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lunedì 23 gennaio 2023

Inter-Empoli: 0-1. La perdono Skriniar e Inzaghi

Costa carissima l'espulsione di uno Skriniar scomposto e nervoso: con la testa forse già a Parigi, Inzaghi avrebbe dovuto tenerlo fuori. Stesso discorso per Correa, un fantasma in campo. L'Empoli segna su mezzo contropiede nella ripresa - Onana non impeccabile - e il risultato non cambia più. Nemmeno dopo l'ingresso di Dzeko, che fallisce due occasioni, e Lukaku. Inzaghi si conferma allenatore più di Coppa che di campionato. In 19 partite, il girone d'andata quindi, la sua Inter ha perso sei partite. Media da Stramaccioni.

domenica 31 ottobre 2021

Inter-Udinese 2-0: doppietta di Correa

È una doppietta di Correa, che replica quella di fine agosto a Verona, a regalare all'Inter il successo contro l'Udinese. Vittoria importante, al netto di qualche sofferenza finale legata soprattutto all'imprecisione nei disimpegni di Skriniar. Partita decisa nel secondo tempo, dopo che nel primo l'Inter aveva faticato non poco. Da sottolineare la bella prova di Ranocchia al centro della difesa. Gioca poco, ma, quando è chiamato in causa, lo fa bene. 

sabato 2 ottobre 2021

Sassuolo-Inter 1-2. Dzeko, Lautaro

Oltre 50 minuti di puro imbarazzo, Sassuolo in cattedra, Boga in versione di gala, a mezza strada tra il Denilson del Torneo di Francia 1997 e il Gareth Bale del primo Tottenham. Skriniar lo stende ingenuamente e rigore trasformato da Berardi. Molti sotto tono tra i nerazzurri. Dal detto Skriniar a Dumfries, da Brozovic a Barella a Bastoni fino a Correa. A inizio ripresa, il Sassuolo potrebbe dilagare. Finalmente Inzaghi cambia. Dentro Dimarco per Bastoni, Darmian per Dumfries, Vidal per Calhanoglu e Dzeko per Correa. Il bosniaco segna subito di testa su cross da sinistra di Perisic. Più tardi Dzeko è atterrato in area avversaria. Rigore trasformato magistralmente da Lautaro. Vidal lotta e recupera palloni in serie a centrocampo. Squadre stanche e allungate. Continui rovesciamenti di fronte. Esce Lautaro per D'Ambrosio. Il Sassuolo è squadra tecnica, ma l'Inter ha sofferto troppo per quasi un'ora. Il centrocampo, con Calhanoglu, non va. Inzaghi dovrà metterci mano. La sosta per le nazionali porterà consiglio.

sabato 18 settembre 2021

Inter-Bologna 6-1

Difficile stabilire quanto sia forte l'Inter o debole il Bologna, che pure qualche giocatore di valore, sulla carta, l'avrebbe. Dumfries, finalmente titolare propizia il facile gol di Lautaro con un cross basso da destra. Replicato da Skriniar, che segna di testa su angolo di Dimarco. Uno che deve fare esperienza ad alti livelli ma ha di certo mancino educatissimo. Poi va in gol Barella e finisce il primo tempo. Si è rivisto Vecino a centrocampo con Calhanoglu in panchina. Nota dolente l'infortunio dopo nemmeno mezz'ora di Correa, subito rilevato da Dzeko. Intervallo. Nella ripresa l'Inter dilaga sino al 6-0 con rete di Vecino e doppietta di Dzeko. Il gol della bandiera del Bologna, siglato da Theate, fissa il risultato sul 6-1 per i nerazzurri. La partita esterna contro la Fiorentina, martedì sera, dirà di più sulle reali ambizioni nerazzurre.


sabato 21 agosto 2021

Inter-Genoa 4-0: Skriniar, Calhanoglu, Vidal, Dzeko

Precoce vantaggio nerazzurro con Skriniar, che di testa raccoglie un bellissimo tiro d'angolo di Calhanoglu. Che più tardi si mette in proprio e raddoppia con un destro potente e preciso sul palo più lontano. Gioco fluido dell'Inter, che potrebbe segnare ancora. Skriniar e Bastoni agiscono da terzini aggiunti. Il gioco offensivo, così più arioso, se ne avvantaggia. Due contropiede genoani nel finale fanno capire, però, i rischi legati a tanta audacia tattica. Intervallo. Nel complesso, un'ottima Inter, nella quale si è visto sotto tono il solo Sensi. Nella ripresa, triplica il subentrato Vidal, apparso motivatissimo. Tanto che verso lo scadere, il cileno pesca Dzeko al limite dell'area piccola per il gol di testa che fissa il punteggio sul 4-0 per l'Inter. Debutto ufficiale più che incoraggiante per Simone Inzaghi.

domenica 10 gennaio 2021

Roma-Inter: 2-2. Vidal e Conte frenano l'Inter

Partita decisiva all'insopportabile orario delle 12:30 di domenica. La Roma ospita l'Inter, obbligata a vincere dopo il solito rigoroso successo di ieri sera del Milan. Ma, la Roma è, con l'Atalanta, la squadra più in salute del campionato. 

La cronaca: l'Inter va sotto, gol di Pellegrini, pareggia e passa in vantaggio, con Skriniar e Hakimi - sempre più goleador aggiunto - e viene raggiunta a quattro minuti dallo scadere da Mancini. Pessimo l'ingresso di Vidal, il cui liscio si associa alla vasta collezione di errori stagionali. Un punto sul campo della Roma sarebbe stato anche buono, senza la brutta sconfitta rimediata in settimana dalla Samp. Conte anche oggi ha sbagliato i cambi. La sua insistenza su Vidal diventa sempre meno comprensibile. Al netto di questo, all'Inter ha fallito quasi tutte le partite decisive. Purtroppo. 

mercoledì 23 dicembre 2020

Verona-Inter 1-2

Una grande girata di Lautaro, su cross di un imprendibile Hakimi, e un colpo di testa di Skriniar consentono il settimo successo consecutivo dell'Inter. Battuto il Verona 2-1 e il gol dei gialloblù è propiziato dall'ennesima papera di Handanovic.

martedì 29 settembre 2020

Ultime di calciomercato: Jovic alla Roma?

A campionato iniziato, il calciomercato dovrebbe essere finito. Per evitare illazioni e sospetti e stroncare discussioni divenute snervanti. Stamattina si vocifera di Jovic che, dal Real Madrid, potrebbe trasferirsi alla Roma. E mi domando: per fare la riserva di Dzeko? Jovic è un centravanti molto tecnico, che partecipa meno di Dzeko alla manovra, ma, insomma, assieme non li vedo benissimo. Non è che all'ultimo Dzeko partirà? L'Inter sembra una stazione ferroviaria alla vigilia di un giorno di festa: tutti in attesa di gente che vada e di gente che venga. Non si sa se resterà Skriniar - per sostituirlo si pensa a Milenkovic o Smalling - si sogna Kanté, ma c'è da piazzare altrove Vecino, mentre Nainggolan potrebbe tornare a Cagliari o restare. Ripeto: a quest'ora, il calciomercato dovrebbe essere concluso.

domenica 19 luglio 2020

Roma-Inter: 2-2. Conte non vince, la Serie A perde

L'Inter cercherà di ritornare al secondo posto solitario, dopo essere stata raggiunta dall'Atalanta, che ha pareggiato con il Verona. La Roma, però, è in un buon momento. Per Conte, è la prova del 9, dopo tanti scontri diretti falliti in stagione. Vincere servirebbe anche a mettere un po' di pressione alla Juve. Così, tanto per provare l'effetto che fa.

E invece no. Solo un pareggio strappato nel finale con un rigore del subentrato Lukaku. L'Inter non vince le partite decisive. Con Conte, è andata sempre così, in questa stagione. Sprecato il vantaggio iniziale di De Vrij. La Roma pareggia con Spinazzola e Handanovic fuori posizione a ricordare la sua modestia tecnica, e passa in vantaggio con Mkhitaryan. Appena affonda centralmente, la Roma scava una voragine.

Accade almeno cinque o sei volte, senza che Conte trovi contromisure. Nessuna pressione alla Juve. Che pure avrebbe perso e perderà altri punti.

Pessima partita di Skriniar. Due parole su Sanchez: grande giocatore, che però segna poco da tre anni. Ma che senso ha farlo giocare spalle alla porta? Da una palla che non ha tenuto è partito il contropiede del 2-1 giallorosso.

Da ultimo, la direzione arbitrale. Il gol di Spinazzola andava annullato per precedente fallo ai danni di Lautaro Martinez. Non averlo fatto, dopo aver rivisto le immagini nitidissime del VAR è inspiegabile. E inaccettabile. E ingiustificabile. 

giovedì 12 dicembre 2019

Inter-Barca: gli errori di Conte

Eliminazione cocente. Il girone, va premesso, non era facile come quello dell'Atalanta. E l'Inter ha affrontato la partita decisiva senza Sensi e Barella, vale a dire senza la miglior fonte di gioco, il primo, senza il giocatore di maggior temperamento, il secondo. Grave soprattutto l'assenza di Barella, che sa intercettare tutti i palloni vaganti, che è capace di accelerazioni violente, di strappi, come si dice in gergo, che gli permettono di arrivare sempre a contrasto. Brozovic e Vecino, per quanto vogliano pressare, sovente non ci riescono. E diciamo anche che gli errori di Lukaku, tuttavia non sorprendenti per chi ne conosca la carriera, che le statistiche non raccontano fino in fondo, hanno pesato. Però, ci sono stati anche errori di Conte:

  • Conte ha schierato Politano, che, da mesi, si sente ai margini e, quando entra, gioca a testa bassa, sempre per liberare il sinistro, sempre calciando addosso all'avversario, senza eseguire un passaggio. 
  • Conte non ha sostituito Lukaku, a metà del secondo tempo, schierando Esposito assieme a Politano, lo stesso Lukaku e Lautaro, con la conseguenza che Esposito, che ha qualità superiore, è stato costretto a girare lontano dall'area, mendicando palloni che non gli sono arrivati.
  • La difesa a 3, dogma contiano per eccellenza, andava abbandonata almeno nel secondo tempo. E, in ogni caso, Godin fatica a giocarci. E soffre anche Skriniar, a sinistra. A destra lo slovacco rende più. Conte non l'ha ancora capito?

  • La Champions League non è la serie A. Dove, in genere, ma non contro la Juve, con la quale l'Inter ha infatti perso e sofferto, il gioco monocorde di Conte può bastare. In Europa la musica cambia. Le due mezzali, poi, sempre all'inseguimento degli avversari, diventano un lusso. Tanto più quando ci sia Vecino e non Barella, per le ragioni prima dette, e Borja Valero, che dopo un pressing nella metà campo avversaria non ce la fa a rientrare. Diventa così fatale subire il gioco avversario a centrocampo. Che Conte ha ulteriormente sguarnito nei minuti finali contro il Barca. Il gol di Fati si spiega in questo modo, oltre che con l'uscita ritardata di uno Skriniar spaesato, lontanissimo parente del difensore aggressivo e dominante che abbiamo conosciuto.

martedì 29 ottobre 2019

Brescia-Inter: 1-2. Lautaro, Lukaku, Skriniar (aut.)

Decima giornata della serie A 2019/20. Alle ore 21:00 l'Inter sfida il Brescia, fuori casa. Nel primo tempo, Brescia coperto e Tonali timido. Lautaro Martinez firma il vantaggio nerazzurro con un tiro dalla distanza, reso imparabile da una deviazione. Nella ripresa, Brescia aggressivo e Inter in difficoltà. Lukaku trova un gran gol, da fuori, nel miglior momento degli avversari. Come detto altre volte, il belga è più forte negli spazi aperti che in area. Il Brescia non molla. Sfiora il gol con Balotelli e lo trova dopo una caparbia percussione di Bisoli: autogol di Skriniar. Brozovic è sparito dal campo. Biraghi prende il posto di Asamoah, mentre Esposito rileva Lukaku. L'Inter vince alla fine, dopo aver sofferto moltissimo. Tardivi i cambi di Conte. La squadra è molto stanca. Urge il rientro di Sensi.

domenica 6 ottobre 2019

Inter-Juve: 1-2. Handanovic, Conte e Lukaku inguaiano l'Inter

Sembrava la primavera del 2018. Ancora errore di coppia di Skriniar, palla sotto le gambe, e Handanovic, che quasi sviene invece di parare. E gol per la Juve. Segnato da Dybala. Un tocco di mano di De Ligt propizia il rigore trasformato da Lautaro Martinez per l'Inter. Che regge il peso dell'attacco mentre Lukaku sbaglia qualunque cosa: scelte, stop e tiri. E nella ripresa Conte lascia dentro lui e toglie l'argentino. La Juve segna ancora con Higuain, che sorprende una difesa nerazzurra mal piazzata. Si salva Barella, oltre a Lautaro. Pagata la precoce uscita di Sensi. Conte perde contro la Juve dopo il Barca. Non giochi a fare Mourinho. Perché non c'è confronto.

martedì 9 aprile 2019

Il futuro dell'Inter: da Icardi a Conte

Circola con sempre maggiore insistenza la voce di Conte all'Inter. Qualche fondamento ce l'ha, altrimenti non sarebbe stato ingaggiato Godin, uno che non può fare panchina. Sebbene l'Inter abbia De Vrij e Skriniar. Prove tecniche di difesa a tre, tanto cara a Conte, peraltro pupillo di Marotta? Spero di no. Conte ha vinto alla Juve, con gol annullato a Muntari però, il primo anno, con qualche merito. Poi, chiunque altro avrebbe vinto. Al Chelsea ha fatto bene e male. E la sua esperienza in nazionale non è stata migliore di quella di Donadoni a suo tempo. Per contro, è stato una bandiera bianconera. No, all'Inter non funzionerebbe. Il suo integralismo tattico, la durezza dei suoi allenamenti, la sua storia di eliminazioni in Europa, tutto questo, sommato ai trascorsi bianconeri, ma non nella Juve di Boniperti, obbligano a concludere che, no, non sarebbe adatto all'Inter. Mourinho è libero da impegni contrattuali. Torni lui!

giovedì 14 marzo 2019

Inter-Eintracht: partita della svolta?

L'Inter affronterà, stasera, ritorno degli ottavi di Europa League, i tedeschi dell'Eintracht Francoforte con una formazione largamente rimaneggiata. Icardi sull'Aventino, Lautaro Martinez squalificato, ci sarà Politano a guidare l'attacco. E Skriniar giocherà a centrocampo, come fa con la nazionale slovacca e dove potrebbe ben figurare. Non sarà facile passare il turno.


lunedì 27 agosto 2018

Tutti gli errori di Spalletti: analisi dopo Inter-Torino

Inizio imbarazzante di campionato. Spalletti è il maggiore responsabile del misero punto raccolto dopo due partite contro squadre più deboli come Sassuolo e Torino. Ecco una lista dei suoi errori.

  1. Giocatori fuori ruolo. Contro il Sassuolo, Asamoah mezza punta, ieri, Skriniar mezzo sinistro in difesa.
  2. D'Ambrosio in campo. Uno che s'impegna sempre, ma la cui cifra tecnica è, ad esagerare, da serie C. Nelle interviste dopo la partita di ieri, Spalletti ha ammesso di aver puntato su di lui, per cominciare l'azione!!!
  3. Centrocampo troppo ridotto. Due centrocampisti, con Brozovic ancora a corto di fiato e Vecino in affanno, non bastano. E non sono bastati. Sarebbe servito Gagliardini, con D'Ambrosio in panchina.
  4. Cambi tardivi e sbagliati. Dalbert non può giocare nell'Inter. Evidenza solare. Keita e Lautaro Martinez andavano schierati prima. Politano, bravo per un'ora, non aveva più energie. 
  5. Icardi non ha avuto palloni giocabili. Un centravanti d'area come lui o viene servito a dovere o non serve.
  6. Spalletti non ha spronato la squadra. Era confuso anche nel dopo gara.
  7. Le dichiarazioni dopo la partita profumano di resa anticipata. L'ambiente dell'Inter va facilmente in fibrillazione. Spalletti dovrebbe parlare meno e lavorare meglio.

sabato 24 febbraio 2018

Inter-Benevento 2-0: Ranocchia e Skriniar

Vittoria fortunosa contro il Benevento, per l'Inter, all'esito di una brutta partita. Segnano, nella ripresa, Skriniar e Ranocchia. Ora, il derby. La crisi è ancora in corso: contro il Milan, ci vorrà ben altro.

domenica 3 dicembre 2017

Inter-Chievo: 5-0. Inter capolista

Partita sontuosa dell'Inter, che travolge il Chievo 5-0. Da una grande accelerazione del ritrovato Santon, 100 presenze in nerazzurro, nasce il gol del vantaggio di Perisic, che si avventa sulla respinta di Sorrentino. Poi segna Icardi, seguito, nella ripresa, ancora da Perisic e da Skriniar, al cui fianco si distingue anche Ranocchia, oggi impeccabile. Perisic arrotonda sul 5-0, per la tripletta personale. Grandi i meriti di Spalletti. Scavalcato il Napoli in testa alla classifica. Sabato, l'Inter, da capolista giocherà sul campo della Juventus.  E vincerà.

martedì 24 ottobre 2017

Inter-Sampdoria 3-2: Skriniar e doppietta di Icardi

Sofferenza finale, ma i tre punti arrivano e sono pesantissimi. L'Inter batte la Sampdoria 3-2: 26 punti in 10 partite e vetta provvisoria della classifica. Manca ancora la tenuta nervosa, un centrocampista d'assalto e qualche gol, ma l'Inter per lo scudetto c'è.

giovedì 17 agosto 2017

Perché Spalletti dovrebbe giocare con la difesa a tre

Mai così polemici, negli ultimi anni, i tifosi nerazzurri sulla campagna di rafforzamento della squadra. Eppure mi pare che qualche buon innesto sia stato compiuto. Borja Valero ha la personalità e l'esperienza del comandante. Potrà essere decisivo. Vecino ha la corsa di Berti ed un tiro notevole, Gagliardini, dopo la flessione conosciuta durante gli ultimi due mesi della passata stagione, ha i mezzi per imporsi come un centrocampista di caratura internazionale. Dalbert lo conosco poco, Cancelo, dovesse arrivare, potrebbe sostituire Candreva, da tempo sfiatato, a destra: lo vedo più ala che terzino. Detto questo, Spalletti farebbe bene a virare su una difesa a tre. Con Santon mezzo destro, Skriniar centrale, ha il carattere ed il tempismo necessari al ruolo, e Miranda (o Mangala) mezzo sinistro. Cancelo e Dalbert potrebbero giocare senza i vincoli del ruolo di terzino. Poi tre centrocampisti liberi anche di scambiarsi ruoli e posizioni: Borja Valero, Vecino e Gagliardini. Davanti Icardi con il supporto di Perisic, libero da compiti di rientro. E Pinamonti, che è fortissimo, in rampa di lancio. Oltre a Schick, dovesse arrivare. Per me, quest'Inter è forte ed equilibrata. E non dovrebbe fallire, a tenersi prudenti nel pronostico, la qualificazione alla prossima Champions League.