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mercoledì 19 luglio 2017

A Serre Chevalier vince Roglic. Crisi Aru, giù dal podio

Mi era sembrato meno brillante nelle ultime tappe Fabio Aru. Oggi, mai protagonista su Croix de Fer, Telegraphe e Galibier, dove si è staccato più volte. Ha lottato, ma si è staccato, perdendo ancora nella lunga discesa verso il traguardo di Serre Chevalier. Finisce giù dal podio, scavalcato sia da Bardet che da Rigoberto Uran, con la speranza, oggi bisogna dire remota, di recuperare nell'altra tappa alpina di domani. Bardet, che con i suoi scatti ha provocato la resa di Aru, non ha saputo staccare Froome, sempre scortato da Landa, uno che, se avesse avuto carta bianca, credo proprio che sarebbe la nuova maglia gialla. Ma, le gerarchie sono gerarchie. E nel team Sky il capitano è Froome. Vittoria di giornata allo sloveno Roglic, secondo Rigoberto Uran, terzo Froome. Domani, o Bardet e Uran, e magari anche Aru, staccano, e nettamente, Froome, oppure il britannico, che ha dalla sua la cronometro di Marsiglia di sabato, avrà vinto il suo quarto Tour de France.

La Mure/Serre-Chevalier: Aru e Bardet all'attacco di Froome. Tappone alpino con Col de la Croix de Fer, Telegraphe ed il mitico Galibier

Diciassettesima tappa del Tour de France 2017, per 183 da km da La Mure a Serre-Chevalier, con arrivo in discesa, ma tanta salita, due gran premi della montagna Hors Categorie, come la Croix de Fer ed il Galibier, in mezzo il Telegraphe. Corridori di coraggio antico oggi saprebbero riscrivere la classifica. Ma, l'unico di quel tipo, Voeckler, è in là con gli anni e troppo indietro nella generale. Tutto può accadere con quattro corridori ristretti in meno di un minuto. I francesi hanno disegnato questa tappa, come tutto il Tour, per propiziare il successo di Bardet. Di qui i tanti arrivi in discesa, come quello di oggi. Epperò la differenza andrà fatta prima in salita. E, a meno di sorprese, sarà sul Galibier che si scatenerà la lotta tra i migliori. Pronostico di rara incertezza. Aru ci proverà. Per quanto mi sembri meno brillante. Il più forte, quando la strada cominci a salire, secondo me è Landa, che, però, ordini di scuderia dovrebbero costringere al fianco di Froome. Contador vorrà lasciare il segno, ad averne le gambe, forse cercherà la fuga da lontano Thibaut Pinot, venuto al Tour per una grande tappa. Non gli restano che quella di oggi e quella di domani.

martedì 21 maggio 2013

Giro d'Italia 2013: a Ivrea vince Intxausti

Giro d'Italia 2013, sedicesima tappa, da Valloire a Ivrea, 238 km, con Telegrapghe e Moncenisio distanti dal traguardo ed uno strappo finale, lungo il circuito conclusivo di Ivrea, che resterà nelle gambe di molti corridori. Tappa adatta ad attaccanti di giornata, a condizione che siano dotati del giusto fondo, anche perché il Giro, cominciata la terza settimana, richiede doti di resistenza e di recupero che pochi possiedono nel plotone. Indico favorito Danilo Di Luca: ha il coraggio per cercare l'impresa. Invece, sedati parecchi tentativi di fuga, negli ultimi chilometri si avvantaggiano in tre: Intxausti, Niemiec e Kangert. Allo sprint, si impone Intxausti, già un giorno in maglia rosa in questo Giro. Nibali, che arriva poco dopo, resta saldamente al comando della classifica generale.