Elenco blog personale

giovedì 8 giugno 2017

Golden Gala 2017: Tortu è il nuovo Mennea

Ha chiuso quarto nei 200 m del Golden Gala 2017 il diciottenne velocista italiano Tortu, che già aveva impressionato in questa stagione con il clamoroso 10"15 sui 100. Primato personale stasera sul mezzo giro di pista, in 20"34, che gli garantirà la partecipazione ai prossimi mondiali di Londra: ha ceduto un poco negli ultimi 50 metri, ma, con il tempo, imparerà a distribuire meglio le energie durante la gara. Per la cronaca, al primo ed al secondo posto finiscono De Grasse e Lemaitre, rispettivamente argento e bronzo sui 200 m a Rio de Janeiro, dietro l'innarrivabile Bolt. Con Tortu, abbiamo finalmente l'erede di Mennea. E di Berruti, che Tortu più ancora ricorda, per l'ampiezza della falcata e l'eleganza all'ingresso e all'uscita della curva.

Benevento storica promozione in serie A

Un gol di Puscas, ex interista, regala al Benevento, a scapito del Carpi, la prima storica promozione in serie A. La Campania avrà così due squadre nella massima serie: Napoli e Benevento.

mercoledì 7 giugno 2017

La leggenda di Hector Scarone

Le pochissime, sgranate, immagini di repertorio impediscono di restituire, a parole non si può fare, la grandezza di Hector Scarone, leggendario centravanti e poi mezzala, che vinse tutto con l'Uruguay, tra la fine degli anni '10 e gli anni '30. Meazza, che se ne intendeva, dichiarò di ritenerlo il più forte tra i giocatori da lui visti. Il re dei portieri, lo spagnolo Zamora, lo considerava il simbolo del calcio. Quattro Coppe America, due Olimpiadi, 1924 e 1928, ed il primo mondiale del 1930, tra i suoi allori con la nazionale albiceleste. Capocanniere assoluto, con 31 gol, prima di essere superato da un mestierante del gol come Forlan, grazie a tante presenze di più. Da quanto abbia potuto ricostruire, un Rooney ante litteram, per il fisico compatto, la forza e la precisione del tiro, l'implacabile stacco di testa. Più tecnico, più fantasioso, più imprevedibile. Giocò anche nell'Inter, ultratrentenne, e nel Palermo, regalando isolate prodezze. 

martedì 6 giugno 2017

In memoria di Giuliano Sarti

Vola in cielo un altro eroe della Grande Inter, Giuliano Sarti, classe 1933. Un portiere schivo, pragmatico, essenziale, che fondava il suo gioco sul posizionamento e sul colpo d'occhio. Riluttante ai tuffi spettacolari od alle uscite spericolate, si mise in luce con la Fiorentina, vincendo lo scudetto del 1956, quindi approdò all'Inter di Angelo Moratti e di Helenio Herrera, che stava diventando grande, nel 1963, per vivere l'epopea degli scudetti ('65 e '66), delle Coppe dei Campioni e delle Coppe Intercontinentali. Un suo intervento sfortunato, contro il Mantova, anno di grazia 1967, mise , apparentemente, fine a quella saga leggendaria. E dico apparentemente, perché quell'Inter non è finita e non finirà, sempre viva nel ricordo di chi la vide trionfare in tutto il mondo, e nell'immaginazione di chi ne ha letto o sentito raccontare. Sarti difese anche, otto volte, la porta della nazionale. Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Peirò, Suarez e Corso. Non solo una formazione. Non solo una filastrocca. No, ma una lunga, lunghissima melodia belliniana. 

lunedì 5 giugno 2017

Tour de France 2017: i favoriti. Froome, Aru e Bardet

Chi vincerà il Tour de France 2017? Molti prevedono, all'unanimità gli scommettitori professionali, il successo di Froome, in cerca della quarta affermazione a Parigi. I francesi sperano in Bardet, ma il Thibaut Pinot ammirato al Giro d'Italia, cronometro a parte, potrebbe dire la sua. Contador ha superato la soglia fatidica dei 34 anni, a parte Horner alla Vuelta, nessuno ha vinto una grande corsa a tappe dai 35 anni in poi. Quintana, lo sappiamo, vince solo se perdono gli altri. Allo stato, ancora non si sa, con esattezza, chi parteciperà. Ecco il borsino dei favoriti.
*Aggiornamento dell'8 giugno 2017: dopo la pessima prova a cronometro di ieri da parte di Froome, al Giro del Delfinato, corsa che il britannico ha sempre conquistato prima dei suoi successi al Tour de France, gli tolgo una stelletta nei pronostici e forse dovrei togliergliene due. Mentre ne aggiungo una a Valverde, che, senza l'ingombro di Quintana, chissà?, potrebbe davvero dire la sua.
*Aggiornamento del 12 giugno 2017: all'esito del Giro del Delfinato, vinto dal danese Fuglsang su Porte, restano grosso modo invariate le possibilità dei maggiori pretendenti al successo al Tour de France 2017. Froome, tutto sommato, sta bene, meno di quanto pensassi un mese fa, più di quanto tutti abbiano pensato dopo la cronometro al Delfinato. Porte, secondo me, è un piazzato ma non un vincente.
*Aggiornamento del 23 giugno 2017: Nibali, al Tour, non ci sarà.
*Aggiornamento del 27 giugno 2017: la perentoria affermazione di Aru al campionato italiano di domenica scorsa mi obbliga ad assegnargli un'altra stelletta nel pronostico.
*Aggiornamento del 30 giugno 2017: Thibaut Pinot ha dichiarato due giorni fa, all'Equipe, di non puntare alla classifica generale, preferendo concentrarsi su un successo di tappa.
*Aggiornamento del 03 luglio 2017: la cronometro inaugurale di sabato ha estromesso, causa una terribile caduta, Valverde. Thibaut Pinot nella tappa odierna con arrivo a Longwy, è riuscito perdere più di tre minuti. Allora, è vero, la classifica generale, in questo Tour, non fa per lui.
*Aggiornamento del 10 luglio 2017: caduto Porte nel tappone con arrivo a Chambery, ormai la lotta per la vittoria finale è ristretta a Froome, Bardet e Aru.

  1. Froome ****
  2. Bardet ****
  3. Aru ****
  4. Rigoberto Uran ***
  5. Quintana **

Classifica dei primi dieci difensori goleador della storia del calcio

Provo a proporre una classifica, da aggiornare, dei primi dieci difensori goleador della storia del calcio, precisando che, alcuni di loro, hanno fatto la spola tra centrocampo e difesa. Per quanto siano stati, per lo più, difensori. Escludo il grandissimo Breitner, che, dopo alcuni anni da terzino sinistro, spese la più parte della carriera a centrocampo. E Sammer, che giocò a lungo a centrocampo, e fu poi libero alla tedesca.


  1. Ronald Koeman 253 gol
  2. Daniel Passarella 175 gol
  3. Fernando Hierro 156 gol
  4. Laurent Blanc 152 gol
  5. Roberto Carlos 122 gol
  6. Franz Beckenbauer 113 gol
  7. Sinisa Mihajlovic 106 gol
  8. Giacinto Facchetti 78 gol
  9. Andreas Brehme 73 gol
  10. John Terry 73 gol

sabato 3 giugno 2017

Cristiano Ronaldo 106 gol in Champions, 108 gol nelle Coppe Europee, 605 gol in carriera

Da ala dribblomane a centravanti implacabile, da virtuoso di rabone, finte e passi doppi, a professore di balistica applicata al calcio. Nelle occasioni solenni, Cristiano Ronaldo c'è sempre: doppietta alla Juve nella finale di Cardiff e Cristiano Ronaldo si issa a 106 gol in Champions League, a 108 gol nelle Coppe europee, a 605 gol in carriera. Niente da aggiungere.

Il Real Madrid asfalta la Juve: 4-1. Dodicesima Champions per i blancos

Fino al confine. La Juve non sfugge alla sua storia. Perde la settima finale di Coppe dei Campioni/Champions League su nove disputate. A Cardiff, il Real Madrid stravince 4-1, nonostante la prodezza in rovesciata di Mandzukic avesse inizialmente pareggiato il gol del solito Cristiano Ronaldo. Nella ripresa i blancos dilagano fino al 4-1 finale, che conferma, ove mai ce ne fosse stato bisogno, la dimensione provinciale della Juve. Nessun triplete. Né il pallone d'oro a Buffon. Lo vincerà Cristiano Ronaldo, autore di una doppietta stasera. Il Real Madrid sfata il tabù delle due Champions League consecutive.  Di Coppe Campioni ne vinse 5 di seguito tra il 1956 ed il 1960. Stampa nazionale incompetente. E disperata. 

lunedì 29 maggio 2017

Giro d'Italia 2017: le pagelle sulla corsa vinta da Tom Dumoulin

E' finito il Giro d'Italia 2017, con il successo, il primo per un olandese, di Tom Dumoulin. Ecco le pagelle dei protagonisti della corsa.


  1. Tom Dumoulin: voto 10. Nel 2015, perse nelle ultime due tappe una Vuelta a Espana sino ad allora dominata. Al Giro di quest'anno, complice un percorso che è tornato a privilegiare l'esercizio contro il tempo, Dumoulin ha vinto. E con merito. Dimostrando enormi progressi in salita, conservando intatta la sua capacità di brillare a cronometro. Senza una grande squadra, ha controllato la corsa, resistito venerdì e sabato in montagna, riconquistato la maglia rosa ieri. Elegante e di rara efficacia la sua pedalata. Il successo di una conquistata maturità agonistica. Vincente.
  2. Nibali: voto 9. Una volontà incrollabile quella del siciliano. Finisce ancora sul podio, per la quarta volta al Giro d'Italia (2 volte primo, 1 volta secondo, 1 volta terzo), per l'ottava volta in una grande corsa a tappe (ai piazzamenti al Giro, vanno sommati i due podi del Tour,1° e 3°e della Vuelta, 1° e 2°). Ha vinto una tappa, unico tra gli italiani, facendo leva più sull'orgoglio e sull'esperienza che sulla condizione. La stessa voglia di lottare di Gimondi. Indomito.
  3. Quintana: voto 7,5. Resta uno dei migliori corridori per i grandi giri. Epperò non ha tenuto fede alla sua fama, non del tutto meritata, di più forte scalatore del mondo. Il secondo posto è una magra consolazione per un corridore che, da sempre, corre al risparmio, non cerca, anzi evita l'impresa, interpretando sempre la gara come una corsa ad eliminazione. Con Dumoulin, ha sbagliato i calcoli. Per inciso, li ho sbagliati pure io. Tentennante.
  4. Thibaut Pinot: voto 7,5. Non so dove siano finiti i miglioramenti a cronometro degli ultimi anni. Perché è contro il tempo che Thibaut Pinot ha perso il Giro e persino il podio, Epperò era dal 2014, terzo al Tour de France, che Pinot non concludeva una grande corsa a tappe tra i primi dieci della classifica generale. In salita è stato, almeno nell'ultima settimana, il più brillante ed il successo di Asiago ne ha mostrato anche la grandissima tenacia. Continuo a pensare che un giorno vincerà il Tour. Talento non del tutto compreso.
  5. Gaviria: voto 9. Velocista straordinario. Esprime una forza in volata con pochi paragoni nella storia del ciclismo. Vince 4 tappe. E tante altre ne vincerà. Dominante.
  6. Pozzovivo: voto 7. Ennesimo piazzamento per un corridore di grande regolarità. Affidabile.
  7. Kruijswijk: voto 5: Corsa anonima per uno che, lo scorso anno, il Giro aveva seriamente rischiato di vincerlo. Deludente.

domenica 28 maggio 2017

Inter-Udinese: 5-2. Bella prova di Santon e Andreolli

Vittoria inutile ai fini della classifica ed all'esito di una stagione cominciata malissimo e contrappuntata da continui cambi di allenatore. Mancata la qualificazione persino all'Europa League. Epperò qualche indicazione nel successo colto dall'Inter sull'Udinese può trarsi comunque. Andreolli è un ottimo difensore. A patto di star bene fisicamente è più forte ed affidabile di Murillo e di Medel ed anche dell'ultimo Miranda. Santon è il miglior terzino dell'Inter. Per corsa, tecnica e cognizioni tattiche. Assurdo che sia rimasto fuori per mesi, facendo spazio ad Ansaldi e, da non credere, a Nagatomo. Sono due interisti autentici, giocatori con grande sentimento di appartenenza, che all'Inter dovrebbero restare. Senza giocatori di questo tipo, con questa storia, non si vince. Poi, va da sé, la squadra ha bisogno di altro. Di liberarsi dei contratti con giocatori svogliati o troppo deboli. E di ingaggiare talenti veri, anche sul piano della personalità. Quanto al nuovo tecnico, dubito che l'umbratile Spaletti saprebbe adattarsi al vulcanico ambiente nerazzurro, già frustrato da troppi anni di delusioni. Io, come al solito in minoranza, darei a Zenga la possibilità che merita. Il calcio è un fatto umano, prima tecnico. Ed il temperamento val più della tattica. 

Giro d'Italia 2017: vince Tom Dumoulin, primo olandese nella storia

Prova superba di Tom Dumoulin sul suo terreno d'elezione. Vola contro il tempo l'olandese, nei 29,3 km da Monza a Milano e vince in rimonta il Giro d'Italia 2017: la tappa, che va al connazionale Van Emden, gli sfugge per 15", la maglia rosa finale no.  Il Giro del centenario va a Tom Dumoulin con pieno merito. Delude, specialmente chi scrive, Thibaut Pinot, dal quale sarebbe stato lecito attendersi ben altra prova. Nibali ha fatto la sua parte. Come Quintana, ch'era destinato a vedersi sfilare la maglia rosa. Ecco la classifica finale.
1. Tom Dumoulin
2. Quintana           a    31"
3. Nibali                 a    40"
4. Thibaut Pinot   a 1'17"
5. Zakarin              a 1'56"
6. Pozzovivo          a 3'11"

sabato 27 maggio 2017

Giro d'Italia 2017: ad Asiago vince Thibaut Pinot

Ventesima tappa del Giro d'Italia 2017, Pordenone-Asiago, 190 km sotto un sole cocente e due gran premi della montagna di prima categoria, Monte Grappa e Foza. Lungo quest'ultima ascesa esplode la bagarre tra i favoriti. Comincia Nibali, replica Quintana. I due vanno via assieme, mentre Tom Dumoulin sceglie di salire del proprio passo. Thibaut Pinot si riporta su Quintana e Nibali e scatta a ripetizione per tenere a distanza Dumoulin. Scollinano con pochi secondi di vantaggio. Dietro Tom Dumoulin fa l'andatura e si riavvicina, ma davanti Quintana, Thibaut Pinot e Nibali, assieme ai fuggitivi ripresi Zakarin e Pozzovivo non mollano. Volata strepitosa di rimonta di Thibaut Pinot, al primo, meritatissimo successo sulle strade del Giro. Domani, partirà dopo Tom Dumoulin. Thibaut Pinot, per me, è il favorito. Classe purissima ed una straordinaria voglia di vincere per il campione francese. Intenzionato a replicare il successo colto da Fignon nel 1989. Domani, cronometro finale è decisiva da Monza a Milano, poco meno di 30 km. Tom Dumoulin è il più forte. Ma siamo alla fine di un Giro durissimo. È difficile che l'olandese possa guadagnare più di  1/2 secondi a chilometro. E se può farlo su Quintana, non credo che possa farlo su Nibali e Pinot, che contro il tempo sono a proprio agio. Specialmente il secondo. Ecco i primi quattro posti della classifica generale.
1. Quintana
2. Nibali                    a 39"
3.Thibaut Pinot       a 43"
4. Tom Dumoulin    a 53"

venerdì 26 maggio 2017

A Piancavallo trionfa Landa, Quintana maglia rosa, Tom Dumoulin a 38", Nibali a 43", Thibaut Pinot a 53"

Grande vittoria di Landa a Piancavallo. Non fosse rimasto vittima di quella caduta verso il Blockhaus, avrebbe lottato per vincere la maglia rosa finale. Tom Dumoulin paga dazio non solo alle spavalde dichiarazioni di ieri, ma, anche alla stanchezza, che, nella terza settimana di corsa comincia a visitare anche le sue gambe. Oggi in salita ha ceduto, sia pure limitando i danni. La maglia rosa è finita sulle spalle di Quintana, con lo stesso Dumoulin a 38", Nibali a 43" e Thibaut Pinot a 53". Ognuno di loro può vincere il Giro. Decisiva la tappa di domani. Non dovrebbe esserci lo spazio per grandi attacchi, ma a questo punto della competizione anche i secondi pesano. Tom Dumoulin nella cronometro finale può guadagnare fino ad un minuto e mezzo su Quintana. Ma non su Nibali. E nemmeno su Pinot. Che mi sembra il più brillante. Riuscisse a partire a Monza dopo Dumoulin, il Giro potrebbe davvero essere suo.

San Candido-Piancavallo: oggi Tom Dumoulin perderà la maglia rosa?

Credo proprio di sì, oggi Tom Dumoulin, finora autore di un grandissimo Giro d'Italia, perderà la maglia rosa. E ieri l'avrei escluso. Ma, le dichiarazioni contro Nibali e Quintana, rilasciate a caldo dopo la tappa di Ortisei,rischiano di mutare il corso della gara. Perché "mai sottovalutare il cuore dei campioni", soprattutto quello di Nibali. E perché la storia del ciclismo è ammonitrice: nel 1956, al Giro di Lombardia, Coppi, che l'aveva già vinto 5 volte, era in fuga, e, si narra che la Dama Bianca, che seguiva la corsa in auto, si prese gioco degli inseguitori, tra i quali il fiero Magni, che così decise d'impegnarsi nella rimonta. Coppi fu ripreso e vinse Darrigade. Sicché la diciannovesima tappa del Giro del centenario, da San Candido a Piancavallo può trasformarsi in una disfida tra Tom Dumoulin, Nibali e Quintana, con Thibaut Pinot che, come ieri, potrebbe approfittarne. Tutti i corridori citati, in classifica raggruppati nello spazio di 1'32", possono vincere il Giro.

giovedì 25 maggio 2017

A Ortisei vince Van Garderen, secondo Landa, terzo Thibaut Pinot, che si avvicina in classifica a Nibali

Tappa breve ma intensa. Tom Dumoulin sembra un Indurain meno incline al calcolo, perché nella salita finale, dopo gli scatti scolastici di Quintana e Nibali, prova ad allungare: eccesso di fiducia o consapevolezza piena di una grande condizione. Gli va via, con l'ottimo Pozzovivo, Thibaut Pinot, alla fine terzo sul traguardo di Ortisei, dietro il vincitore di giornata Van Garderen e Landa. Pinot avvicina il terzo posto di Nibali. Tom Dumoulin, questo il verdetto della diciassettesima tappa del Giro d'Italia 2017, sembra invulnerabile. O l'attaccano da lontano, con il rischio di crollare, o vince in pompa magna.

Moena-Ortisei: attacco alla maglia rosa di Tom Dumoulin

Tappa difficile, sebbene breve. Tanta salita, cinque gran premi della montagna, con arrivo ad Ortisei. Oggi, credo che sarà comunque riscritta la classifica generale del Giro d'Italia 2017. Quintana dovrebbe dimostrare di meritare quel titolo di migliore scalatore del mondo, sovente contraddetto da una strategia di troppa attesa, di studiata timidezza. Non so se sia davvero il migliore in salita, di certo è il meno spettacolare tra gli scalatori più forti degli ultimi decenni. Epperò oggi dovrebbe attaccare. Nibali, per caratteristiche proprie, avrebbe avuto bisogno di una tappa più lunga, ma il coraggio sfacciato dei ciclisti antichi. Thibaut Pinot ha la fantasia e la sventatezza tattica per partire da lontano e credo che lo farà. Tom Dumoulin, se attaccato a partire dal Pordoi, potrebbe anche andare in crisi. Stiamo a vedere.

mercoledì 24 maggio 2017

Mourinho vince l'Europa League 2017 con il Manchester United: battuto l'Ajax 2-0

Un vincente è un vincente. Mourinho conquista il terzo titolo stagionale con il Manchester United: battuto l'Ajax 2-0 nella finale di Europa League a Stoccolma. Replica così il successo ottenuto con il Porto nel 2003, cui vanno aggiunte la due Champions League con lo stesso Porto, 2004, e Inter, 2010. Più otto titoli nazionali, tra Portogallo, Inghilterra, Italia e Spagna. Per tacere del resto. Il numero uno degli allenatori. Stasera tisana per i suoi critici.

A Canazei vince Pierre Rolland

Assolo di Pierre Rolland nella diciassettesima tappa del Giro d'Italia 2017, con arrivo a Canazei. Rolland era una grande speranza del ciclismo francese: miglior giovane al Tour 2011. Finì ai piedi del podio al Giro del 2014. I grandi della classifica generale restano a guardare. Ed è un errore di tutti gli aspiranti al successo finale, tolto Tom Dumoulin, che ringrazia.

martedì 23 maggio 2017

Nibali trionfa a Bormio, Landa secondo, Quintana terzo. Tom Dumoulin cede ma lotta e resta in maglia rosa

Impresa avrebbe dovuto essere, impresa è stata. Nibali trionfa sul traguardo di Bormio all'esito di una spettacolare tappa di alta montagna, con Mortirolo e due volte lo Stelvio. Lungo il versante svizzero dello Stelvio, Nibali attacca. E fa il vuoto, gettandosi all'inseguimento del fuggitivo di giornata Landa, uno che senza la caduta dei primi giorni, ora lotterebbe per il primato. In discesa lo raggiunge e poi lo batte in volata sul traguardo di Bormio. Quintana non perde molto, ma perde. Va in difficoltà Thibaut Pinot, che cederà alla fine più di un minuto e quaranta, oltre due minuti, invece, il ritardo della maglia rosa Tom Dumoulin, che resta un serio candidato al successo finale. L'olandese guida ancora la classifica generale, con 31" su Quintana e 1'12" su Nibali.

lunedì 22 maggio 2017

Rovetta-Bormio: tocca a Nibali, Quintana e Pinot attaccare a fondo Tom Dumoulin

Domani, sedicesima tappa del Giro d'italia 2017. O mai più. Tappa lunga, sopra i 220 km, con tre gran premi della montagna di prima categoria, Mortirolo (nel versante affrontato nel 1990, il Giro di Bugno), Stelvio e Giogo di S. Maria, prima della lunga discesa verso Bormio. Quintana, Thibaut Pinot e Nibali attaccheranno e non hanno alternative. Perché la maglia rosa Tom Dumoulin sta bene, va forte in salita e sa che potrà guadagnare un altro paio di minuti nella cronometro conclusiva di domenica prossima. Il rischio è  che qualcuno, attaccando, vada in crisi. Ma, questo Giro, per vincerlo, bisogna rischiare di perderlo. Nibali il coraggio di attaccare ce l'ha. E la discesa finale lo favorisce. Quintana e Pinot, in salita, restano i migliori del gruppo. Scommetto su una tappa spettacolare.