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lunedì 7 marzo 2022

Tirreno-Adriatico 2022: da Pogacar a Ganna

Parte oggi, con una cronometro di 14 km a Lido di Camaiore, la Tirreno-Adriatico 2022. Grande favorito per il successo finale Tadej Pogacar, fresco trionfatore delle Strade Bianche dopo oltre 50 km di fuga solitaria nella polvere. Per la classifica generale della Corsa dei due Mari, potranno competere anche Porte, Mas, Carapaz. Probabili tre arrivi in volata per sprinter come Cavendish, Merlier, Demare, Caleb Ewan. Ganna proverà ad imporsi oggi contro il tempo. Sono curioso di vedere all'opera Sagan, che è un veterano del gruppo, ma ha ancora 32 anni. 

lunedì 21 settembre 2020

Toud de France 2020: le pagelle. Da Pogacar a Van Aert

Il Tour de France 2020 è finito in gloria per il giovane sloveno Tadej Pogacar, dato tra i favoriti alla vigilia, anche da chi scrive, ma non in posizione eminente. Altri erano ben più accreditati di lui. E invece è giunto il suo successo, meritato e illustrato dalla conquista di tre tappe, dalla corsa solitaria contro squadre più solide e attrezzate e da un coraggio, quasi guascone, che ha impressionato. Ora sono cominciate le chiacchiere sui suoi mentori, a cominciare dallo svizzero Gianetti. Che dire? Per me è un talento autentico. Spero di non sbagliare. Ecco le pagelle della Grande Boucle.

  • Pogacar: voto 10 cum laude. Per quanto detto sopra, ha vinto in modo netto e spettacolare.
  • Roglic: voto 7,5. Scortato da una vera e propria corazzata, tanto che nelle salite difficili aveva tre o quattro compagni, qualche volta cinque, fino agli ultimi 3 km, il giorno della cronometro aveva nel volto il segno della sconfitta. Tirato, ombroso. Non ha retto la pressione. Troppo grave il ritardo da Pogacar a la Planche Des Belles Filles.
  • Richie Porte: voto 8. Tanta sfortuna in precedenti corse a tappe, l'australiano ha corso bene e suggellato, grazie ad una bella cronometro, il primo podio in un Grande Giro. Meglio tardi che mai.
  • Thibaut Pinot: voto 6. Di stima e d'affetto, perché è dal 2012 che lo considero predestinato alla vittoria del Tour. Come al Giro 2018 e al Tour 2019, la sfortuna si accanisce su di lui. Cade a Nizza e poi è un calvario. Ma porta a termine la corsa, chiudendo ventinovesimo. Tenace.
  • Sagan: voto 4,5. Gli sfugge la maglia verde, peraltro sopravvalutata. Non vince un solo sprint. Farebbe bene a perdere peso e a tornare l'improvvisatore che conoscevamo. Deve rigenerarsi.
  • Sam Bennett: voto 7. l'irlandese, a quasi 30 anni, con Caleb Ewan, è un velocista di grande affidabilità. Maturato.
  • Wout Van Aert: voto 9. Ha tirato in montagna per Roglic in modo impressionante. Ha vinto due volate in modo imperiale. E prima aveva conquistato Strade Bianche e Sanremo. Comincio a pensare che potrebbe lottare anche per vincere un Grande Giro, l'asso belga. Dominante.
  • Damiano Caruso: voto 7. Con il decimo posto in questo Tour, Caruso, può dire di essere arrivato tra i primi 10 della generale in tutti i tre Grandi Giri. Costante.
  • Mikel Landa: voto 6,5. Tutti a tirare per lui e lui si stacca. Questa è l'immagine del campione iberico, perché campione lo è. Ha più classe di tanti altri, ma non sa trasformarla in risultati. Il quarto posto è un contentino. 


venerdì 14 agosto 2020

Tour de France 2020: trionfa Pogacar. Resoconto completo: le pagelle, i pronostici iniziali, la cronaca, le singole tappe, la classifica finale

Tutto sul Tour de France 2020: i favoriti della vigilia, il percorso con il racconto delle tappe e la classifica.

I favoriti della vigilia.

Percorso impegnativo, alla fine e non nel cuore dell'estate. Il Tour de France 2020 si annuncia tra i più combattuti degli ultimi anni. Roglic è in grandi condizioni, forse con leggero anticipo, come gli accadde al Giro d'Italia del 2019: certo è che può vincere, perché è un corridore maturo, che va forte dappertutto. Il campione uscente, Bernal, ancora non brillante al Giro del Delfinato, può ripetersi, ma dovrà convivere con un certo numero di incognite: la pressione, sconosciuta lo scorso anno, il ruolo di Froome, lontano dalla miglior forma e ormai trentacinquenne, ma è pur sempre Froome, e Geraint Thomas, un altro che il Tour l'ha vinto, ma ha i suoi anni e i suoi acciacchi. Chi scrive ha sempre pensato che Thibaut Pinot, un giorno, avrebbe vinto il Tour. E lo scorso anno sembrò sul punto di farcela. Sta bene e c'è tanta montagna per lui. Come per Landa e per Miguel Angel Lopez, due che però restano sempre un passo al di qua della gloria. Poi, ci sarebbe Tom Dumoulin, che non so come stia e corre nella squadra di Roglic, ma avrebbe la classe per imporsi. Più chilometri contro il tempo l'avrebbero aiutato. Sono, poi, curioso di capire cosa farà e potrà fare Guillaume Martin. Passato tardi al professionismo, si è piazzato sempre meglio negli ultimi tre Tour de France. Potrebbe anche finire a ridosso del podio. Ci sarà Alaphilippe? Se sì, in quali condizioni? Lo scorso anno stupì tutti.

*Aggiornamento del 24 agosto 2020: né Froome né Thomas al Tour. Condizione dei due giudicata non sufficiente. Molta attesa per l'altro fortissimo sloveno: il giovane Pogacar.

  1. Roglic
  2. Bernal ***
  3. Thibaut Pinot ***
  4. Tom Dumoulin **
  5. Geraint Thomas **
  6. Froome *
  7. Alaphilippe **
  8. Pogacar **
  9. Miguel Angel Lopez *
  10. Carapaz *
  11. Landa *
  12. Quintana *
  13. Buchmann *
  14. Guillaume Martin *
  15. Adam Yates *
  16. Bardet *

Cronaca breve del Tour:

Partenza da Nizza e arrivo a Nizza per la prima e la seconda tappa. Prima maglia gialla per il velocista norvegese Kristoff. Nella seconda frazione è l'idolo di casa Julian Alaphilippe, con azione sull'ultima ascesa di giornata e volata ristretta vinta su Hirschi e Adam Yates a conquistare il sigillo del primato. Nella terza tappa, volata di gruppo con vittoria di Caleb Ewan. Nella quarta tappa, primo arrivo in salita ad Orcieres-Merlette, arrivano a disputarsi il successo una trentina di corridori e la spunta un grande Roglic, sorretto da una squadra formidabile. Alaphilippe, quinto, tiene la maglia. Nella quinta tappa, il percorso vallonato permetterebbe un colpo di mano che nessuno osa davvero. Volata di gruppo in leggera salita, che premia lo strapotere atletico del formidabile belga Van Aert, che si ritaglia uno spazio di gloria tra le fatiche per scortare Roglic e Dumoulin. Un rifornimento a 17 km dalla fine - sarebbe stato possibile solo prima dei 20 km dal traguardo - costa ad Alaphilippe 20" di penalizzazione e la maglia gialla, che passa sulle spalle di Adam Yates. Sesta frazione: molto rumore per nulla. Va via una fuga, da cui emerge solitario Lutsenko. I migliori restano a guardarsi. Nella settima tappa, è il vento a fare selezione: arrivano con 1'15" di ritardo Pogacar, Landa, Porte e Carapaz. A Lavaur, in volata, il gruppo, più snello, è regolato a Van Aert: bis per il fuoriclasse belga. Nell'ottava tappa, va in scena l'ennesimo dramma di Thibaut Pinot al Tour: crisi sul Port de Balès e quasi 19 minuti persi a fine tappa, vinta dal fuggitivo Peters. Pogacar recupera attaccando sul Peyresourde e tenendo nella discesa successiva, Adam Yates resta in giallo, che perde domenica 6 settembre, a Laruns, dove vince Pogacar e Roglic balza in testa alla classifica: trionfo sloveno. Giorno di riposto lunedì 7 settembre. Si riparte con tappa pianeggiante, la decima, lungo l'Oceano Atlantico ed arrivo suggestivo ad Ile-de-Ré: vince Sam Bennet in volata, su Caleb Ewan e Sagan. A Poitiers, arrivo dell'undicesima tappa, bis del velocista compatto Caleb Ewan. A Serran, traguardo della dodicesima tappa, tipica frazione vallonata del Tour, splendido assolo del giovane svizzero Hirschi. Nella tredicesima tappa, con arrivo a Puy Mary, vince il colombiano Daniel Martínez, Roglic e Pogacar guadagnano su tutti gli altri. Si ritira, dopo il traguardo, Bardet, a causa di una caduta. Il giorno dopo, sabato 12 settembre, sul tradizionale traguardo di Lione, dopo molti fuochi d'artificio, vince il danese Kragh Andersen, con bel assolo. Si arriva alla quindicesima tappa e, sul Gran Colombier, la Jumbo-Visma di Roglic offre una terribile dimostrazione di forza, screma il gruppo e manda in crisi prima Quintana, poi Bernal, che perde più di 7': il successo di giornata va a Pogacar. Dopo il giorno di riposo, va via una fuga: vince il bravo tedesco Lamna, secondo Carapaz. Il gruppo della maglia gialla a più 15 minuti e nessuno scossone in classifica. Quanta prudenza! Tappone alpino, nella 17^ frazione, da Grenoble al Col de la Loze, con il Col de la Madeleine subito prima. Landa mette i suoi a tirare ma salta nel finale. Miguel Angel Lopez scatta a poco meno di 3 km dal traguardo - pendenze terribili - e vince, secondo Roglic, terzo, Pogacar. Nella diciottesima tappa, niente di rilevante tra i migliori, se non il ritardo che accumulano Adam Yates e Rigoberto Uran. Fuga a due per l'Ineos, con Kwiatkowski e Carapaz: arrivano appaiati, vittoria al primo. Nella ventesima tappa, l'unica cronometro del Tour verso Planche Des Belles Filles, accade l'inatteso: prova proverbiale di Pogacar, che vince la sua terza tappa e rifila quasi due minuti a Roglic, spodestato. Pogacar vince il Tour de France 2020 con grande merito.

Le tappe (raccontate nel dettaglio, cliccate!):


  1. Nizza - Nizza 156 km
  2. Nizza - Nizza 187 km
  3. Nizza - Sisteron 198km
  4. Sisteron - Orcieres-Merlette 157 km
  5. Gap - Privas 183 km
  6. Le Teil - Mont Aigoual 191 km
  7. Millau - Lavaur 168 km
  8. Cazeres -sur- Garonne - Loudenvielle 140 km
  9. Pau - Laruns 154 km
  10. Le Chateau d'Oléron - Saint-Martin-de-Ré 170 km
  11. Chatelaillon-Plage - Poitiers 167 km
  12. Chauvigny - Sarran 218 km
  13. Chatel-Guyon - Puy-Mary 191 km
  14. Clermont-Ferrand - Lyon 197 km
  15. Lyon - Grand Colombier 175 km
  16. La Tour-du-Pin - Villard-de-Lans 164 km
  17. Grenoble - Col de la Loze 170 km
  18. Meribel - La-Roche-sur-Foron 175 km
  19. Bourge-en-Bresse - Champagnole 166,5 km
  20. Lule - La Planche des belles filles 36 km
  21. Mantes-la-Jolie - Parigi 122 km

Classifica generale (dopo 20 tappe)
  1. Tadej Pogacar (SLO)  
  2. Primoz Roglic (SLO) a 59"
  3. Richie Porte (AUS) a 3'30"
  4. Mikel Landa (SPA) a 5'58"
  5. Enric Mas (SPA) a 6'07"
  6. Miguel Angel Lopez (COL) a 6'47"
  7. Tom Dumoulin (OLA) a 7'48"
  8. Rigoberto Uran (COL) a 8'02"
  9. Adam Yates (R.U.) a 9'25"
  10. Damiano Caruso (ITA) a 14'03"

mercoledì 12 giugno 2019

Tour de France 2019: i favoriti. Forfait di Tom Dumoulin

🚲 Le Tour De France 2019
Mancano poco più di tre settimane all'inizio del Tour de France 2019. E indicazioni sullo stato di forma dei pretendenti al successo finale potranno venire dal Giro del Delfinato, in corso di svolgimento, e dal Giro della Svizzera. Ma, si può abbozzare un borsino dei favoriti della Grande Boucle. Geraint Thomas vorrà difendere il sorprendente successo dello scorso anno, anzitutto dal compagno di squadra Froome, che nel 2018 fu terzo, ma era reduce dal Giro conquistato a suon di imprese: Froome ha forse l'ultima possibilità di annettersi il quinto Tour, così eguagliando Anquetil, Merckx, Hinault e Indurain. Ci saranno i francesi Bardet e Pinot e poi il solito Quintana e Adam Yates. Ma anche Tom Dumoulin, sfortunato all'ultimo Giro, secondo allo scorso Tour, e Bernal, che tra i "litiganti" Froome e Thomas, suoi compagni  di squadra, anzi di squadrone, potrebbe inventarsi capitano. Non ho ancora capito, poi, se Roglic ci sarà.
*Aggiornamento delle 18:07: Froome è caduto, oggi, durante la ricognizione della prova a cronometro del Giro del Delfinato. Avrebbe riportato la frattura del bacino. Non potrà essere al via del Tour!
* Aggiornamento del 18 giugno 2019: al Giro della Svizzera è caduto Geraint Thomas. Gli tolgo una stelletta e ne aggiunto una Thibaut Pinot.
*Aggiornamento del 20 giugno 2019: mancherà anche Tom Dumoulin. Sarà un Tour senza padroni.

  1. Froome ****
  2. Tom Dumoulin ****
  3. Geraint Thomas ***
  4. Adam Yates ***
  5. Bernal ***
  6. Porte ***
  7. Thibaut Pinot ***
  8. Enric Mas **
  9. Bardet**
  10. Quintana **
  11. Nibali *
  12. Kruijswijk *


lunedì 20 agosto 2018

Vuelta 2018: i favoriti

Sabato prenderà il via la Vuelta a Espana 2018. Non ci saranno Froome e Geraint Thomas, vincitori di Giro d'Italia e Tour de France. Molti puntano su Porte. Ma, occhio a Quintana e Miguel Angel Lopez, al rientrante Thibaut Pinot e a Simon Yates. Per l'Italia, al via Aru, in cerca di riscatto, e Nibali, in cerca di condizione, dopo la caduta al Tour. Ecco il borsino dei favoriti.
  1. Porte ***
  2. Miguel Angel Lopez ***
  3. Valverde **
  4. Quintana **
  5. Thibaut Pinot **
  6. Simon Yates **

giovedì 12 luglio 2018

Sul Mur de Bretagne trionfa Daniel Martin

BREST - MUR DE BRETAGNE / 6^ tappa/ Tour de France 2018


Sesta tappa del Tour de France 2018, da Brest al Mur de Bretagne. A 5 km dal traguardo foratura per l'olandese Tom Dumoulin. Poco prima del triangolo rosso dell'ultimo km, sul Mur de Bretagne, scatta Daniel Martin. Insegue Richie Porte. Vince Daniel Martin, uno che può fare classifica fino alla fine: il corridore irlandese è stato sesto lo scorso anno e nono due anni fa. Bardet, a sorpresa, cede 30", Dumoulin 50". Ricapitolando: 1. Daniel Martin; 2. Latour; 3. Valverde; 4. Alaphilippe; 5. Majka. Buona la prova di Nibali, oggi più reattivo di Froome. Van Avermaet conserva la maglia gialla. 

lunedì 9 luglio 2018

Cronosquadre: Van Avermaet maglia gialla

Bmc in trionfo nella terza tappa del Tour de France 2018. Una cronometro a squadre di poco più di 35 km, da Cholet a Cholet, che costa molto a Nibali e Bardet: secondo pronostico. Van Avermaet indossa la maglia gialla. E salgono, secondo la stampa d'oltralpe, le quotazioni del compagno Porte per il successo finale. Io dubito che Porte possa vincere una corsa di tre settimane. Tra i pretendenti alla vittoria, il meglio piazzato è, allo stato, Tom Dumoulin, staccato di 11".

venerdì 15 giugno 2018

Quintana trionfa ad Arosa

Successo di Quintana ad Arosa, nel Cantone dei Grigioni, traguardo della settima tappa del Giro della Svizzera 2018. Il colombiano, che si è allenato da solo per quasi tutta la prima parte della stagione, gareggiando pochissimo, dimostra che, al prossimo Tour de France, bisognerà fare i conti anche con lui. Porte resta leader della classifica generale.

domenica 9 luglio 2017

Tour de France 2017: a Chambery vince Uran su Barguil e Froome. Terribile caduta per Porte

Terribile la caduta di Porte in discesa. Ha perso la carreggiata e le sue ruote hanno pattinato sull'erba, scaraventandolo contro l'opposta parete. Per fortuna, non interamente rocciosa. L'australiano era parso forse il piu pimpante. Tappa movimentata e ricca di colpi di scena, la nona di questo Tour de France 2017, da Nantua a Chambery. Aru ha stuzzicato Froome con uno scatto poco cavalleresco, mentre il britannico invocava l'intervento del meccanico. Poi ha pagato un successivo allungo di Froome.  Arrivatogli davanti, terzo con i 4" secondi di abbuono,  anche in volata. Vinta da Rigoberto Uran, al fotofinish, su Barguil, a lungo fuggitivo solitario. Froome è il più forte, comunque. Allo stato, è ancora così. Quintana attardato e Contador fuori dai giochi.

giovedì 21 luglio 2016

Froome vince cronoscalata (Sallanches-Megève) e terzo Tour

Leggera sindrome da terza settimana? Chris Froome non domina la cronoscalata da Sallanches a Megève? Sembrava, dopo i primi chilometri. Poi, Froome ha cambiato marcia e stravinto. Anche il Tour, ormai si può dire. Aru, una volta tanto, fa una bella gara e chiude terzo dietro Froome e lo specialista Tom Dumoulin. Chi impressiona è Yates: viene dalla pista ma ha soltanto 24 anni e potrebbe essere il terzo inglese, un giorno non lontano, a vincere il Tour, dopo Wiggins e Froome. Per ora, tuttavia, Froome resta imbattibile. Il suo terzo Tour è in cassaforte.

sabato 18 giugno 2016

#TourdeFrance2016: favoriti #Froome, #Contador, #Quintana, #Pinot

Due settimane all'inizio del Tour de France 2016. Froome, campione uscente e fresco dominatore del Giro del Delfinato, si presenta come il grande favorito. A contendergli il pronostico anzitutto Contador, sette grandi giri vinti, il più esperto del gruppo, il più forte di testa, e Quintana, che sbaglia sempre una tappa e corre troppo di rimessa. Poi, dico Thibaut Pinot, un fuoriclasse ormai maturo, che dovrà gestire la pressione delle aspettative dei francesi e l'eterna rivalità con il connazionale Bardet. Tra gli italiani, Aru. Mentre Nibali dovrebbe fargli da gregario. E se invece Nibali corresse per vincere: il successo al Giro gli permette di correre senza pressione. Cito anche Valverde, semmai potesse fare corsa autonoma da Quintana, ed Alaphilippe, al debutto al Tour, ma che ha classe da vendere. Ecco il borsino dei favoriti.

  1. Froome *****
  2. Contador *****
  3. Quintana *****
  4. Thibaut Pinot ****
  5. Bardet ***
  6. Aru***
  7. Porte **
  8. Nibali **
  9. Rolland *
  10. Van Garderen *
  11. Valverde *
  12. Alaphilippe *

sabato 23 maggio 2015

Contador vola a cronometro e riprende la maglia rosa, ipoteca sul Giro

Prova di forza di Alberto Contador nella Treviso - Valdobbiadene, cronometro di quasi 60 km, che ridisegna la classifica prima delle grandi montagne. Aru cede anche più di quanto pensassi, circa tre secondi a chilometro. Crisi di Porte, prova opaca di Rigoberto Uran. Contador, questa è la verità, nelle corse a tsppe è uno dei migliori corridori della storia. Senza la squalifica, avrebbe potuto ambire al primato degli undici grandi giri di Merckx. Vincesse questo, salirebbe comunque a sette, come Coppi ed Indurain. Davanti a lui, resterebbero Anquetil, otto grandi giri, Hinault, dieci e, come detto, Merckx, undici.

mercoledì 20 maggio 2015

Giro d'Italia 2015: domani arrivo in salita a Vicenza (Monte Berico)

Porte, penalizzato dal cambio irregolare di ieri, e Rigoberto Uran sono attardati in classifica. Domani, dodicesima tappa da Imola a Vicenza, Monte Berico, la corsa riprende quota. Arrivo in salita e nuovo duello tra Contador ed Aru. Non vedo come Contador possa perdere il Giro.

domenica 17 maggio 2015

A San Giorgio del Sannio trionfa Tiralongo

Splendido assolo di Tiralongo, corridore dell'Astana, la squadra di Fabio Aru e, largamente, la più forte e completa presente a questo Giro d'Italia 2015. Aru, nel gruppetto maglia rosa, era il solo con un compagno di squadra, mentre Contador, che resta il grande favorito, e Porte dovevano sbrigarsela da soli. Ieri sembrava in ripresa, ma oggi Rigoberto Uran ha perduto altro terreno in classifica. Domani, primo giorno di riposo. Un'ultima notazione: Tiralongo va per i 38 anni, ma al Giro ci sono anche, tra gli altri, Tosatto e Petacchi, classe 1974. Lo scorso anno, al Tour de France, fu secondo Peraud, classe 1977 come Tiralongo. Negli ultimi anni, si corre e si resta competitivi in età più avanzata che in passato, quando in pochi duravano dopo i 30 anni: Merckx, Hinault ed Indurain, tanto per dire, si ritirarono a 32 anni. Oggi, le quaranta primavere sono diventate ordinarie in gruppo.

Intxausti vince a Campitello Matese

Bella vittoria di Intxausti a Campitello Matese, arrivo in salita dell'ottava tappa del Giro d'Italia 2015. Assorbita la caduta di due giorni fa, la maglia rosa Contador ha controllato agevolmente la corsa. Aru, per ora, non pare in grado di staccarlo. Ma, occorre aspettare pendenze più elevate. Impressiona la costanza di Porte, mentre è tornato competitivo Rigoberto Uran, che però ha già un ritardo di 1'24" da Contador.

mercoledì 13 maggio 2015

Contador in rosa, Aru secondo, Porte terzo, dopo l'arrivo in salita sull'Abetone

Contador già in maglia rosa, seguito da Aru a 2" e da Porte a 20": questo il verdetto dell'Abetone, primo arrivo in salita del Giro d'Italia 2015. E saranno loro, a meno di sorprese più clamorose, a giocarsi la vittoria finale. Contador rimane il più forte.

giovedì 18 luglio 2013

Tour de France 2013: sull'Alpe d'Huez vince il francese Riblon, secondo Van Garderen, terzo Moreno Moser

La tappa simbolo del Tour del centenario, con arrivo sul traguardo mitico dell'Alpe d'Huez. Scalata addirittura due volte, con altre montagne e discese nel mezzo. Contador è sorretto da un grande orgoglio ma non ha più il colpo di pedale di qualche anno fa. Cerca in tutti modi di far saltare il banco, coadiuvato dal fido Kreuziger. Froome lascia fare, sicuro del fatto suo.  Quando ricomincia l'ascesa, l'ultima, dell'Alpe d'Huez, con i suoi terribili tornanti, che tolgono il respiro, è evidente l'affanno di Contador come il desiderio di Froome di compiere un'altra impresa. Davanti, in fuga, c'è Van Garderen, ma gli occhi di tutti sono più indietro sulla maglia gialla che scalpita alle ruote di Porte. Froome attacca e Contador si stacca. Lo spagnolo, stravolto, procede del proprio passo. Per una volta Froome, inseguito dai sospetti di doping, va in riserva anche lui. Quintana, che è scalatore puro, gli va via assieme a Joaquim Rodríguez. Froome, sempre radiocomandato, si accontenta di arrivare scortato da Porte. Il Tour de France 2013 è sempre più suo. Contador accusa un forte ritardo. Davanti, intanto, Riblon vince la tappa, dopo aver ripreso e staccato Van Garderen: prima gioia per i francesi. Terzo Moreno Moser.