripreso Quintana, si pianta Alberto Contador: Froome è in agguato. Guarda il volto di Contador sfatto dalla fatica ed accelera. Froome solo al comando, dietro insegue Quintana con Porte, gregario di Froome. Più indietro, arranca Contador, scortato da Kreuziger, e Valverde. Fantastica cavalcata di Froome, che stravince, conquista la maglia gialla ed ipoteca la vittoria al Tour de France 2013. Secondo il compagno di squadra Porte, terzo il redivivo Valverde. Crisi nera per Contador.

martedì 19 luglio 2011

Contador infiamma il Tour

L'hanno lasciato tranquillo sui Pirenei. E Contador si è ripreso. Oggi, ha fatto selezione sull'unica salita impegnativa, mentre i fuggitivi si giocavano la tappa, poi vinta da un grande Hushovd. Nell'imboscata annunciata del campione spagnolo sono caduti, più degli altri, Basso ed Andy Schleck. Frank Schleck ha tenuto, cedendo una manciata di secondi. Soltanto Evans, in notevoli condizioni di forma, ha tenuto il passo di Contador, precedendolo di tre secondi al traguardo. Domani il Tour arriverà in Italia, con arrivo a Pinerolo. Le Alpi saranno il trampolino di lancio di Contador. L'unico che può contendergli la maglia gialla di Parigi è proprio Cadel Evans, soprattutto perché ha quasi due minuti di vantaggio e va forte nelle prove contro il tempo. Contador dovrà guadagnarne almeno due e mezzo, per correre tranquillo la cronometro di Grenoble.

venerdì 12 luglio 2013

Tour de France 2013: fantastica tappa, attacco di Contador, sorpreso Froome. Contador torna a sperare nella maglia gialla di Parigi. Vittoria di tappa n. 25 per Cavendish

Avrebbe dovuto essere una tappa di trasferimento ed invece no. Salta il banco. Fuori classifica Valverde, tradito da una ruota. Il ritmo altissimo di gara, partita a tutta fin dall'inizio, mette a dura prova l'asso spagnolo. Il gruppo si assottiglia e parecchi corridori di nome restano indietro. Froome tiene in testa a fatica, con pochi compagni di squadra a scortarlo. A circa 30 km dal traguardo, Contador attacca a fondo, come fece Lemond al Tour del 1990 nella tappa di Saint Etienne, che mise in crisi Chiappucci. Froome è affaticato  e non risponde. Davanti Contador appare brillante, coadiuvato da Kreuziger e Mollema. I quattordici battistrada arrivano, con sprint vincente di Mark Cavendish, alla vittoria di tappa n. 25 al Tour de France. Froome cede circa un minuto a Contador, che torna a sperare nella maglia gialla di Parigi.

lunedì 23 maggio 2011

Contador ha le mani sul Giro

Contador ha dilatato il suo vantaggio. Né sabato né domenica i suoi avversari sono riusciti a staccarlo. Nibali, ieri, ha provato ad allungare in discesa: attacco coraggioso, ma Nibali, pur abile nel disegnare le migliori traiettorie, non è Magni. E nemmeno Savoldelli. Contador l'ha ripreso e poi staccato nella penultima e, di nuovo, nell'ultima salita. Dicono che Contador corre come Indurain. Non è vero. Indurain non scattava, saliva in progressione. Ed era, per solito, scortato da gregari formidabili, che avrebbero potuto anche curare la classifica generale. Come De Las Cuevas o Bernard. Contador negli ultimi chilometri è rimasto senza squadra. E non ha esitato ad attaccare al momento opportuno. Ora, Scarponi, secondo, è a più di quattro minuti. Nibali a più di cinque. Il resto sono chiacchiere.

mercoledì 5 settembre 2012

Contador trionfa a Fuente e veste la maglia rossa

Alla diciassettesima tappa della Vuelta a Espana 2012, Alberto Contador si riprende lo scettro di miglior scalatore nonchè di miglior corridore da corse a tappe. Terminato il purgatorio della squalifica, senza dimenticare i prestigiosi successi che gli sono stati revocati retroattivamente, Contador torna leader. A casa sua, in Spagna. Rodriguez cede oltre due minuti. Valverde non riesce a portargli via il successo di tappa. Ho sempre pensato che Contador fosse un campione, penso oggi che sia un campione. In uno sport nel quale parecchi si sono aiutati e si aiutano con mezzi illeciti, penso che Contador vinca perché davvero è forte. Lo scrissi in occasione della squalifica che gli venne comminata.

martedì 26 maggio 2015

Sull'Aprica trionfa Landa, Contador sempre in rosa, staccato Aru

Giro d'Italia 2015, sedicesima tappa, da Pinzolo all'Aprica. Vera montagna, da subito, con il Campo Carlo Magno e poi il Passo del Tonale, l'Aprica, il terribile Mortirolo e di nuovo l'Aprica. Nella tappa di domenica, erano parse evidenti le difficoltà di Aru, rimasto con i migliori per grazia ricevuta. Oggi, se n'è avuta la conferma. E' stato Landa a rimanere con Contador sul Mortirolo, mentre Aru arrancava all'inseguimento: il suo precedente, intempestivo, tentativo di fuga era un segnale di debolezza più che altro. Ribaltate le gerarchie in casa Astana. Tanto più che Landa intorno a tre km dall'arrivo, scatta e Contador e Kruijswijk non riescono a seguirlo. Secondo successo per Landa, che in salita pare attestarsi almeno al livello di Contador, che conserva sul connazionale oltre quattro minuti di vantaggio. Dovrebbero bastare a Contador per vincere il Giro, ma di salite ce ne sono ancora molte. Non dico che il Giro sia del tutto riaperto, ma socchiuso sì, questo si può dire.

venerdì 22 luglio 2011

Vince Rolland, Contador è immenso

L'Alpe d'Huez sorride a Rolland, che precede Samuel Sanchez al traguardo. Ma, è stata la giornata di Contador, attaccante indomabile, partito sul Telegraphe, ha insistito sul Galibier. Schleck ha tenuto fino a che ha potuto, correndo a lungo con lui, ma è stata la tenacia di Evans ad impedire che l'azione dell'asso spagnolo riscrivesse la classifica del Tour. Sull'Alpe d'Huez, con i migliori tutti assieme, Contador ha fatto di nuovo il vuoto. Se fosse stato nella condizione ideale, mai raggiunta in questo Tour, avrebbe vinto con molti minuti di distacco. Diversamente, negli ultimi chilometri rallenta, tanto che Sanchez e Rolland rinvengono su di lui. E dell'esito si è già detto. Contador guadagna comunque 45" su Evans e Schleck. Con ogni probabilità, troppo pochi. Domani la cronometro di Grenoble. Saranno tutti molto stanchi. Contador, questo è certo, proverà di nuovo l'impresa, un'impresa. Il valoroso Voeckler cede la maglia gialla ad Andy Schleck, secondo il fratello Frank Schleck a 53", quattro meno di Cadel Evans, favorito ormai per il successo finale. Ma, non è detto. Anzi, io vedo vincitore Frank Schleck. Alle brutte, un altro pronostico sbagliato.

martedì 11 settembre 2012

Mondiali di ciclismo 2012 a Valkenburg: i favoriti

Si approssimano i mondiali di ciclismo edizione 2012. Si correrà sul tradizionale percorso di Valkenburg, in Olanda. Per larghi tratti, lo stesso dell'Amstel Gold Race. Il che consente una vasta scrematura in vista di un'indicazione dei possibili favoriti. Su tutti, dico Gilbert, uscito in condizioni strepitose dalla Vuelta, in cui ha lasciato due firme delle sue. Sulle Ardenne, è il migliore. E vorrà riscattare una prima parte di stagione avara di successi. A fine anno, poi, come dimostrano i suoi exploit alla Parigi - Tours ed al Giro di Lombardia, il vallone vola. Contador va tenuto d'occhio, sebbene abbia bisogno di arrivare da solo, dacché non è velocissimo. Il fresco vincitore della Vuelta vorrà dimostrare di essere un campione totale. Una citazione merita anche il nostro Nibali, per il quale, fatte le debite proporzioni, vale quanto detto per Contador. Si dice che sia in forma anche Tom Boonen, che è corridore più da Fiandre che da Ardenne. Ma, possiede un grandissimo fondo ed in volata è il migliore. Sagan è destinato a fare la storia del ciclismo, ha vinto molto nei mesi passati, ma è un predestinato che non sente la stanchezza. Qualche possibilità in meno, assegno al norvegese Boasson Hagen. Infine, Freire, tre volte campione del mondo, può sempre sorprendere tutti e sarà in ogni caso marcato meno che su altri tracciati. L'unico problema è che la Spagna ha troppe punte, da Freire stesso a Contador, da Samuel Sanchez a Valverde, un altro che potrebbe dire la sua. Segue borsino dei favoriti.
Gilbert *****
Contador ****
Nibali ***
Boonen ***
Sagan **
Boasson Hagen **
Freire *
Valverde *

venerdì 22 maggio 2015

Vince Modolo, Aru in rosa dopo la caduta di Contador

Aru in rosa, ma non durerà. Ci vuole una caduta poco prima dei meno tre km dal traguardo di Lido di Jesolo, per disarcionare Contador dalla sella del comando in classifica generale. Dove tornerà domani dopo la cronometro, da Treviso a Valdobbiadene, 59,4 km, i primi trenta dei quali interamente pianeggianti. Fin lì, Contador darà ad Aru almeno due secondi al chilometro, poi il percorso si fa vallonato e penso che viaggeranno su tempi più vicini, migliori comunque quelli di Contador. Intendiamoci, questo è il mio pronostico. Per il resto, troppe cadute e poco sole, il nesso c'è, in questo primo torno di Giro d'Italia. Per alcuni, vedasi Porte, abbastanza scalognato: l'australiano ha perso un altro minuto ed è sul serio fuori dai giochi. Dimenticavo: in volata, ha vinto Modolo.

martedì 20 luglio 2010

Contador in giallo

Guasto meccanico o manovra sbagliata? Fatto sta che la catena di Andy Schleck, intento ad attaccare, salta: l'infortunio tipico del corridore ciclista. Passano dei secondi, preziosi, molto preziosi. Contador non attende il rivale, ma, allunga a sua volta negli ultimi 3 km di salita e corre agilissimo in discesa: 39 secondi di vantaggio al traguardo per lo spagnolo, che indossa anche la maglia gialla, con otto secondi sullo sfortunato Schleck. Polemiche e baruffe. Doveva Contador, da cavaliere dei tempi andati, attendere che il duellante disarcionato rimontasse in sella? Non doveva. Poteva. Non ha voluto. Per la cronaca, se qualche giorno fa non avesse organizzato l'inseguimento al compagno Vinokourov per poi rosicchiare soli dieci secondi a Schleck, ora sarebbe ancora secondo in classifica: per due secondi. Mi rendo conto, troppi numeri. Che Contador, però, dimostra di conoscere benissimo.

domenica 15 maggio 2011

Contador è fuori categoria

Assolo di Contador. Travolgente sull'Etna. Attacca, deciso, perentorio. E distanzia tutti. Anche Nibali, che pure i moltissimi tifosi assiepati lungo il percorso attendono a grandi imprese. Ma il campione siciliano riesce soltanto, a meno di 2 km dal traguardo, ad evadere dal plotoncino degli immediati inseguitori di Contador. Salvo poi essere ripreso e battuto da Garzelli per la piazza d'onore. Quando Contador, che ricorda nello stile Pedro Delgado, di cui però è assai più forte, è già circondato da fotografi e taccuini. Davvero di un'altra categoria rispetto a tutti gli altri corridori. Che correranno per il secondo posto.

sabato 9 settembre 2017

A Contador l'Angliru, a Froome la Vuelta 2017

Quarto come lo scorso anno, Alberto Contador, epperò si congeda trionfando sull'Angliru, la terribile salita icona della Vuelta, che Contador, ricordiamolo, ha comunque vinto tre volte in carriera. Oltre a due Giri e due Tour. Un altro Giro ed un altro Tour glieli hanno revocati. Sette volte sul podio di un grande giro e sempre sul gradino più alto, Contador, all'esito di una carriera leggendaria. La Vuelta a Espana 2017 va a Froome, il più forte senza discussioni in quest'edizione. Per la prima volte in carriera, dopo tre secondi posti a Madrid. Quattro Tour e una Vuelta, doppietta quest'anno, sono qualcosa di notevolissimo e collocano il ciclista britannico ai vertici della storia di questo sport.. Eguaglia Binda, Bartali e Gimondi con 5 grandi giri conquistati. Nibali chiude secondo in classifica generale ed oggi ha faticato sull'Angliru. Per lui, comunque protagonista di una grande corsa, si tratta del decimo podio in un grande giro,  con quattro vittorie finali. Deludente Aru, scivolato al tredicesimo posto. 

mercoledì 10 luglio 2013

Tour de France 2013: a Mont Saint Michel vince Tony Martin, Froome sempre più in giallo, male Contador.

Cronometro di 33 km al Tour de France 2013, tutta pianeggiante, da affrontare con i rapporti più lunghi, insomma un esercizio riservato ai grandi specialisti delle prove contro il tempo. Froome maglia gialla e padrone della corsa ha la possibilità di aumentare il distacco che lo separa dai rivali. Soprattutto da Alberto Contador, che in questi primi giorni di corsa sembra l'ombra del campione che è stato. L'arrivo è a Mont Saint Michel, in Normandia: un prodigio naturale con pochissimi eguali al mondo. Un'isola piccolissima, legata alla terraferma da un'esile striscia di sabbia, spesso sommersa dalle maree. Su questo arrivo suggestivo, vince Tony Martin, che distanzia Froome di 12". Terzo De Gendt. Accusa un forte ritardo Contador. Ora quarto della generale, comandata sempre da Froome.
Classifica generale dopo l'undicesima tappa.
1. Froome
2. Valverde a 3'25"
3. Mollema a a 3'37"
4. Contador a 3'54"
5. Kreuziger a 3'57"
6. Ten Dam a 4'10"
7. Kwiatkwoski a 4'44"

venerdì 14 luglio 2017

Tour de France 2017: a Foix trionfa Barguil, secondo Contador, terzo Quintana, quarto Landa

Strategia napoleonica da parte del team Sky, nel giorno della festa nazionale francese, quattordicesima tappa del Tour de France 2017, da Saint Girons a Foix. Poco più di 100 km. E da subito la maglia gialla Aru deve inseguire, unitamente al beniamino di casa Romain Bardet. Ma, non Froome, deposto ieri dal trono provvisorio della Grande Boucle, ma Mikel Landa, che ieri indicavo come il più brillante in salita. Con Landa ritrova una giornata da protagonista Alberto Contador. Sull'ultima salita, prima della lunga discesa che conduce all'arrivo, passano Barguil, Quintana, Contador e Landa. Dietro, Froome prova a forzare, per ricordare che è sempre lui il capitano del team Sky. In discesa, gara di bravura tra Froome e Bardet. Aru, si batte, ma è da solo. Come solo è stato in salita. La regia francese trascura i battistrada ed indugia sul gruppo della maglia gialla, perché lì c'è Bardet! Negli ultimi chilometri, Froome cerca più volte di distanziare Aru e Bardet, ma Aru risponde sempre con prontezza. Vince Barguil in maglia a pois. Secondo Contador, terzo Quintana, quarto Landa che guadagna un paio di minuti in classifica. Aru resta maglia gialla. Era dal 1989 che il Tour non era così incerto. 

domenica 4 settembre 2016

Aramon Formigal: trionfa Brambilla su Quintana. Cede Froome nella tappa animata da un grande Contador

Mai sconfitto fino alla fine. Alberto Contador, 34 anni e sette grandi giri vinti, e due revocati, corre sempre come se potesse vincere. Attacca da lontano, oggi ha seguito Brambilla dopo un km di corsa. Dal suo coraggio è nata una tappa pirenaica splendida in questa Vuelta 2016. Ora, Contador è ai piedi del podio a soli 10" dal terzo Esteban Chaves. Quintana, che ha subito risposto a Contador, stavolta è il più forte e si vede da come interpreta la gara: ha rafforzato il primato e sarà difficilissimo strappargli la maglia rossa. Sul traguardo di Aramon Formigal, ha invece ceduto due minuti e mezzo circa Froome. Sorpreso da un attacco così subitaneo. La brevità della tappa ha contribuito a sconvolgere il copione, però questo ciclismo antico è ancora possibile. La giuria ha dovuto, sbagliando, riammettere decine di corridori finiti fuori tempo massimo.

giovedì 20 giugno 2013

Tour de France 2013: Froome contro Contador

Si avvicina la partenza del Tour de France 2013. Tutti i favori del pronostico sono, con molta ragione, per il britannico nativo del Kenya Froome. Eccellente cronoman ed agilissimo scalatore, secondo lo scorso anno per rispetto nei confronti del capitano Wiggins, sembra destinato ad indossare la maglia gialla di Parigi. Il solo capace di contendergli il primato è Alberto Contador, che fino a due anni fa avrebbe vinto a mani basse, ma che ora, dopo la squalifica, pare aver smarrito la sicurezza, e la pedalata, di un tempo. Dopo il Giro d'Italia del 2012, Contador non è più stato lo stesso. Froome invece arriva alla Grande Boucle in eccellenti condizioni di forma, avendo già vinto importanti corse a tappe in stagione, come il Giro di Romandia ed il Giro del Delfinato. Insomma, Froome favorito, Contador unico rivale all'altezza. Per il resto, considerata anche la crisi infinita in cui si dibatte Andy Schleck, c'è soltanto da sperare in qualche sorpresa.

venerdì 29 maggio 2015

A Cervinia trionfa Aru, che torna secondo in classifica, scavalcando Landa. Salda la maglia rosa di Contador

Giro d'Italia 2015, diciannovesima tappa, 234 km da Gravellona Toce a Cervinia e tre gran premi della montagna di prima categoria: non ci si può nascondere. Splendido assolo di Visconti, non nuovo a simili cavalcate, basti pensare alle due vittorie colte al Giro del 2013, quello vinto dal rivale e corregionale Nibali. Purtroppo, lungo l'ascesa finale, con pendenze non troppo impegnative, il gruppo maglia rosa accelera, mentre Visconti paga dazio alla stanchezza: viene ripreso quando mancano meno di 11 km al traguardo. Poi, è Hesjedal a rompere gli indugi, Contador, che gli deve gratitudine per l'aiuto ricevuto ieri, lascia fare. Contropiede di Aru, Contador rimane impassibile, decidendo di curare soltanto Landa. Aru, animato da una grande ansia di rivincita, riprende e stacca Hesjedal e vince con un'esultanza rabbiosa. Torna secondo in classifica generale, scavalcando il compagno di squadra Landa. Contador, califfo della corsa, resta saldamente in maglia rosa.

mercoledì 9 settembre 2020

Il ciclismo e i Grandi Giri negli anni 2010/19: il dominio inglese

Il ciclismo non si sottrae all'eterna regola del mutamento. Come ebbi a scrivere in un post di qualche tempo, sono cambiate, non tutte, anche le Nazioni dominanti nel ciclismo. Tradizionalmente Italia, Francia e Belgio e, di rincalzo, Spagna, Svizzera, Olanda e Lussemburgo. Negli anni 2010, insomma dal 2010 al 2019, per stare al decennio appena trascorso, invito a dare uno sguardo ai vincitori delle tre grandi corse a tappe: Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana.

Tour de France:

2010: Andy Schleck (Lussemburgo)

2011: Cadel Evans (Australia)

2012: Bradley Wiggins (Regno Unito)

2013: Chris Froome (Regno Unito)

2014: Vincenzo Nibali (Italia)

2015: Chris Froome (Regno Unito)

2016: Chris Froome (Regno Unito)

2017: Chris Froome (Regno Unito)

2018: Geraint Thomas (Regno Unito)

2019: Egan Bernal (Colombia)

Giro d'Italia:

2010: Ivan Basso (Italia)

2011: Michele Scarponi (Italia)

2012: Ryder Hesjedal (Canada)

2013: Vincenzo Nibali (Italia)

2014: Nairo Quintana (Colombia)

2015: Alberto Contador (Spagna)

2016: Vincenzo Nibali (Italia)

2017: Tom Dumoulin (Italia)

2018: Chris Froome (Regno Unito)

2019: Richard Carapaz (Ecuador)

Vuelta a Espana:

2010: Vincenzo Nibali (Italia)

2011: Chris Froome (Regno Unito)

2012: Alberto Contador (Spagna)

2013: Chris Horner (U.S.A.)

2014: Alberto Contador (Spagna)

2015: Fabio Aru (Italia)

2016: Nairo Quintana (Colombia)

2017: Chris Froome (Regno Unito)

2018: Simon Yates (Regno Unito)

2019: Primoz Roglic (Slovenia)

Ci sono stati 10 successi del Regno Unito (7 di Froome, 1 a testa per Wiggins, Thomas e Simon Yates), 7 italiani (4 di Nibali e 1 a testa di Basso, Scarponi e Aru), 3 spagnoli (tutti di Contador), 3 colombiani (2 di Quintana, 1 di Bernal), infine 1 lussemburghese (Andy Schleck), 1 australiano (Evans), 1 U.S.A. (Horner), 1 canadese (Hesjedal), 1 olandese (Tom Dumoulin), 1 ecuadoriano (Carapaz), 1 sloveno (Roglic). Evans, Carapaz, Roglic e Hesjedal hanno colto i primi successi assoluti per i propri rispettivi Paesi, Australia, Ecuador, Slovenia e Canada. Il Regno Unito, con 10 successi e Froome mattatore, è stato il leader di maggioranza relativa del decennio, mentre la Colombia, che vantava un solo successo con Lucho Herrera alla Vuelta negli anni '80, è diventata una potenza nelle grandi gare a tappe. L'Italia ha tenuto, soprattutto grazie a Nibali. Non pervenuto il Belgio, che non vince - e nemmeno sale sul podio - dal successo di De Muynck al Giro del 1978, e la Francia, che ha ottenuto podi (con Peraud, Bardet e Pinot) ma non vittorie. La geografia del ciclismo è profondamente cambiata.