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domenica 13 marzo 2022

Torino-Inter: 1-1. Ma non è finita

Inter alla ricerca dei tre punti per rispondere alle vittorie di giornata di Juve, Milan e Napoli. Giocano Ranocchia, Darmian e Vecino al posto di De Vrij, Dumfries e Brozovic. 

La cronaca.

Torino subito aggressivo. Da angolo una palla deviata arriva a Bremer che, solo in area piccola, segna l'1-0 per i granata. Difesa nerazzurra immobile come un presepe. L'Inter ha un'occasione con Lautaro, di testa. Ma Berisha para. Episodio dubbio in area nerazzurra con intervento al limite di Ranocchia su Belotti. L'arbitro non dà il rigore (riviste le immagini, il rigore c'era). Brutta Inter, che paga duramente l'assenza di Brozovic. Pessima prestazione di Vecino, che avrebbe dovuto ereditarne i compiti. Intervallo. Escono Bastoni, peraltro ammonito, e Perisic per Dimarco e Gosens. L'Inter inizialmente migliora. E ha due grandi occasioni sciupate da Dimarco e Dzeko. Poi torna fuori il Torino che sfiora il gol, ma para Handanovic su colpo di testa di Izzo. Fuori Vecino e Lautaro per Vidal e Sanchez. Vidal va al tiro, centrale, e Berisha si rifugia in angolo. Entra Correa per Calhanoglu. Dzeko nel finale fallisce un altro facile colpo di testa su cross di Dimarco. Nel recupero il disordinato forcing nerazzurro per una volta si fa razionale: da Vidal a Dzeko a Sanchez e gol. Tutto in tre tocchi. Pareggio deludente per i nerazzurri contro un Torino davvero intenso. Partita preparata da male da Inzaghi. Davvero male. Lo scudetto si allontana. Ma non è finita. Devono ripeterselo fino allo sfinimento società, allenatore e giocatori. Perché nessuna delle prime vincerà tutte le partite che restano. 

venerdì 4 marzo 2022

Inter-Salernitana 5-0: Lautaro (3), Dzeko (2)

Ultima chiamata per l'Inter di Simone Inzaghi, che affronta, questa sera, la Salernitana. I granata del Sud occupano la coda della classifica della Serie A, ma sono anche reduci da quattro pareggi consecutivi. E l'Inter ansimante e spuntata delle ultime partite faticherebbe a vincere. I tre punti, invece, sono divenuti indispensabili a mantenere vive le speranze di scudetto dei nerazzurri. Occorre una svolta. 

La cronaca. 

Rischia il gol avversario, ma Verdi sbaglia. Poi, l'Inter si distende, Darmian e Dumfries volano sulle fasce, Barella, partito a sinistra, torna veloce e concentrato. E serve due grandi assist che Lautaro  - che prima era stato fermato dalla traversa - trasforma in due bellissimi gol: un destro incrociato e un sinistro dopo stop di destro. Nella ripresa Lautaro realizza il terzo gol con il suo classico anticipo sul primo palo dopo assist di Dzeko. Che più tardi realizza il quarto e il quinto gol di una vittoria importantissima per l'Inter. Perché servivano i tre punti, perché andava ritrovato il gol, vieppiù quello di Lautaro, che ha finito per segnarne tre, perché andava inviato un messaggio a Milan e Napoli e, sì, anche al Liverpool. La Salernitana ha lasciato tanti spazi, è vero, ma dopo l'ultimo mese neppure la vittoria contro l'ultima della classe era scontata. È arrivata. Netta. Da qui si può ripartire. Contento per l'assist firmato dal subentrato Gosens. Su di lui si può contare. Con questo spirito andremo a giocarcela anche nella perfida Albione contro il Liverpool. E contro pronostico. Ce la giocheremo. 

mercoledì 19 gennaio 2022

Inter-Empoli 3-2: Sensi! Nerazzurri ai quarti di Coppa Italia

L'Inter torna in campo, al Meazza. Sfiderà, per gli ottavi di Coppa Italia, l'Empoli di Andreazzoli. Simone Inzaghi darà spazio a chi gioca meno, da Ranocchia a Dimarco, da Gagliardini a Vecino. Davanti, Lautaro e Correa. 

La cronaca. 

Inter in vantaggio con Sanchez servito da un bel cross di Dumfries. Lautaro sfiora il raddoppio. Intervallo. Nella ripresa, è l'Empoli a fare la partita, fino a pareggiare con il subentrato Bajrami. Inzaghi sostituisce Vidal, Darmian e Vecino con Perisic, Barella e Calhanoglu. L'Inter sfiora il gol su tiro deviato di D'Ambrosio, ma l'Empoli contrattacca con Cutrone. Che prima impegna Radu di destro, poi di testa prende la traversa, palla addosso a Radu e gol. Empoli in vantaggio. Entra Dzeko per Gagliardini. Inter in avanti con poca precisione fino al gran gol in mezza rovesciata di Ranocchia, che conduce ai supplementari. Esce Lautaro per Sensi. Calhanoglu sfiora il gol con un tiro dal limite. È Sensi a trovare il gol del vantaggio nerazzurro, dopo buon controllo e tiro. Finisce 3-2 per l'Inter, che si qualifica ai quarti di finale. Si è avvertita la mancanza di Brozovic. Fossi nella dirigenza, terrei Sensi. Se sta bene, come pare adesso, è un giocatore di molta qualità. E sarebbe una valida alternativa a Calhanoglu. 


domenica 31 ottobre 2021

Inter-Udinese 2-0: doppietta di Correa

È una doppietta di Correa, che replica quella di fine agosto a Verona, a regalare all'Inter il successo contro l'Udinese. Vittoria importante, al netto di qualche sofferenza finale legata soprattutto all'imprecisione nei disimpegni di Skriniar. Partita decisa nel secondo tempo, dopo che nel primo l'Inter aveva faticato non poco. Da sottolineare la bella prova di Ranocchia al centro della difesa. Gioca poco, ma, quando è chiamato in causa, lo fa bene. 

sabato 30 gennaio 2021

Inter-Benevento 4-0

Inter con Eriksen in regia e Barella e Gagliardini ai lati. Sulle fasce, Hakimi e Perisic. Al centro della difesa Ranocchia.  Nerazzurri in vantaggio con punizione di Eriksen deviata da Improta. Il Benevento è ordinato ma non pericoloso. Intervallo. Dopo una decina di minuti, nella ripresa, raddoppia Lautaro Martinez, imbeccato da Gagliardini.  Più avanti arriva la doppietta di Lukaku, comunque lontano dalla miglior condizione. Da lodare la bella partita di Eriksen, a suo agio nei panni del regista: la classe è classe. Ora, si tratta di recuperare alla causa Pinamonti, tornato a giocare dopo tanto tempo. Può riuscire utilissimo. 

martedì 14 gennaio 2020

Inter-Cagliari: 4-1. Lukaku (2), Borja Valero, Ranocchia

Sono le partite di Lukaku. E Lukaku segna una doppietta contro il Cagliari negli ottavi di finale di Coppa Italia. A rete, per l'Inter, anche Borja Valero e Ranocchia. Il gol cagliaritano della bandiera è di Oliva. Si fa apprezzare Esposito, subentrato al rientrante Sanchez, per un paio di numeri di alta scuola nel finale di partita. Inter ai quarti.

domenica 10 marzo 2019

Inter-Spal 2-0

Nel campionato peggio arbitrato nel mondo, l'Inter batte comunque la Spal per 2-0. Gol di Politano e Gagliardini, uno che tutti sottovalutano, ma che fa sempre la sua parte. Bella prova anche del subentrato Ranocchia. Usciti per infortunio Brozovic e Miranda.  

giovedì 21 febbraio 2019

Inter-Rapid Vienna 4-0: Vecino, Ranocchia, Perisic e Politano

Apre le marcature Vecino, raddoppia Ranocchia con una volee da fuori area e triplica, nella ripresa, in contropiede, Perisic, che si ricorda di essere un grande giocatore. Poi, arrotonda Politano. L'Inter batte 4-0 il Rapid Vienna ed accede agli ottavi di finale dell'Europa League 2018/19. Che l'Inter dovrebbe provare a vincere.

sabato 24 febbraio 2018

Inter-Benevento 2-0: Ranocchia e Skriniar

Vittoria fortunosa contro il Benevento, per l'Inter, all'esito di una brutta partita. Segnano, nella ripresa, Skriniar e Ranocchia. Ora, il derby. La crisi è ancora in corso: contro il Milan, ci vorrà ben altro.

sabato 17 febbraio 2018

Genoa-Inter 2-0: e Spalletti?

A segnare non si segna.  Ormai da due mesi. Di gol se ne prendono sempre. Credo che si debba cominciare a parlare di Spalletti.

giovedì 29 settembre 2016

Inter disastro europeo: perde 3-1 con lo Sparta Praga

Due sconfitte in due partite, zero punti e qualificazione a rischio. Disastroso cammino in Europa League per l'Inter di De Boer, che paga assenze e malavoglia dei presenti, da  Melo a Banega. Miangue, frettolosamente promosso campione dopo due partite, gioca male a sinistra come D'Ambrosio a destra. Ranocchia si fa pure espellere. Figuraccia imbarazzante. Lo Sparta Praga vince 3-1 e domenica c'è la Roma.

domenica 25 settembre 2016

Inter-Bologna: 1-1. Grande prova di Gnoukouri

Si fa male Joao Mario nel riscaldamento. Ed è un guaio. La sua assenza peserà parecchio sia in fase di costruzione sia in fase di recupero. Kondogbia sente la pressione, tiene troppo palla, una la perde e da lì parte l'azione del gol del Bologna con Destro. Complici anche Miranda e Ranocchia, che prima si fanno saltare agevolmente. Rimedia il gran gol al volo di Perisic su cross di Candreva. Fa bella, bellissima, figura invece Gnoukouri, che nel frattempo ha preso il posto di Kondogbia, che De Boer sostituisce prima della mezzora. Nella ripresa, partita moscia.  Poi, fuori Banega per Eder e Candreva per Gabigol, all'esordio. Ha numeri il brasiliano, ma il Bologna si difende con tenacia. Ranocchia si divora il gol della vittoria allo scadere. Pareggio che scontenta.

mercoledì 17 giugno 2015

La piccola Italia di Conte

Una generazione così scarsa di talenti fa tornare alla mente l'Italia degli anni '50, uscita stremata dalla guerra e privata tragicamente dei campioni del Grande Torino, cui non servì, calcisticamente, il contributo dei cosiddetti oriundi: fuori al primo turno dei mondiali nel 1950 e nel 1954 e nemmeno qualificata ai mondiali del 1958. L'Italia di Conte, per tornare al presente, è davvero pochissima cosa. Una compagine di onesti mestieranti, trapunta dal segno distintivo della mediocrità. Con qualche eccezione, nel senso che Buffon è stato un grande portiere, Pirlo è stato un grande regista, Candreva è un centrocampista di spessore, Pellè avrebbe meritato miglior carriera, Darmian ha qualità, quando attacca. Detto questo, poca cosa. De Sciglio è uno dei terzini meno forti che ricordi. Ranocchia sbaglia appoggi che nemmeno in terza categoria. El Shaararawi, con buona pace dei sacchisti, per correre, corre, ma il calcio si gioca altrimenti: vada a rivedersi come giocava ai tempi suoi, partendo dall'ala sinistra, Vincenzo D'Amico, che non correva, ma giocava in modo meraviglioso. Bonucci, poi, è bravo a lodarsi: a proposito, dopo le coraggiosissime critiche a Prandelli, maramaldeggiando dopo un anno, ma chi lo marcava, dandogli due metri, Godin in Brasile? La sconfitta di ieri sera contro un Portogallo non al meglio, Cristiano Ronaldo in vacanza e Nani in panchina, è stata eloquente come una filippica di Demostene. Quest'Italia è scarsa. 

domenica 14 giugno 2015

Kovacic al Liverpool? L'Inter è allo sbando. Da anni il solito errore: Roberto Carlos, Pirlo, Seedorf, ora Kovacic

Su chi dovrebbe fondarsi la nuova Inter? Su Ranocchia? Su Guarin? Su D'Ambrosio? O magari su Mancini? Il miglior talento della squadra, Kovacic, mezzala dai mezzi straordinari, starebbe per accasarsi al Liverpool. Spero che la notizia sia infondata. L'Inter è sempre più allo sbando: #Mancinivattene!

giovedì 2 ottobre 2014

D'Ambrosio goleador di Coppa: terzo gol in Europa League. Inter - Qarabag: 2-0, a segno anche Icardi

Terzo gol in Europa League per Danilo D'Ambrosio, schierato questa volta sulla fascia sinistra, contro gli azeri del Qarabag, dipinti come colossi temibili dal prudentissimo Mazzarri della vigilia. Accentrandosi, va alla conclusione con il destro: un gran gol. Raddoppio nella ripresa con Icardi, che calcia in diagonale alla sua maniera. Per Icardi, settimo centro stagionale in nove partite. Rifiata l'Inter, dopo la batosta interna rimediata contro il Cagliari. Domenica, la Fiorentina, per capire qualcosa di più sulle possibilità della squadra in questa stagione. Una cosa, però, si può dire subito: Ranocchia trasmette ben altra sicurezza rispetto a Vidic. In estate, non l'avrei detto. Il campo, tuttavia, lo dice eccome.

lunedì 6 gennaio 2014

Klose, immenso campione, stende l'Inter, ora fuori dall'Europa

Il calcio è tanto più semplice di quanto si possa credere. La Lazio ha battuto l'Inter, all'esito di una partita imbarazzante per la piattezza del gioco espresso da due squadre spente e sfiatate, perché disponeva dell'unico fuoriclasse in campo: Klose. Non si segnano per caso 14 gol ai mondiali. La girata del centravanti tedesco è un pezzo di bravura che illumina una serata altrimenti dimenticabile. L'Inter di Mazzarri si è "stramaccionizzata", disunita, con troppi giocatori fuori ruolo. A cominciare da Alvarez, che rende da attaccante esterno o da seconda punta, ma non da mezzo interno, come Mazzarri ha preteso a lungo. Kovacic gioca troppo poco e senza che i compagni si muovano senza palla è esposto al rischio di brutte figure. Ranocchia è il peggior difensore della storia dell'Inter, al livello di Gresko e Sorondo. O succede qualcosa al mercato di gennaio, qualcosa di importante e di sensato, oppure questa è una squadra da sesto, settimo posto. Peccato.

domenica 5 maggio 2013

Inter travolta dal Napoli. Stramaccioni accampa scuse, ma merita l'esonero

Cavani è fortissimo, anche per la ferocia agonistica con la quale si avventa su ogni pallone vagante e, tuttavia, due dei tre gol con i quali mette al tappeto l'Inter nascono da imperdonabili errori difensivi, dei quali Stramaccioni porta responsabilità tattiche evidenti. L'Inter prende reti che nemmeno in Lega pro. Accampare scuse è ormai patetico, Stramaccioni avrebbe dovuto dimettersi da tempo. Sia esonerato! Quattordici sconfitte in un campionato sorpassano ogni immaginazione e sono lo specchio di una netta inadeguatezza del tecnico. Come di tanti giocatori, a cominciare dal sopravvalutato Ranocchia, scadente nei fondamentali di marcatura.

sabato 30 marzo 2013

Inter sconfitta dalla Juve al Meazza: 1-2. Stramaccioni esonerato?

Stramaccioni va esonerato, subito, per manifesta inadeguatezza. L'Inter rimedia l'ennesima sconfitta stagionale, la decima, se la memoria non mi inganna. E, per soprapprezzo, perde in casa dalla rivale di sempre, la Juve di Conte, che si permette una fastidiosa esultanza al termine dell'incontro. Handanovic è un portiere scarso, che non ha il senso della posizione e che sta spesso due, tre metri lontano dalla linea di porta. Il gol iniziale di Quagliarella, bello quanto si voglia, si spiega così. L'Inter reagisce, ma, combina poco. Si salvano Kovacic, davvero bravissimo a far girare palla e capace di irresistibili accelerazioni e Cassano. Sarà da un suo assist, nella ripresa, che verrà il gol del momentaneo pareggio di Palacio. Vanificato da Ranocchia, scarso davvero, lento, lentissimo, che si fa anticipare da quell'attaccante da fotoromanzi che è Matri. Tutto da rifare. Guarin, che all'intervallo aveva preso il posto di Alvarez, sbaglia tutto il possibile. Poi sale in cattedra l'arbitro, che nega un netto rigore a Cassano ed innervosisce la partita. Chiudendo con un cartellino rosso a "belli capelli" Cambiasso. La Juve ha le mani sullo scudetto, l'Inter rischia di perdere l'Europa. Stramaccioni vada a casa. Esonero!

domenica 10 marzo 2013

Inter sconfitta dal Bologna. Stramaccioni esonerato!

Stramaccioni ormai gioca ad improvvisare. E gli riesce malissimo. Stavolta, contro un Bologna ordinato, schiera inizialmente Benassi, manco a dirlo fuori ruolo, salvo sostituirlo, demoralizzandolo dopo un brutto, ma prevedibilmente brutto primo tempo. Saverio Zanetti, tra i giocatori meno tecnici del campionato un posto lo trova sempre, come lo trova lo svagato Ranocchia, uno che avrebbe bisogno di cinque o sei chili di muscoli. Il resto è il solito pianto, con la mezza eccezione di Stankovic, che almeno gioca di prima e si batte con un qualche vigore. Del gioco, che il "sacchiano" Stramaccioni avrebbe dovuto insegnare alla squadra nemmeno l'ombra. All'inizio della ripresa, entra Cassano per Benassi, poi, entrano anche Kovacic e Cambiasso, ma nel frattempo il Bologna è passato in vantaggio con tiro al volo di Gilardino. Stramaccioni sente un sinistro profumo di esonero e, come sempre in questi casi, si mordicchia il labbro. Tipica posa da condottiero.  Ma come osa Gargano calciare una punizione nei pressi dell'area avversaria?! Come siamo ridotti male! Stramaccioni va esonerato. Branca licenziato.