La sosta importata: serie A 2018/19

Tutto d'importazione, in Italia. Anche la sosta della serie A dei primi di gennaio, dopo la pagana abbuffata di partite durante le vacanze natalizie. La storia si ripete, con progressivi scivolamenti verso la farsa. Questa è l'unica profezia marxista che mai si sia avverata. L'Italia, invece, conferma i giudizi che se ne danno da mille anni. Si comporta come una colonia. Tiene dietro alle direttive non solo economiche ma anche culturali transalpine. Scimmiottare gli altri è diventata la vera obbedienza nazionale. Anche nel modo di scrivere e di parlare. Considerata la tempesta di parole inglesi che si è abbattuta sul nostro linguaggio. Sarebbe potuto mancare all'appello di sottomissione il calcio? Certo che no! Esso ha risposto: presente! Comandi! 

Serie A 2017/18: il punto dopo la 20^ giornata. Fuga di Napoli e Juve, favorita da una decisione arbitrale assurda

Il Napoli batte il Verona, ritrovando il gol di Callejon, perno tattico cui Sarri non saprebbe rinunciare. Meraviglioso l'assist mancino di Insigne, il miglior calciatore italiano. Brilla anche il suo gemello dei tempi del Pescara di Zeman, Immobile, autore di una quaterna nel 5-1 della Lazio contro la Spal: è capocannoniere provvisorio con 20 gol, davanti ad Icardi, 18. Ma, l'asso della squadra di Simone Inzaghi è Luis Alberto. Ha una classe d'altri tempi. Sorprendente. La Juve vince senza merito contro il Cagliari, che si vede negare un rigore sacrosanto, con l'arbitro che nemmeno consulta il Var. L'Inter, fiacca ed impoverita dagli infortuni, pareggia contro la Fiorentina. Va peggio alla Roma, che perde in casa contro l'Atalanta di Gasperini. E che in Champions, alla fine, non andrà: la Roma, voglio dire. Ancora una vittoria del Benevento. Ora, la breve sosta invernale, mentre cominciano a strombazzare le sirene del calcio mercato.