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Visualizzazione post con etichetta pareggio. Mostra tutti i post
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domenica 7 aprile 2019

Inter-Atalanta 0-0: l'Inter spreca due palle gol

Inter-Atalanta 0-0

Risultato, il pareggio, giusto, a vedere la prevalenza territoriale. Ingiusto, a considerare le occasioni. L'Inter ne ha avute di più. Grave l'errore di Icardi nel primo tempo. Si nota che non è ancora tranquillo. Per la corsa Champions, l'Inter conserva un vantaggio tranquillizzante. Sebbene non ancora decisivo. Infortunio per Brozovic. Partita imbarazzante per Perisic.

venerdì 5 gennaio 2018

Fiorentina-Inter: 1-1. Gol di Icardi e Simeone. Inter in difficoltà

Due punti nelle ultime quattro partite di campionato. Due gol nelle ultime sette gare, Coppa Italia compresa. L'Inter, che ha pure gli uomini contati in difesa, fa fatica, una terribile fatica a costruire gioco e a segnare. Anche stasera contro la Fiorentina, che domina. Bravissimo Federico Chiesa. Al gol di Icardi, risponde Simeone nel recupero. Pareggio che va stretto alla Fiorentina. Suning deve spendere sul mercato di gennaio!

sabato 30 dicembre 2017

Inter-Lazio 0-0: Santon migliore in campo. Le pagelle dell'Inter

Dopo tre sconfitte, tra campionato e Coppa Italia, un pareggio, contro l'ottima Lazio di Simone Inzaghi, è un toccasana per l'Inter. Ecco le pagelle dei nerazzurri:
Handanovic 6,5: reattivo.
Cancelo 6: ha qualità tecnica, ma in difesa è ancora spaesato. In fase di ambientamento.
Skriniar 6: leggesse anche bene le traiettorie, sarebbe un fenomeno. Dominante.
Ranocchia: tiene Immobile, che pure ha un altro passo. Concentrato.
Santon 7: attacca e difende con continuità, non sbaglia una chiusura. Impeccabile
Candreva 4: sbaglia tutto. Irritante come i suoi cross.
Vecino 6: Buona partita, ma solo di contenimento. Prudente.
Gagliardini 6: tiene il campo, pur senza brillare. Essenziale.
Borja Valero 6,5: lucido e persino gagliardo atleticamente. Professore.
Icardi 4,5: sempre anticipato, nessun duello vinto. Spuntato.
Perisic 4: fuori forma, mai in partita. Marginale.

domenica 10 dicembre 2017

Napoli-Fiorentina: 0-0. L'Inter resta in testa

Continua il buio sul cielo di Napoli calcistica. Solo un pareggio contro la Fiorentina per gli uomini di Sarri e tanta difficoltà a trovare la via della porta avversaria, abituale nell'ultimo mese. L'Inter, così, resta in testa alla classifica.

sabato 21 ottobre 2017

Napoli-Inter 0-0. Inter matura

La Champions qualche scoria l'ha lasciata. Epperò il Napoli gioca a memoria e gioca bene. Il pareggio strappato dall'Inter, aiutata dalla giornata di grazia di Handanovic, vale tanto. Classifica immutata. Ma, il lavoro di Spalletti ne sta dando di frutti. Dimenticavo: fortissimo Vecino in progressione.

martedì 19 settembre 2017

Bologna-Inter 1-1: l'Inter stenta

Il mismatch tra Verdi e D'Ambrosio era del tutto prevedibile. Si sono rivisti a Bologna gli stessi problemi emersi a Crotone. Joao Mario non sa tirare. Il 10 sulle sue spalle è un insulto alla storia dell'Inter. Potrebbe giocare più dietro semmai. Candreva non sa crossare.  Ed è ormai sfiatato. Spalletti deve correggere il tiro. Il pareggio stasera è stato più fortuito che meritato. Cosa si può fare? Dentro Santon e Karamoh, o Cancelo, e Pinamonti dietro Icardi.

sabato 15 aprile 2017

Inter-Milan 2-2: Pioli sbaglia tutto

Via subito Pioli dall'Inter. Un abisso di errori la sua partita. Cominciata con Nagatomo in campo sebbene sia il più scarso terzino del campionato. Proseguita con la solita fortuna e l'insipienza di De Sciglio, il secondo terzino più scarso del campionato, che facilita il gol di Candreva. Raddoppia Icardi. E la partita sarebbe chiusa ma Pioli comincia una girandola di cambi dannosi, dettati o da paura, vedasi Murillo, o da incompetenza, vedasi Biabiany. L'Inter raccoglie il messaggio ed arretra. Ancora ricordo Mourinho in un derby, con l'Inter in nove, ordinare di attaccare. Perché il coraggio se uno non ce l'ha, non se lo può dare. Il Milan, alla fine, pareggia. Proprio alla fine, ma pareggia. Purtroppo, l'avevo previsto, non il pareggio, ma il fallimento della gestione di Pioli. Pioli se ne vada. Con Ausilio e Nagatomo.

domenica 2 aprile 2017

Napoli-Juve: 1-1. Campionato riaperto

Il Napoli domina la Juve. Costretta a recitare da provinciale. Vantaggio di Khedira e barricate. Un gran gol di Hamsik nella ripresa regala il pareggio al Napoli, che meriterebbe la vittoria. Lezione di calcio di Sarri ad Allegri. Campionato riaperto. Non lo vincerà la Juve.

sabato 24 ottobre 2015

Inter crisi, pari a Palermo: tre punti in quattro partite

Mancini vattene: possiamo ricominciare. La miseria di tre punti in quattro partite.  Pareggio a Palermo, con Gilardino che replica a Perisic. Ancora sotto tono Kondogbia, mentre Icardi è lontano parente del cannoniere ammirato nella passata stagione. Fase difensiva pessima, Murillo espulso, Nagatomo, titolare al posto di Santon, e Telles non tengono le posizioni. Eppure la partita era da vincere e, con maggior fortuna, sarebbe stata anche vinta. Epperò l'Inter segna poco, pochissimo e dovrà anche dipendere dal gioco insegnato da Mancini o no? Peraltro, fino all'ingresso di Biabiany che ha scompaginato gli equilibri con la sua velocità, l'Inter non aveva creato grandi problemi alla retroguardia rosanero. Dopo il vantaggio una squadra che voglia lottare per il titolo tiene. L'Inter di Mancini no. Becca un gol evitabile e ne rischia degli altri. Dopo la sconfitta con la Fiorentina, tre pareggi. Una brutta tendenza. #Mancinivattene

lunedì 19 ottobre 2015

Inter - Juve: 0-0. L'Inter non sa più vincere, l'attacco è troppo leggero

Due punti nelle ultime tre partite. L'Inter di Mancini non sa più vincere. Contro una Juve tutt'altro che irresistibile, l'Inter dura un tempo, grazie alla vena del suo unico fuoriclasse, Jovetic. Coglie anche una traversa con Brozovic ed affonda con Perisic, che gioca a strappi, difende poco, ma qualche guizzo, soprattutto quando accelera, lo mostra. L'azione parte sempre dalla difesa, perché Medel e Felipe Melo non hanno qualità in regia e si limitano ad interdire. Partita nervosa, bianconeri aggressivi, che vengono fuori nella ripresa, guidati da uno Zaza indomito e da Cuadrado, che sfrutta la sua velocità negli uno contro uno. Juan Jesus lo soffre spesso. Mancini non cambia, a parte Guarin per l'ammonito Melo, e del resto grandi cambi non li ha. E questo è il punto. L'attacco è leggero, di testa, la prendono sempre i bianconeri, tutti sul metro e novanta. Icardi, che resta formidabile in area, non è Ibrahimovic e reparto da solo non può farlo. L'avrà capito Mancini? E sì che l'Inter segna poco, pochissimo. Piuttosto che Palacio a tempo scaduto, avrei schierato prima Manaj, che almeno qualche apprensione alla retroguardia avversaria l'avrebbe creata. A gennaio, in ogni caso, l'attacco va rinforzato.

lunedì 20 aprile 2015

Derby bruttissimo. Mancini cosa aspetta a dimettersi?

La media punti, 1,3 punti a partita, resta inferiore a quella di Mazzarri. Nemmeno contro un Milan versione primi anni '80, l'Inter di Mancini riesce a vincere. #Mancinivattene. 

domenica 15 marzo 2015

Pareggio anche con il Cesena per l'Inter. Mancini vattene

Nemmeno il Cesena in casa riesce a battere l'Inter. Finisce 1-1 e l'Inter deve pure rimontare, con Palacio, lo svantaggio iniziale. Mancini, frastornato, indovina soltanto la decisione di schierare Andreolli, che si rivela una volta di più il miglior difensore centrale della squadra. Per il resto, il gioco latita, la fase difensiva è terribile, l'ansia da risultato evidente. Mancini, 21 punti in sedici partite, media di 1,31 punti a partita, deve andarsene. E se ne andrà. A meno di una miracolosa vittoria in Europa League. #Mancinivattene.
Aggiornamento del 16 marzo 2015: se non altro, Mancini ha riconosciuto che il terzo posto, in realtà sfumato da tempo, ora non è più possibile. Che stratega!

sabato 17 gennaio 2015

Inter pari scialbo ad Empoli rischiando di perdere

Semper fidelis Mancini. Alla sua media punti: uno a partita. Schiera Ranocchia a rischio infortunio, che infatti si fa male. Podolski ed Hernanes larghi, il primo fuori condizione, il secondo fuori ruolo. L'Empoli domina con fraseggi corti e potrebbe passare in più occasioni. Escluso inizialmente Kovacic, perché?, nella ripresa toglie anche Icardi, il solo punto di riferimento offensivo. Non perde per pura fortuna. Otto partite, dieci punti e le mani alla ricerca del ciuffo. 

lunedì 22 settembre 2014

L'Inter pareggia a Palermo: passo indietro nel gioco per la squadra di Mazzarri

Nagatomo e Guarin sono quelli di sempre, svagati, tatticamente immaturi, generalmente fuori posto. Nel secondo tempo della partita di ieri, hanno messo parecchie volte il Palermo nella condizione di vincere la partita. La difesa a quattro, cui Mazzarri ha fatto ricorso sul risultato di 1-1, al momento non è praticabile. Per il resto, si registra la crescita costante di Kovacic, vero leader tecnico dell'Inter ed autore del gol del pareggio, dopo quello rosanero propiziato da uno svarione di Vidic. Hernanes, invece, subentrato, non riesce ad incidere. Sono già quattro i punti di distacco dalla vetta, troppi dopo appena tre giornate. Icardi ed Osvaldo non formano una grande coppia. Urge il recupero di Palacio. E pensare che Destro gioca nella Roma!

mercoledì 18 giugno 2014

Il Brasile pareggia con il Messico: la squadra di Scolari è messa male

Pareggio con il Messico, che va stretto al Messico, piuttosto che al Brasile. Evidentemente sovrastato dal ruolo di padrone di casa, condannato alla vittoria. Con lo spettro incombente del 1950 e del Maracanà in lacrime. Tolto Neymar, costretto spesso a partire palla al piede alla ricerca di prodezze personali, il Brasile mi pare connotato da una mediocrità di fondo. Oltre che da una personalità carente. Con l'eccezione del solito Neymar e di David Luiz. Dani Alves sembra un ex giocatore, meglio Maicon al suo posto. In mezzo al campo, Luiz Gustavo e Ramires hanno poche idee mentre il subentrato Bernard, con la taglia da giocatore di subbuteo, fatica a reggersi in piedi. Possibile che non ci sia spazio per Hernanes. Quanto al centravanti, poi, tra Fred e la sua alternativa Jo, meglio stendere un velo pietoso.

sabato 26 aprile 2014

Pareggio a reti bianche tra Inter e Napoli: troppi punti sprecati da Mazzarri

Quasi come nella stagione 2004/05, prima di Mancini all'Inter, quando i pareggi furono un'enormità. Sta succedendo di nuovo con Mazzarri, che manca la vittoria anche contro il Napoli, a riprova di un rendimento casalingo imbarazzante. Salvo dal grigiore generale Andreolli, che ha giocato poco quest'anno, ma, come oggi, quando l'ha fatto è stato esemplare, e Kovacic, le cui accelerazioni con tanto di finte, sterzate e dribbling stretti valgono da sole il prezzo del biglietto. Deve per forza diventare un fuoriclasse. Il Napoli ha tenuto di più palla e sfiorato spesso la rete, ma se Nagatomo non avesse i piedi che ha, l'Inter avrebbe portato a casa la posta piena. Ad ogni modo, dopo la sconfitta del Milan con la Roma, il quinto posto dovrebbe ormai essere al sicuro. Che tempi!

lunedì 31 marzo 2014

Guarin inguaia l'Inter. Pareggio beffa a Livorno, dopo il doppio vantaggio di Hernanes e Palacio

Fase difensiva imbarazzante, come dimostra il gol di Paulinho su angolo di Benassi: movimento verso la palla del brasiliano e difesa intontita che guarda impotente. E dire che il vantaggio era doppio, firmato da Hernanes, ed era ora!, e da Palacio. Poi, Mazzarri decide di ammutinarsi e manda in campo il giocatore più svagato di ogni tempo Guarin, proprio per Hernanes, ed il vecchissimo Saverio Zanetti, per Jonathan. Frittata servita. Perché Zanetti sta fuori posizione, come sempre, e Guarin, che meriterebbe un licenziamento in tronco per scarso rendimento, passeggia con la palla verso la propria porta, non può alleggerire su Zanetti perché il prode Saverio va per farfalle e così passa indietro una palla racchia come nemmeno certe politiche radicali, sulla quale si avventa Emeghara: 2-2. Imbarazzante. Guarin deve andarsene, senza discussioni. Ha fatto peggio di Morfeo ai tempi di Cuper.

giovedì 27 marzo 2014

Una brutta Inter pareggia 0-0 con l'Udinese. Troppi errori arbitrali ai danni dell'Inter perché sia solo un caso

La pochezza offensiva dell'Inter è autoevidente, come i limiti tecnici di alcuni giocatori, penso a Juan Jesus e D'Ambrosio, che sembrano imbranati come dei neofiti. Errori a ripetizione di mezza squadra, anche di Hernanes, intimidito, anche di Palacio, che in anni di calcio antico sarebbe stato spedito ad ossigenarsi in montagna. Icardi, quando non lanciato verso la porta, non trova la posizione mai, dicesi mai, mostrando limiti tattici imbarazzanti. Il calcio non è e non può essere soltanto istinto. Insomma, il pareggio a reti bianche contro l'Udinese, accolto dai fischi del Meazza, ci sta. Ci starebbe, se non fosse che Palacio calcia sul braccio staccato di un difensore e l'arbitro, ad un metro, non concede il rigore. Del resto, è dall'inizio del campionato che l'Inter di rigori non ne riceve. E questo è assurdo, va contro la logica, contro il buon senso, contro le immagini, contro la storia stessa del calcio. Troppi errori non sono più spiegabili con il caso, che poi è il partito degli stolti. C'è qualcosa che non va. Insomma, l'Inter è scarsa, ma non fino a questo punto. Certi arbitraggi sono insopportabili. Ed indecenti. E scandalosi. Sarebbe ora di finirla.

lunedì 24 febbraio 2014

La piccola Inter di Mazzarri pareggia contro il Cagliari

Un altro pareggio, che serve appena a muovere la classifica. Un rigore contro, per ingenuità di Juan Jesus, ed uno a favore che non vuol saperne di arrivare. E la situazione comincia a farsi imbarazzante. Possibile che dall'inizio dell'anno l'Inter non abbia ricevuto un rigore che sia uno, nemmeno quello di ieri su Icardi? E' possibile, perché è successo e la dice lunga sul peso politico dell'Inter attuale. Che, poi, anche in campo tanto forte non è. Mazzarri sbaglia anche in proprio, schiera un Milito fermo sulle gambe, rinunziando alla forza esplosiva di Icardi, forse abulico, ma sempre decisivo in area di rigore. Anche D'Ambrosio al posto di un esausto Jonathan avrebbe aiutato. Ha pesato l'assenza di Hernanes ma più di tutto ha pesato il "sacchismo". Vale a dire, ordine tattico, corsa e forza fisica come pietre angolari del calcio. Che si gioca con i piedi, però. E ce ne sono di colti e di analfabeti. Contro squadre ermeticamente chiuse come il Cagliari, un cross misurato diventa decisivo, invece dei soliti traversoni lenti, mosci e stanchi, sempre preda dei difensori. La differenza sta nei dettagli. Un passaggio o è davvero calibrato oppure arma il contropiede avversario. Quanto avrebbe fatto comodo il genio di Cassano, che è sovrappeso, corre poco, ma sa giocare! Calciare una punizione come fa Guarin è inutile: la sua palla va a due km/h e, soprattutto, viene spedita nel mezzo a casaccio. Sia detto per chiarezza, fermo restando che la squadra è quella che è e la classifica ne rispecchia, grosso modo, il valore.

domenica 26 gennaio 2014

Crisi Inter: Thohir e Moratti assistono all'ennesima figuraccia dell'Inter, inchiodata al pareggio dal Catania

Nemmeno con il Catania più dimesso degli ultimi anni l'Inter riesce a trovare la vittoria. Terribile questo 2014 per i colori nerazzurri. La modestia del gioco, appena innervato dalle giocate di un Alvarez brillante, spiega la crisi nera nella quale l'Inter s'è infilata e dalla quale faticherà ad uscire. Milito, dopo l'infortunio, è ormai un ex giocatore, Palacio è tornato scarico dalle vacanze in Argentina, sicché segnare è un'impresa, che al solito fallisce. A centrocampo si stenta moltissimo con Cambiasso che va a passeggio e Kuzmanovic, che, dopo tutto, faceva panchina a Stoccarda e non capisco perché dovrebbe fare il titolare all'Inter. Uno scialbo 0-0, alla fine, reso più doloroso dalla vittoria in rimonta del Milan a Cagliari, con gol di Balotelli, emulo destro di Corso su punizione, e Pazzini. Due attaccanti che erano dell'Inter. I tifosi sono stanchi. O Thohir mette, con raziocinio, mano al portafoglio oppure è meglio che se ne vada subito. Soprattutto dopo una settimana che passerà alla storia per l'insipienza di una dirigenza che voleva regalare Guarin alla Juve in cambio di un Vucinic in disarmo.