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lunedì 28 luglio 2014

Nibali vince il Tour de France 2014

Dopo Bottecchia, nel 1924 e nel 1925, dopo Bartali, nel 1938 e nel 1948, dopo Coppi, nel 1949 e nel 1952, dopo Nencini, nel 1960, dopo Gimondi, nel 1965, dopo Pantani, nel 1998, un altro italiano trionfa al Tour de France, edizione 2014, il suo nome è Vincenzo Nibali: decima vittoria per un italiano al Tour. Già vincitore della Vuelta nel 2010 e del Giro d'Italia nel 2013. L'asso siciliano ha stracciato la concorrenza, lasciando Peraud, secondo, a più di sette minuti, e Thibaut Pinot, terzo, a più di otto minuti. Ha vinto quattro tappe e tenuto quasi sempre la maglia gialla. Un dominio assoluto quello di Nibali, che promette di durare ancora per diversi anni. Nelle grandi corse a tappe, i suoi rivali saranno Froome, Contador, che però ha un certa età per le due ruote, ed i francesi Pinot e Bardet, che si sono fatti apprezzare nel Tour appena finito. Nibali, inoltre, entra nel club esclusivo dei campioni capaci di vincere almeno una volta i tre grandi giri nazionali, Giro, Tour e Vuelta, in compagnia di Anquetil, Merckx, Gimondi, Hinault e Contador. 

giovedì 24 luglio 2014

Nibali trionfa in maglia gialla sull'Hautacam. Poker al Tour de France 2014

Trionfa anche sull'Hautacam lo straordinario dominatore di questo Tour de France 2014. Quarto sigillo di tappa per Vincenzo Nibali, dopo i successi colti a Sheffield, a Planche Des Belles Filles e a Chamrousse. Precede sul traguardo di oltre un minuto Thibaut Pinot ed il polacco Majka. Crolla Valverde, che perde il podio. Secondo, infatti, ad oltre sette minuti c'è propriamente Thibaut Pinot, terzo l'altro francese Peraud. Nibali non ha semplicemente vinto il Tour, l'ha stravinto, ha stracciato la concorrenza, ha ammutolito i critici, ha riscritto la storia, non soltanto la sua, ma anche quella del ciclismo recente.

mercoledì 23 luglio 2014

Nibali saldamente in maglia gialla: ancora derby di Francia tra Bardet, che attacca in discesa, e Thibaut Pinot. A Saint Lary Soulan vince Majka

Sole cocente sui Pirenei, diciassettesima tappa del Tour de France 2014 da Saint Guadens a Saint Lary Soulan. Nessuno in gruppo può insidiare il primato di Vincenzo Nibali, nemmeno in questa tappa brevissima, appena 125 km, zeppa di gran premi della montagna. Nell'ultima discesa, prima dell'erta finale, attacca Bardet, in crisi ieri, mentre il gruppo dei migliori è tirato dal suo antagonista per eccellenza, il connazionale Thiabaut Pinot, uno che scende lento ed intimorito quasi fosse Zulle. E' il derby che i francesi aspettavano da anni. In salita Bardet viene ripreso da Nibali e Thibaut Pinot. Ma, Bardet riparte, carattere indomito per questo giovanotto, e sorprendentemente è Valverde che cede e perde rapidamente terreno. Poi, è la volta del terzo francese di questo Tour, Peraud, che ha più di 30 anni ma ha corso molto nel cross, solo Nibali tiene la sua ruota. Davanti a tutti, però, c'è un altro siciliano, rivale storico di Nibali, tre volte campione italiano, si tratta di Giovanni Visconti, che procede appaiato a Majka. Poco prima dei 2 km al traguardo, Majka, però, stacca Visconti ed è un peccato. Dietro di loro, il quarto dei moschettieri francesi, Pierre Rolland. Valverde, più dietro, si riporta su Pinot e Bardet. Primo Majka, secondo Visconti, terzo Nibali, quarto Peraud.

A chi somiglia Vincenzo Nibali? Grandissimo discesista come Magni, Koblet, Nencini, Moser, Savoldelli

Regolarista, senza dubbio. Alla Gimondi, del quale si appresta ad eguagliare il record relativo ad almeno un successo nei tre grandi giri nazionali, Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta. Per quanto vada meno forte nelle prove contro il tempo. La sua peculiarità è da ricercarsi, senza dubbio, nella naturale capacità di guidare benissimo la bicicletta, quella che gli ha permesso nel Tour in corso di primeggiare anche sul pavè, a dispetto di una corporatura tutto sommato esile, quasi da scalatore puro. E, più ancora, nella capacità di affrontare al meglio le discese. In questo fondamentale del ciclismo, merita una citazione tra i grandi di sempre, da Magni a Koblet, da Nencini a Moser, fino a Savoldelli. Perché, sebbene se ne parli poco, i grandi giri si vincono o si perdono anche in discesa. Bugno, ad esempio, campione immenso dalla pedalata più bella che io ricordi, perse il Tour del 1991 nella discesa di Val Louron, lasciandosi scappare i più audaci Indurain e Chiappucci.

Nibali, con il Tour de France 2014, vincerebbe il terzo grande giro, dopo la Vuelta del 2010 ed il Giro d'Italia del 2013

Parigi è sempre più vicina. E tutto lascia pensare che Nibali ci arriverà in maglia gialla. Gli riuscisse di conquistare il Tour 2014, dopo aver vinto la Vuelta nel 2010 ed il Giro d'Italia nel 2013, si iscriverebbe alla ristretta cerchia di campioni capaci di primeggiare in tutti i tre grandi giri nazionali, assieme a Merckx (11 successi, di cui 5 Tour de France, 5 Giri d'Italia e 1 Vuelta), Hinault (10 successi, di cui 5 Tour de France, 3 Giri d'Italia e 2 Vuelta), Anquetil (8 successi, di cui 5 Tour de France, 2 Giri d'Italia e 1 Vuelta), Gimondi ( 5 successi, di cui 1 Tour de France, 3 Giri d'Italia e 1 Vuelta) e Contador (5 successi, al netto delle vittorie cancellate per la squalifica, di cui 2 Tour de France, 1 Giro d'Italia, 2 Vuelta). Stiamo a vedere.

domenica 20 luglio 2014

Tour de France 2014: non solo Nibali. Quattro francesi tra i primi dieci della classifica generale

Nibali il Tour l'ha già vinto o, comunque, può soltanto perderlo, perché avversari alla sua altezza in gruppo non ci sono. Oltralpe, dopo anni di magra, si consolano, con qualche ragione debbo ammettere, osservando la presenza di quattro corridori francesi tra i primi dieci della classifica generale. Negli ultimi 30 anni, facendo appello alla mia memoria per lo meno, non mi pare che sia mai accaduto. Di certo, non c'è Hinault e non c'è Fignon, gente che i Tour li vinceva proprio, cinque il primo e due, quasi tre se non fosse stato per Lemond ed otto secondi di cronometro, il secondo. Ad ogni modo, nella classifica provvisoria del Tour de France 2014, troviamo Bardet terzo, Thibaut Pinot quarto, Peraud sesto e Rolland decimo. In particolare Bardet e Pinot che lottano per il podio sono entrambi del 1990, sono forti in salita e possiedono il fondo necessario per primeggiare nelle corse a tappe. Se un francese tornerà a vincere il Tour, dopo Hinault nel 1985, scommetto che, nei prossimi anni, sarà uno di loro: Bardet o Pinot.

venerdì 18 luglio 2014

Nibali cannibalizza il Tour: trionfa in maglia gialla a Chamrousse

Maglia gialla all'attacco: questa la strategia di Nibali, che sta cannibalizzando il Tour de France 2014. Stravince a Chamrousse, primo traguardo alpino, concedendo una dimostrazione di forza degna di Merckx. A stento resiste Valverde, che cede una cinquantina di secondi. I francesi assistono sgomenti all'ennesima esibizione di una superiorità che comincia a dare fastidio oltralpe. Tanto che più che hanno trovato in Thibaut Pinot, quarto nella classifica generale, il nuovo beniamino. Vanno capiti: l'ultimo francese a vincere il Tour de France è stato Hinault, 29 anni fa. 

mercoledì 9 luglio 2014

Nibali: le mani sul Tour. Froome ritirato, Contador con oltre due minuti di ritardo. Ad Arenberg Porte du Hainaut vince Boom, Nibali terzo

Fantastica la quinta tappa del Tour de France, poco meno di 156 km da Ypres  ad Arenberg Porte du Hainaut, una piccola Roubaix, sotto una pioggia battente. Vince Boom e Nibali è addirittura terzo al traguardo, precedendo di un minuto i favoriti di giornata Sagan e Cancellara. Così il campione siciliano conserva la maglia gialla. Considerato il ritiro di Froome, che denuncia gravi limiti nella conduzione della bicicletta e cade di nuovo, ed il ritardo accumulato da Contador, Nibali mette con largo anticipo le mani sul Tour. Che resta lunghissimo, ma, insomma, miglior inizio non sarebbe stato immaginabile per Nibali. In classifica, Nibali precede ora di 2" il compagno di squadra dell'Astana Fuglsang e di 44" Peter Sagan. Tra i favoriti per la vittoria finale, uscito ormai di scena Froome, restano Alberto Rui Costa a 2' 11" e Contador a 2' 37".

martedì 8 luglio 2014

Tour de France 2014: tris di Kittel in volata. Nibali resta in giallo, ma domani c'è la "piccola Roubaix"

Dopo la campagna inglese, il Tour torna in Francia. Ma, è sempre Kittel a dominare le volate. Terzo successo per l'imponente velocista tedesco, giunto con quella odierna a 50 vittorie tra i professionisti. Kittel, 26 anni, già capace di due sprint vincenti al Giro d'Italia di quest'anno, al momento, e non soltanto per l'infortunio occorso a Cavendish, è il miglior velocista del mondo. Le sue volate sono prepotenti come quelle di Van Steenbergen, come quelle di Cipollini. Quanto alla classifica generale, Nibali conserva il primato con 2" di vantaggio su Sagan. Domani, però, Nibali faticherà a difendere la maglia gialla nella quinta tappa Ypres - Arenberg Porte du Hainaut, che ricalcherà parte del percorso della Parigi - Roubaix. Sul pavé, Sagan è più forte del corridore siciliano.

domenica 6 luglio 2014

Nibali trionfa a Sheffield ed è maglia gialla al Tour de France 2014

Grandissima di vittoria di Vincenzo Nibali a Sheffield, dopo 201 km di strade strette, con tanto pavè ed un dislivello da grande classica. Il campione siciliano indossa anche la maglia gialla. Nibali scatta a poco meno di 2 km dal traguardo e sorprende tutti i grandi rivali per la classifica generale. Arriva con 2" di vantaggio su Van Avermaet e Kwiatowski. Maglia gialla ad un italiano. L'ultimo, nel Tour del 2009, era stato Rinaldo Nocentini.

giovedì 3 luglio 2014

Tour de France 2014: Froome grande favorito, poi Contador e Nibali

Partirà dall'Inghilterra, Yorkshire, il Tour de France 2014, dopodomani, sabato 5 luglio. Grande favorito, l'inglese Froome, vincitore lo scorso anno. Che dovrà però vedersela con il ritrovato Contador, che comincia ad avere una certa età ma ha corso bene nella prima parte di stagione, brillando in tutte le gare a tappe disputate. Grande attesa per Nibali, fresco campione italiano, che ha rinunciato al Giro, per essere al meglio al Tour. Da non trascurare il sempiterno Valverde ed il connazionale Joaquim Rodriguez. Molti si aspettano grandi cose dal portoghese Alberto Rui Costa, che ha appena vinto per la terza volta il Giro della Svizzera, chiamato a dimostrare di avere il fondo necessario per far bene anche nella terza settimana di corsa. Infine, Pierre Rolland, sul quale si appuntano tutte le speranze dei francesi.