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martedì 20 febbraio 2024

Inter-Atletico Madrid 1-0: Arnautovic!

L'Inter ospita l'Atletico Madrid nell'andata degli ottavi di finale di Champions League. Nel giorno della scomparsa di uno dei suoi campioni più amati e più rappresentativi: Andreas Brehme.


La cronaca. 

Avversario di spessore l'Atletico. Inter più tinida del solito, con Mkhitaryan per una volta sotto tono e Calhanoglu impreciso. Anche Darmian soffre il confronto con Molina. Lautaro è in partita e tira appena può. Senza fortuna. Anche dopo una grande azione personale di Thuram, che, poco dopo si fa male calciando. Si va al riposo sullo 0-0. Nella ripresa, dentro Arnautovic per Thuram. Arnautovic sfiora subito il gol su cross di Dimarco. Poi ancora l'austriaco manda fuori di testa su cross di Barella. Occasione per l'Atletico. Inter un poco in affanno. Dentro Dumfries e Carlos Augusto per Darmian e Dimarco, autore di una prova modesta. Poi Arnautovic scambia con Lautaro e val tiro da due passi, ma sbaglia. L'Inter passa finalmente in vantaggio con Arnautovic, dopo che Oblak aveva salvato su Lautaro. Pathos finale, con Sommer che prende dei rischi al rilancio. Esce anche Lautaro per Sanchez. Vittoria risicata ma preziosa, in vista del difficilissimo ritorno a Madrid. 


lunedì 22 gennaio 2024

Napoli-Inter 0-1: Lautaro! Supercoppa italiana all'Inter!

L'Inter non domina come con la Lazio. Thuram è molto impreciso. Il risultato non si sblocca. A metà ripresa viene espulso Simeone per doppia ammonizione, ma il Napoli si difende bene anche in dieci. Inzaghi prova a vincere, togliendo Thuram per Arnautovic e Dimarco per Sanchez. E ci riesce, nel recupero, con il gol di Lautaro Martinez, che gira in rete un cross basso di Pavard. L'Inter vince l'ottava Supercoppa italiana, la terza consecutiva. Si tratta del sesto trofeo nelle ultime quattro stagioni, del quinto con Inzaghi in panchina. Dal canto suo, Lautaro, grande capitano e goleador, ha eguagliato Vieri: 123 gol con l'Inter.

martedì 11 ottobre 2022

Il punto dopo la 9^ giornata di Serie A: Napoli in testa

Resta al comando il Napoli, che, d'altra parte, aveva avuto un inizio folgorante anche durante lo scorso campionato, salvo poi subire un acuto crollo di rendimento. La sensazione è che ora, invece, gli azzurri possano durare sino al termine della stagione. Il che non vuol dire che ci riescano necessariamente, ma ne hanno senz'altro la possibilità. La rosa è migliorata ed è forse la più completa della Serie A: è un privilegio poter fare entrare dalla panchina, a turno, Raspadori o Simeone, per esempio.


Terza vittoria consecutiva per 4-0 della Lazio di Sarri, che pratica un calcio piacevole, nel quale anche Vecino, sempre altelenante all'Inter, diventa un prezioso interprete, messo a proprio agio da uno spartito ormai mandato a memoria. Milinkovic-Savic continua ad offrire grandissime prestazioni e Luis Alberto parte addirittura dalla panchina.


Il Milan batte la Juve, con il secondo gol, quello di Diaz, che fotografa il momento sportivamente drammatico dei bianconeri. Bonucci non può più giocare, ormai è fermo. Vlahovic mostra la corda di una personalità non soverchiante, per adoperare un eufemismo, il centrocampo, nel suo complesso, ha poca qualità e meno visione. Allegri non riesce a tirar fuori di più da questo gruppo, cui continuano a mancare Chiesa e Pogba e nel quale il solo Di Maria ha la caratura tecnica e tattica per fare la differenza. Stagione già compromessa, a meno di imprevedibili sorprese.


L'Inter batte il Sassuolo: giocando più coperta, difende meglio e rischia meno. Decisiva la doppietta di Dzeko. La Roma supera a fatica il Lecce, ma perde Dybala, infortunatosi calciando un rigore!


La Salernitana batte il Verona, il Monza supera lo Spezia. Finisce in pareggio lo scontro al vertice tra Udinese e Atalanta, come quello tra le pericolanti Sampdoria - debutto come tecnico di Stankovic - e Bologna. 


Il gol della giornata lo segna, in rovesciata, Mattia Destro, nel pareggio che l'Empoli strappa sul campo del Torino.

mercoledì 13 aprile 2022

Passano Man City e Liverpool

Ultima giornata del ritorno dei quarti di finale di Champions League. Il Liverpool, forte del 3-1 esterno dell'andata, ospita il Benfica, l'Atletico Madrid, sconfitto 1-0 a Manchester, riceve invece il City di Guardiola. 

Passa il Manchester City dopo una partita combattuta e lunghissimo recupero seguito all'espulsione di Felipe, con Atletico Madrid autore di un secondo tempo più coraggioso del solito, fallendo almeno quattro gol e costringendo gli inglesi in difesa. Avanza anche il Liverpool, che si concede un rocambolesco quanto innocuo 3-3 casalingo con il Benfica. In semifinale, Real Madrid contro City e Liverpool contro Villareal. 

martedì 5 aprile 2022

Benfica-Liverpool 1-3, Manchester City-Atletico Madrid 1-0

Ritorna la Champions League. Nell'andata dei quarti di finale, questa sera, il Benfica ospita il Liverpool, mentre il Manchester City di Guardiola riceve l'Atletico Madrid di Simeone. 

Benfica-Liverpool 1-2:  Konaté (L), Nuñez (B), Mané (L), Diaz (L)

Troppo Liverpool per il Benfica. La squadra di Klopp ipoteca il passaggio del turno.


Manchester City-Atletico Madrid 1-0: De Bruyne (MC)

Il City passa con un gol del solito De Bruyne, il miglior centrocampista del mondo. Guardiola ad un certo punto ha fatto entrare Foden, Gabriel Jesus e Grealish, per me fortissimo. Così è facile.

lunedì 6 dicembre 2021

Il punto dopo la 16^ di A: perde il Napoli

L'Inter espugna, all'esito di una partita spettacolare e brillante, il campo della Roma, apparsa già dopo un quarto d'ora sfiduciata e spaesata, tanto da non sembrare una squadra di Mourinho. Mai Brozovic è stato così libero di dirigere la manovra a piacimento. Tanti osservatori si domandano se il tecnico portoghese, onusto di titoli ma da qualche stagione meno vincente, abbia perso il tocco magico. Io non credo. Si tratta di un magnifico costruttore di carriere, la sua prima di tutto. Ha strappato un altro ricco ingaggio e, vedrete, alla fine la Roma avrà fatto il massimo del possibile. Che, allo stato attuale, non è molto. Non sono queste le sfide di Mourinho, però. Non è uno da piazzamenti, da navigazione a vista. 

Il Napoli rimaneggiato perde in rimonta dall'Atalanta, che la stampa nazionale, non potendo celebrare la Juve e temendo di non poter incensare il Milan, ha individuato come possibile, desiderabile vincitrice del campionato. A me pare che Spalletti, come spesso gli capita, abbia sbagliato i cambi: prima dei quali, la partita era in controllo. Come mi pare che l'Atalanta subisca sempre i soliti gol. Contropiede solitari di 40 metri sono più figli del poco equilibrio che del caso. Caso che considero sterile, ma qui la questione si farebbe filosofica o, più, teologica e mi fermo. Salvo aggiungere che, con i detti problemi di equilibrio, una competizione lunga come la Serie A è difficile che si vinca.

Il Milan batte la Salernitana e conferma il primo posto in classifica, con un punto di vantaggio sull'Inter. Vince anche la Juve, contro un Genoa che non riesce una sola volta a tirare in porta! I bianconeri si tengono, per ora, in linea di galleggiamento. Trezeguet, al posto di Morata, avrebbe segnato cinque gol. 

Ricco di colpi di scena il derby veneto, con il Verona che rimonta il Venezia grazie anche ad una doppietta di Giovanni Simeone: centravanti ormai maturo e completo. 

Torna alla vittoria la Lazio contro la Samp: la solita doppietta per Immobile, capocannoniere in condominio con Vlahovic, che contribuisce al successo della Fiorentina sul Bologna. Questa sera, Empoli-Udinese e Cagliari-Torino.

lunedì 8 novembre 2021

Il punto dopo la 12^ giornata di serie A 21/22. Pareggiano le prime tre

Tutto invariato in testa alla classifica. Il Verona di un ottimo Simeone ferma il Napoli, che da qualche partita fatica a segnare. Mi pare che siano state prese le contromisure a Osimhen

Pareggio nel derby tra Milan e Inter, che spreca un rigore e almeno altre tre comode occasioni con Lautaro, Barella - errore gigantesco il suo - e Vidal. Il Milan, sotto ritmo, si normalizza. L'Inter paga la mancanza di un'alternativa a Dzeko. Con Zapata al posto di Correa, ora i nerazzurri sarebbero comodamente in testa.

Al quarto posto, c'è l'Atalanta, nella quale brilla sempre proprio Zapata. Uno che, non a caso, ha sormontato quota 100 gol in Serie A. Vince in trasferta il Bologna di Arnautovic, un altro di quei giocatori che in carriera ha fatto la metà di quel che avrebbe potuto. 

La Juve ha la meglio sulla Fiorentina, solo quando i viola restano in dieci. I bianconeri continuano a sembrarmi sostanzialmente sfiduciati. Sarà un campionato duro per loro.

Successo interno facile della Lazio contro la Salernitana: da quando Sarri fa giocare titolare Luis Alberto, il gioco scorre. E non è un caso. La Roma inciampa sul campo del Venezia. Non ho capito dall'inizio alcune scelte di Mourinho. Perché rinunciare a Pedro, gran giocatore, che sta facendo le fortune della Lazio? Perché non reintegrare Santon, che ha l'esperienza che manca a molti difensori giallorossi? Il bilancio tecnico è deficitario.

L'Udinese batte il Sassuolo 3-2, lo Spezia supera di misura il Torino, pareggiano Empoli e Genoa, ora affidato Shevchenko.

giovedì 12 marzo 2020

Psg e Atletico Madrid ai quarti di Champions League

Il Psg, che parte con Mbappè in panchina, batte il Borussia Dortmund di Haaland e Sancho e Hummels - a pensarci il talento ai tedeschi non manca - e vola ai quarti di finale. Basta un 2-0 dopo l'1-2 dell'andata. E non era scontato, visto il cammino in Champions League dei francesi nelle ultime stagioni. L'Atletico Madrid espugna l'Anfield Road di Liverpool. Contro squadre chiuse, fatto noto, gli uomini di Klopp soffrono. Giocare senza un ariete, almeno da pescare in panchina - Firmino, che pura segna, non lo è - diventa un limite. Ma, soprattutto, senza il campo aperto, Salah e Manè diventano non dico ordinari ma certo più prevedibili. E Simeone il campo aperto non lo concede. Poi accade che Lllorente trovi due bei gol in una serata di grazia e che il Liverpool in porta si ritrovi Adrian  e non l'infortunato Alisson. Tutto accade ai supplementari, ai quali il Liverpool arriva grazie al gol di Wijnaldum. E raddoppia subito con Firmino. Poi l'uno-due di Llorente e il sigillo di Morata. I campioni uscenti diventano i campioni usciti. Mai stato un ammiratore del gioco di Simeone. Però, sì un però c'è, Klopp non ha saputo e nemmeno voluto trovargli contromisure. Si è domandato perché l'Atletico giocasse così indietro con due linee, vicinissime, di quattro giocatori. Perchè? La risposta è nei risultati delle due partite. 

martedì 17 dicembre 2019

Serie A 2019/20: il punto dopo la 16^ giornata

Frena l'Inter, raggiunta nel recupero a Firenze, vince la Juve, come sempre, contro l'Udinese. La Lazio espugna il campo del Cagliari dopo essere stata a lungo sotto per il gol di Simeone: i biancocelesti, peraltro fuori dalle Coppe, rinforzano la propria candidatura al titolo. Non hanno molte alternative ai titolari, ma gli 11 sono forti sul serio. Vittoria anche per la Roma, che mantiene il quarto posto. Da quando è tornato Corini, il Brescia si è ritrovato: successo casalingo sul Lecce. Continua la crisi del Napoli, sconfitto in casa dal Parma: la sostituzione di Ancelotti con Gattuso non ha dato, per ora, i frutti sperati da De Laurentiis.

martedì 12 marzo 2019

Juve-Atletico Madrid: prove tecniche di fallimento

Giocano contro la storia. Battuti a Madrid, dall'Atletico di Simeone, i bianconeri vorrebbero tanto ribaltare il risultato questa sera, spinti dalla stampa amica, tutta quella italiana. E dal loro giocatore più iconico, lo strapagato Cristiano Ronaldo, che per essere fortissimo è fortissimo, ma lotta contro l'anagrafe: 34 anni suonati. Come la Juve lotta contro la storia, la sua storia. Che, in Champions League, a dispetto delle innumeri partecipazioni, è storia di sconfitte, batoste e fallimenti in serie. Allegri dice che un'eliminazione non sarebbe un fallimento. Eh no! Sarebbe un fallimento eccome. Peraltro, l'ennesimo. Illustrato dall'inutilità di aver preso, compromettendo il bilancio, Cristiano Ronaldo. FINOALCONFINE!

mercoledì 17 ottobre 2018

Griezmann da pallone d'oro, 20 anni dopo Zidane

Dopo la doppietta rifilata, ieri sera, alla Germania, in Nations League, il mancino francese Antoine Griezmann, rafforza la propria candidatura alla vittoria del pallone d'oro 2018. Nel corso della stagione, Griezmann ha vinto l'Europa League e la Supercoppa Europea con l'Atletico Madrid di Simeone e, soprattutto, il campionato del mondo con la Francia, segnando quattro gol. Era già stato, nel 2016, capocannoniere dei campionati europei. Calciatore completo, di superiore intelligenza calcistica, è un attaccante a tutto campo, che ad una tecnica sopraffina, a un mancino educatissimo, unisce un gran colpo di testa, corsa e limpida visione del gioco. Non eccede in trame barocche, preferendo la giocata semplice, lineare, utile. Decide le partite importanti, nei momenti solenni. Dopo dieci anni di Cristiano Ronaldo e Messi, mi pare proprio che il pallone d'oro possa e debba andare ad un altro. A Griezmann, venti anni dopo Zidane, l'ultimo francese ad essere insignito del massimo riconoscimento individuale per un calciatore.

I palloni d'oro vinti da giocatori francesi:

  • Kopa 1958
  • Platini 1983
  • Platini 1984
  • Platini 1985
  • Papin 1991
  • Zidane 1998

venerdì 5 gennaio 2018

Fiorentina-Inter: 1-1. Gol di Icardi e Simeone. Inter in difficoltà

Due punti nelle ultime quattro partite di campionato. Due gol nelle ultime sette gare, Coppa Italia compresa. L'Inter, che ha pure gli uomini contati in difesa, fa fatica, una terribile fatica a costruire gioco e a segnare. Anche stasera contro la Fiorentina, che domina. Bravissimo Federico Chiesa. Al gol di Icardi, risponde Simeone nel recupero. Pareggio che va stretto alla Fiorentina. Suning deve spendere sul mercato di gennaio!

domenica 27 novembre 2016

Juve travolta dal Genoa

Simeone affonda la Juve di Allegri. Un netto 3-0 che diventa 3-1 solo per la solita punizione di Pjanic nella ripresa. Ciclo bianconero, al netto di scansopoli, finito.

sabato 28 maggio 2016

Undicesima #Champions #Real Madrid: 6-4 ai rigori contro l'Atletico Madrid

Non una partita spettacolare la finale di Champions League 2015/16, appena finita al Meazza tra Real Madrid ed Atletico Madrid. Vantaggio di un grande Sergio Ramos nel primo tempo e pareggio di Carrasco nella ripresa. Supplementari e rigori, dove l'errore di Juanfran permette a Cristiano Ronaldo di siglare quello del trionfo per il Real Madrid alla sua undicesima affermazione in Champions League/Coppa dei Campioni. Per l'Atletico terza sconfitta in tre finali.

mercoledì 13 aprile 2016

#Barca eliminato: Atletico Madrid in semifinale

Colpaccio dell'Atletico Madrid di Simeone, che elimina il Barcellona e vola in semifinale. Doppietta di Griezmann, un gol per tempo ed il tiki taka va in pensione. Le semifinaliste sono, così, Real Madrid, Manchester City, Bayern Monaco ed Atletico Madrid.

mercoledì 9 dicembre 2015

Recoba maestro del dribbling: grandi prodezze contro Nesta e Thuram, Zanetti e Simeone, Cafu e Vieira, Gattuso e De Rossi. Il giudizio di Veron su Recoba: non fu il migliore al mondo solo perché non volle

Ritiratosi lo scorso giugno, di Recoba capita di leggere e di sentir parlare sempre meno. Per ricordare il talento più puro degli ultimi 20 anni, sebbene non abbia dato il frutto sperato, segnalo una raccolta di dribbling, finte e giocate a sensazione messe in mostra contro i migliori difensori e centrocampisti della sua generazione, da Nesta a Samuel, da Maldini a Bergomi, da Gattuso a Cafu, da Cordoba a Vieira, da Desailly a Demichelis, da Davids a Thuram, da De Rossi a Simeone, da Montero a Zanetti ad Ayala. Tutti saltati, scherzati, disorientati: uno due, accelerazioni, tunnel e sombreri. Fateci caso: Recoba era una mezzala, partiva spesso dalla propria metà campo. Eppure è stato quasi sempre schierato da attaccante e giudicato soltanto dai gol segnati. Un errore. Di Recoba si è detto e scritto tutto ed il contrario di tutto, ma penso che il giudizio più avveduto su di lui l'abbia dato Juan Sebastian Veron: "el Chino no fue el mejor del mundo porque no quiso" (il Chino non fu il miglior al mondo perché non volle"). Dacché i mezzi per esserlo li aveva tutti.

mercoledì 18 marzo 2015

Inter - Wolsfburg: si cerca l'impresa, ricordando le grandi rimonte del passato

Coppa dei Campioni, semifinali, 1965. L'Inter perde 2-0 a Liverpool e ribalta il risultato a San Siro, non ancora intitolato a Giuseppe Meazza, con Corso, autore di una memorabile punizione delle sue, Peirò, che ruba il pallone al portiere avversario, e Facchetti, prototipo del terzino d'attacco, qualcosa di mai visto prima. L'Inter vincerà la coppa contro il Benfica. Coppa Uefa 1990/91, l'Inter perde 2-0 contro l'Aston Villa. Al ritorno rovescia il risultato con Klinsmann, Berti e Bianchi. L'Inter vincerà la coppa contro la Roma. Coppa Uefa 1997/98, l'Inter esce sconfitta 2-0 a Strasburgo. Al ritorno prevale 3-0 con Ronaldo, Zanetti e Simeone. Vincerà la coppa contro la Lazio. In queste ore di vigilia, i ricordi di simili, giustamente epiche rimonte, prova a ridare fiato all'ammosciato tifo nerazzurro. Battere il Wolfsburg, per provare a vincere l'Europa League. Mancini è all'ultima spiaggia. Stiamo a vedere. 

sabato 24 maggio 2014

Il Real Madrid vince la decima Champions contro l'Atletico: 4-1 per il Real, gol di Godin, Sergio Ramos, Bale, Marcelo, Cristiano Ronaldo

Sogno oppure ossessione. La decima Champions, ma le prime sei si chiamavano Coppe dei Campioni, è del Real Madrid. A lungo in svantaggio, perché Casillas fallisce un'uscita e spalanca la porta ad una zuccata senza pretese di Godin. Assalto delle merengues a testa bassa e strenua resistenza degli uomini di Simeone. E' Sergio Ramos, un campione prima di tutto di temperamento, a ristabilire la parità nei minuti di recupero della ripresa. Tempi supplementari. Cristiano Ronaldo, al minuto centonove recupera persino in difesa, l'azione riparte, palla a Di Maria, che parte in slalom tra gli avversari, 50 metri palla al piede, arriva in area, tira, Courtois respinge sulla testa di Bale, che chiude un perfetto terzo tempo. E' il gol del vantaggio per il Real. Cristiano Ronaldo spreca una nettissima occasione per via della stanchezza. E' il terzino sinistro brasiliano Marcelo a sigillare la coppa con un gran diagonale che supera Courtois. E' il 3-1. Poi, al minuto 119, rigore procurato da Cristiano Ronaldo. Che lo batte e lo trasforma. E' il 4-1 per il Real Madrid. Gol n. 17 di Cristiano Ronaldo in questa edizione di Champions. La decima conquistata dal Real Madrid, la terza, da allenatore, per Ancelotti.

mercoledì 30 aprile 2014

Passa l'Atletico di Simeone: sarà derby di Madrid a Lisbona

Come la presa della Bastiglia: irrompono i tamarri nella storia. L'Atletico Madrid di Simeone batte il Chelsea a Londra e vola in finale. A Lisbona sarà derby con il Real Madrid. Simeone in finale di Champions League è come Tersite eroe dell'Iliade. Non ci sta, non è possibile. E' contro l'estetica. Che a lungo andare si tramuta in etica. Saranno contenti gli infiniti complessati che godono delle sconfitte di Mourinho. Mi domando poi se ci sia qualcuno disposto ad esaltarsi per quel gregario mal rasato di Simeone, comandante di una truppa racchia e tozza quante altre mai. Ma, l'avete visto Diego Costa? E' il tripudio della mediocrità. Spero che in finale l'Atletico sia asfaltato dal Real.

venerdì 11 aprile 2014

Semifinali Champions League 2013-14: Bayern Monaco - Real Madrid, Chelsea - Atletico Madrid

Finalmente senza gli stanchi passaggi laterali del Barcellona, la squadra più premiata al mondo da rigori e rigori, oltre che la più graziata dai cosiddetti falli tattici, che i suoi centrocampisti di obbedienza sacchiana o guardiolana, è lo stesso, compiono all'occorrenza. Barcellona fuori dalla scatole, in semifinale di Champions League si affronteranno i campioni in carica del Bayern Monaco, che sarebbe favorito, contro il Real Madrid di Cristiano Ronaldo e di Bale, l'Atletico Madrid del grintoso Simeone, troppo grintoso per farmi simpatia, contro il Chelsea dello stratega per eccellenza, José Mourinho da Setúbal, arrivato dove nessuno avrebbe immaginato con un squadra, questo Chelsea, che mi pare anche più debole del suo Porto, vincitore a sorpresa nel 2004. Sulla carta, mi ripeto, il Bayern è più forte. Ma, dovendo azzardare un pronostico mi butto sul numero dieci. Nel senso che ci sarà, credo io, o la decima Coppa del Real, o la terza Champions di Mourinho, a dieci anni dalla prima.