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sabato 28 settembre 2019

Doha 2019: Coleman vince i 100. Tortu 7°

Stravince Coleman, da pronostico, i 100 piani ai mondiali di atletica leggera di Doha. Lo statunitense corre in 9"69, precedendo il "vecchio" Gatlin, 9"89, e De Grasse, 9"90.  Tortu ottiene un buon settimo posto, correndo in 10"07, migliorando i tempi di batteria, 10"20, e semifinale, 10"07. Segno di personalità e di attitudine  a dosare e calibrare lo sforzo. È un gran punto di partenza per un campione che ha ancora 21 anni. Il futuro è dalla sua parte. 

venerdì 27 settembre 2019

Doha 2019: Tortu e Jacobs in semifinale!


Doha 2019 
Prima giornata dei mondiali di atletica leggera a Doha, Qatar. Batterie dei 100 m. Per l'Italia in gara il primatista italiano Filippo Tortu e Marcel Jacobs. Si qualificano alle semifinali, con facilità, Gatlin e De Grasse, che avrà molto da dire anche nel mezzo giro di pista, e il campione europeo Huges, tre indiziati di medaglie finali. Nella quinta batteria, tocca a Tortu. E Tortu non corre benissimo, soprattutto nella parte centrale della gara. Si tuffa sul traguardo e chiude terzo, e qualificato alle semifinali, in 10"20. Nella sesta batteria, tocca all'altro azzurro, Jacobs. Con lui, c'è Coleman, il maggior favorito per l'oro finale. Coleman vince, ca va sans dire, Jacobs, brillantissimo, è secondo, in 10"07. E raggiunge Tortu in semifinale.

sabato 5 agosto 2017

Londra: oro a Gatlin, bronzo per Bolt sconfitto al passo d'addio

Londra 2017, mondiali di atletica leggera. Usain Bolt, il più grande velocista di sempre è al passo d'addio. Dico il più grande velocista e non il più grande atleta, perché quel titolo appartiene a Carl Lewis. Fatica Bolt in batterie e semifinali. Non è brillante. Ultimo atto. Parte male l'asso giamaicano e non è una novità. Mentre Coleman schizza dai blocchi come una saetta. E comanda a lungo la gara. Fino agli 80 metri. Ma, quando tutti aspetterebbero la sagoma di Bolt, ecco che il sorpasso lo realizza Gatlin. Primo in 9"92, secondo Coleman in 9"94, solo terzo Bolt, in 9"95. Falcata meno ampia, impatto meno rapido con il tartan. Segno di minor potenza. Gara lenta, peraltro, altrimenti questo Bolt, invecchiato di colpo, avrebbe mancato anche il podio. Ora, è facile dirlo. Ma, forse Bolt avrebbe dovuto ritirarsi da campione olimpico.

lunedì 15 agosto 2016

Bolt terzo oro olimpico consecutivo nei 100 m

Pechino 2008, Londra 2012, Rio de Janeiro 2016: terzo oro olimpico consecutivo sui 100 m per il leggendario Usain Bolt, che corre in 9"81, tempo per lui non straordinario, precedendo Gatlin e De Grasse. Per Bolt.si tratta anche del settimo oro olimpico complessivo. Nella velocità, mai nessuno come lui.

#Bolt sfida #Gatlin e #DeGrasse sui 100 m

Passeggiata in semifinale: 9"86, per rialzarsi dopo 60 metri, Bolt. Per l'oro deve vedersela con il vincitore di Atene 2004, il trentaquattrenne Gatlin, ed il brevilineo canadese De Grasse. 

mercoledì 27 aprile 2016

Storia delle #Olimpiadi: #Atene2004: #Baldini oro nella maratona

Le Olimpiadi tornano ad Atene nel 2004. E la Grecia spende un mucchio di soldi, indebitandosi fino al collere, per sostenere lo sguardo del mondo sui giochi nel luogo in cui nacquero. Il podio nel medagliere vede le solite tre grandi potenze. Primi gli Stati Uniti, poi la Cina, che ospiterà la manifestazione olimpica nella successiva edizione del 2008, quindi la Russia. L'Italia ottiene un onorevole ottavo posto. La medaglia più bella giunge nell'ultimo giorno della competizione, nella gara regina della maratona e porta la firma di Stefano Baldini, per anni mezzofondista da tartan, trasformatosi nel tempo in un implacabile interprete dei 42 km. Da segnalare, per i colori azzurri, il successo di Igor Cassina nella ginnastica, alla sbarra, con un esercizio ad altissimo coefficiente di difficoltà, la vittoria di Paolo Bettini nella prova in linea del ciclismo, la solita vasta raccolta di medaglie dalla riserva della scherma, l'oro di Brugnetti nella 20 km di marcia, nel segno, ancora una volta, di una grande tradizione. Nel nuoto, l'Italia ed il mondo scoprono il talento della sedicenne Federica Pellegrini, argento, ma oro sfiorato, nei 200 stile libero: di lì inizierà una carriera straordinaria, con medaglie di ogni colore, olimpiche, mondiali ed europee. Federica Pellegrini sarà portabandiera per l'Italia alle imminenti Olimpiadi di Rio de Janeiro. Nell'atletica leggera, a livello maschile, una sola prestazione indimenticabile: l'oro nei 110 ostacoli del cinese Liu Xiang, con tanto di primato del mondo in 12"91. L'Italia ottiene anche una storica medaglia di bronzo nel salto con l'asta, grazia al campione mondiale allora in carica, Giuseppe Gibilisco. La stella assoluta di Atene 2004, però, compare nel nuoto: si tratta di un diciannovenne statunitense di Baltimora, Michael Phelps, che stupisce il mondo, conquistando sei ori e due bronzi. Continuerà a vincere a Pechino 2008 e poi a Londra 2012, portandosi alla cifra strabiliante di diciotto medaglie d'oro olimpiche. Mai nessuno come lui. Per finire, nella pallacanestro, c'è la sorprendente medaglia d'argento che l'Italia del geniale Pozzecco conquista, sconfitta soltanto in finale dagli Stati Uniti. (cfr. 1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata,  6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata12^ puntata13^puntata14^ puntata15^ puntata16^ puntata17^ puntata18^ puntata19^ puntata20^ puntata21^ puntata22^ puntata23^ puntata24^ puntata, 25^ puntata)

giovedì 27 agosto 2015

Il segreto di Bolt: l'ampiezza della falcata

E' ormai il segreto di Pulcinella, nel senso che da anni, vedendo e rivedendo le sue mirabilia sul tartan, tutti hanno imparato a contare i passi di Bolt: sui 100 sono in genere 41. Tre, quattro, alle volte cinque in meno di quelli impiegati dai rivali per coprire la medesima distanza. Le sue lunghissime leve gli permettono un'amplissima falcata, di qui il minor numero di passi ed una supremazia che, nella velocità, dura ai massimi livelli dal 2008. Anche in questi mondiali di Pechino, se n'è ricevuta conferma. Beninteso, non è soltanto una questione di passi. Nella finale odierna, sui 200 metri, che Bolt ha dominato in 19"55, è stato possibile ammirare anche la sua grande elasticità, la corsa fluida, spontanea, quasi rotonda, mentre Gatlin, il grande rivale sconfitto, spingeva con tutta la forza del mondo, sprecando il doppio delle energie del giamaicano. Bolt, del resto, è più alto di una decina di centimetri. Finché la schiena, perciò più sollecitata, gli reggerà, agli avversari non resterà che correre per la piazza d'onore. Insomma, quello che in passato era considerato un limite per i velocisti, l'alta statura, è stato trasformato da Bolt, 1,96 metri, in un formidabile punto di forza. Jesse Owens, che stupì il mondo e tramortì Hitler alle Olimpiadi di Berlino del 1936 era alto 1,78 metri. Per venire a tempi più recenti, Maurice Greene, oro mondiale sui cento ai mondiali del '97, del '99 e del 2001, era appena un 1,76 metri. Lo stesso, immenso, Carl Lewis, che invece era alto eccome, 1,88 metri, cede a Bolt ben otto centimetri. Per anni si è creduto che gli atleti più piccoli e compatti fossero avvantaggiati dalla maggior frequenza di passi, tale da colmare la minor ampiezza della falcata. Bolt ha stravolto questa, peraltro ragionevole credenza. Falcata ampia ed alta frequenza allo stesso tempo, un equilibrio quasi perfetto. Ed il lunghissimo dominio che sappiamo. 

Pechino 2015: Bolt vince i 200 metri, ancora secondo Gatlin. Qual è il posto di Bolt nella storia dell'atletica?

Corsa impeccabile, esce con oltre un metro di vantaggio dalla curva e lo conserva nel rettilineo: Usain Bolt è per la quarta volta consecutiva campione del mondo sui 200 metri. Vince in 19"55, di nuovo secondo Gatlin. La leggenda di Bolt non finisce più.  Mai nella storia dell'atletica c'era stato un dominio tanto lungo nella velocità. Quanto ai mondiali di atletica, guardando anche alle altre discipline, soltanto Bubka, con le sue sei medaglie d'oro nel salto con l'asta, ha regnato di più. Alle olimpiadi di Rio de Janeiro, il prossimo anno, sarà ancora Bolt il favorito sui 100 e sui 200. Dopo questa nuova, folgorante impresa, ci si domanda quale sia il posto di Bolt nella storia dell'atletica o, per lo meno, nella storia della velocità. A livello assoluto, continuo a ritenere superiore Carl Lewis, perché più eclettico, non solo impareggiabile velocista ma anche immenso lunghista: quattro ori olimpici consecutivi, da Los Angeles '84 ad Atlanta '96, e la seconda prestazione di sempre, 8,91 a Tokio 1991, in una gara magica, nella quale Mike Powell volò fino a 8,95 metri. Nella velocità, però, Bolt si è spinto oltre l'asso di Santa Monica. Perché Lewis non ha stabilito il primato del mondo dei 200 m, che invece Bolt detiene da sei anni, perché sui 200 m ha vinto un solo oro olimpico, finendo secondo a Seul 1988, perché ai mondiali, Bolt ha colto quattro vittorie consecutive nei 100 e Lewis si è fermato a tre. Insomma: Usain Bolt il più grande velocista di sempre, Carl Lewis il più grande atleta di sempre. Secondo me, beninteso.

Pechino 2015: finale 200 metri, ore 14:55. Bolt favorito su Gatlin

Tra meno di due ore, sarà di nuovo Bolt contro Gatlin, 200 metri questa volta. Gatlin, lo si sa, è arrivato meglio preparato, ma Bolt ha la classe ed il carisma per vincere anche sul mezzo giro di pista. Più che i tempi di reazione ai blocchi, sarà la curva a fare la differenza. Quella dove un tempo Bolt avrebbe stracciato il rivale. Lì si deciderà la gara. Perché nel rettilineo finale, Bolt tenderà a rallentare, almeno negli ultimi 20-30 metri. La logica direbbe Gatlin, ma la storia dice Bolt. Che nelle occasioni solenni sa dare il meglio.

domenica 23 agosto 2015

Pechino 2015: sui 100 m trionfa Bolt, secondo Gatlin

Ancora Bolt, sebbene i più reputati osservatori pronosticassero il successo di Gatlin. Il giamaicano parte meglio del solito, distende la falcata,  passa in testa ai 70 metri e resiste al ritorno imperioso di Gatlin. Primo Bolt in 9"79, secondo Gatlin in 9"80. Il regno di Bolt nella velocità non finisce più: questa volta ha vinto la sua tranquillità, non era al meglio, ma ha corso al meglio. Per Usain Bolt, è il terzo oro ai mondiali nei 100 metri piani, dopo Berlino 2009 e Mosca 2013. Eguagliato il primato di Carl Lewis, che nei 100 fu primo ai mondiali nel 1983, nel 1987 e nel 1991. Ora, Bolt cercherà di ripetersi nei 200.

sabato 22 agosto 2015

Pechino 2015: cominciano i mondiali di atletica. Grande sfida sui 100 m tra Bolt e Gatlin

La supremazia di Usain Bolt, leggendario primatista del mondo e dominatore della scena internazionale dal 2008, vacilla. E non sotto i colpi di qualche rampante promessa dell'atletica, ma per la resurrezione agonistica, peraltro circondata da molti sospetti, dello statunitense Gatlin, oro olimpico ad Atene 2004 ed oro mondiale a Helsinki 2005, due volte squalificato per doping che, a 33 anni, sta correndo veloce come mai. Anche oggi, nelle batterie, Gatlin ha fermato il cronometro a 9"83, mentre Bolt, con una corsa meno fluida del solito, ha chiuso i 100 in un comunque notevole 9"96. Bolt resta il favorito, per classe e blasone, ma per battere questo Gatlin dovrà correre con un tempo vicino al suo primato. E non so se ne sarà capace.

domenica 11 agosto 2013

Mondiali di atletica di Mosca 2013: sui 100 metri, semifinali dalle 17:05, finale alle 19:50. Bolt favoritissimo, si corre per il podio

Bolt davvero non ha rivali in questi mondiali moscoviti.  A dispetto di una condizione non brillante come in passato, non so immaginare una sua sconfitta. Insomma, non sul tartan. Sicché, scongiurato il pericolo di una falsa partenza, che lo fermò agli ultimi mondiali, l'asso giamaicano finirà per stravincere. Dietro di lui, si correrà per argento e bronzo. Gatlin a medaglia dovrebbe andare. Per il resto, dopo il terremoto doping, le gerarchie della specialità sono da ridisegnare. Dalle 17:05, le semifinali. Alle 19:50 la finale dei 100 metri. Per tante ragioni, l'attesa, questa volta, è meno febbrile.

giovedì 6 giugno 2013

Golden Gala 2013: Gatlin, 9"94, batte a sorpresa Bolt, 9"95

Non è ancora il vero Bolt. L'asso giamaicano viene beffato sul filo di lana dallo statunitense Gatlin, già campione olimpico nel 2004, nei 100 m del Golden Gala 2013. Del resto, Usain Bolt è sceso questa sera sotto i 10 secondi netti per la prima volta in stagione. Il cronometro per lui si è fermato dopo 9"95, un centesimo in più di Gatlin, 9"94. Bolt è scattato con discreto tempo di reazione, questa volta, però, la sua falcata non si è distesa con tutta l'ampiezza ai 40 metri. E' parso imballato, forse non ha ancora smaltito il carico di lavoro svolto in vista dei mondiali di Mosca. Fatto sta che il suo volto, per solito decontratto, ha tradito una fissità indice di fatica e di accumulo di acido lattico. Anche sul traguardo, è stato incapace di quel colpo di reni che gli avrebbe assicurato la vittoria.

lunedì 3 giugno 2013

Golden Gala 2013: la stella è Bolt nel ricordo di Pietro Mennea

Giovedì sei giugno 2013, torna in Italia la grande atletica. Golden Gala, Roma, tappa della Diamond League. Ai blocchi di partenza dei 100 m, ci sarà l'asso giamaicano Usain Bolt, primatista mondiale di 100, 200 e staffetta 4x100. Bolt, che lo scorso anno a Roma vinse con un tempo ragguardevole, 9"76, in questa stagione appare in ritardo di condizione. Nell'unica apparizione ufficiale, ha corso in 10"09, un tempo da allenamento blando per lui. Sicché, la gara di giovedì sera, ore 21:30, sarà l'occasione per saggiare i progressi della sua forma in vista dei prossimi mondiali. E per tributare il dovuto omaggio a Pietro Mennea, simbolo della velocità azzurra e mondiale scomparso da pochi mesi. A Mennea è dedicata l'intera manifestazione. Tornando alla gara dei 100 piani, Bolt dovrà vedersela soprattutto con se stesso e con Gatlin, oro ad Atene 2004 e bronzo a Londra 2012, laddove Frater e Rodgers sembrano destinati a contendersi il terzo gradino del podio.

sabato 11 agosto 2012

Olimpiadi di Londra: la Giamaica vince la 4x100 con clamoroso record del mondo. Ancora un oro per Bolt dopo 100 e 200

Strepitoso record del mondo della staffetta 4x100 della Giamaica. Un tempo da brividi, sotto la frontiera storica dei 37": 36"84. La frazione finale di Usain Bolt, a dispetto di un cambio schiacciato con Blake, è stata clamorosa. E pensare che la Giamaica era priva dell'infortunato Asafa Powell. I velocisti Usa sono rimasti in gioco per l'oro fino agli ultimi ottanta metri. Gatlin ha corso al meglio, ma, Bolt è di un'altra categoria. Bolt saluta Londra replicando i tre ori di Pechino. Sei ori olimpici assoluti per lui. Ma, Carl Lewis, nove ori olimpici in carriera, resta ancora lontano. La loro corsa lanciata, però, si somiglia molto: straordinariamente redditizia.

lunedì 6 agosto 2012

Olimpiadi di Londra: oro per Bolt sui 100 m in 9"63, argento Blake, bronzo Gatlin. Bolt è nella leggenda

Un campione leggendario, Usain Bolt, capace di vincere anche le proprie paure. Aveva sentito il proprio trono vacillare, aveva sofferto in stagione due sconfitte dal connazionale Blake, insomma aveva vissuto una vigilia agitata da parecchi spettri. Primo fra tutti, quello della partenza dai blocchi, da sempre tallone d'Achille dell'elegantissimo gigante giamaicano. Ed invece ieri notte, le 22:50 in Italia, il suo tempo di reazione è stato notevole. Ai 30 m la sua falcata si era già distesa, per raggiungere la maggiore ampiezza a metà gara. I muscoli del volto decontratti, gli appoggi al tartan sicuri ed efficacissimi. Un prodigio di tecnica di corsa. A quindici metri dal traguardo, la sua vittoria era già fuori discussione. Ha stravinto Bolt in 9"63, record olimpico, bis del successo che a Pechino lo rivelò al mondo intero. Secondo Blake a 9"75, terzo Gatlin a 9"79

sabato 4 agosto 2012

Olimpiadi di Londra: vacilla il trono di Bolt, insidiato da Blake, Powell, Bailey e Gatlin

Vacilla, dopo anni di dominio incontrastato, il dominio di Usain Bolt sui 100 m piani. Qualificato nel primo pomeriggio alle semifinali, Bolt ha vinto senza spingere molto, in controllo come si dice in gergo, e tuttavia senza convincere. Assai più nette le vittorie dei connazionali Powell e Blake, campione del mondo in carica e due volte capace, in questo 2012, di battere lo stesso Bolt. Segnali incoraggianti sono giunti anche dalla velocità a stelle e strisce, soprattutto da Gatlin, sempre possente nel suo incedere, e Bailey, rivelazione di giornata, che ha fatto registrare il miglior tempo delle batterie, 9"88. Insomma, storia e logica vogliono Bolt ancora favorito, ma, la concorrenza è di primissimo ordine. Una qualunque indecisione, ad esempio alla partenza, punto debole di Bolt, potrebbe costargli il titolo e regalare la più grande sorpresa della rassegna olimpica di Londra.