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mercoledì 20 dicembre 2023

Inter-Bologna 1-2

Spazio a molte riserve e il primo tempo finisce a reti inviolate. Nella ripresa, l'Inter attacca, il Bologna si difende. Lautaro sbaglia un  rigore. Il risultato non cambia e si va ai supplementari. Sblocca subito il risultato Carlos Augusto, che colpisce di testa su angolo di Dimarco. Il Bologna pareggia con Beukema, servito da spettacolare tacco volante di Zirkzee. Poi raddoppia con Ndoye, ispirato ancora da Zirkzee, che salta Acerbi con un tunnel. Inter eliminata. Brutta gestione del finale di partita. Detto questo, non è un dramma il saluto anticipato alla Coppa Italia, già vinta negli ultimi due anni. L'obiettivo è lo scudetto. Inzaghi lo sa, la squadra anche. Avrei, però, fatto riposare Lautaro.

mercoledì 13 dicembre 2023

La scomparsa di Antonio Juliano, storico capitano del Napoli

Ancora oggi, giorno della sua scomparsa, Antonio Juliano risulta il terzo calciatore più presente nella storia del Napoli, preceduto soltanto da Hamsik e Bruscolotti. Degli azzurri, Juliano fu capitano per dodici stagioni, conquistando per due volte la Coppa Italia, nel 1962 e nel 1976 e sfiorando lo scudetto del 1975, vinto dalla Juve con due soli punti di vantaggio. Quello, in particolare, era il Napoli allenato da Vinicio, di cui Juliano era anima e simbolo. Regista tecnico e compassato ma lucidissimo. Fu convocato in tre mondiali, in un'epoca ricca di qualità e concorrenza nel calcio italiano, che aveva a centrocampo Bulgarelli e De Sisti, ma anche, al netto della loro atipicità, Mazzola e Rivera. Giocò, Juliano, da subentrante, anche la finale dei mondiali messicani del 1970. Fu una bandiera del Napoli, quando di bandiere ancora ce n'erano. 

mercoledì 26 aprile 2023

Inter-Juve 1-0. Inter in finale di Coppa Italia

Inter in finale di Coppa Italia per il secondo anno consecutivo. Basta un gol di Dimarco all'inizio del primo tempo. Nerazzurri in controllo della partita, con qualche errore di mira di troppo, che tiene viva la partita sino allo scadere. C'è poco da fare: nelle Coppe Inzaghi sa il fatto suo.

martedì 19 aprile 2022

Inter-Milan 3-0: Lautaro (2), Gosens. Inter in finale di Coppa Italia

Semifinale di ritorno della Coppa Italia tra Inter e Milan, dopo lo 0-0 dell'andata. L'Inter parte con la coppia d'attacco formata da Lautaro e Correa. A destra gioca Darmian in luogo di Dumfries. 

La cronaca.

Inter in vantaggio con Lautaro, con un gol alla sua maniera, anticipo al volo di destro sul primo palo, raccogliendo un cross di Darmian: rete splendida. Il Milan si rende pericoloso con Leao e Bennacer, ma Handanovic para. Poi, Perisic salva sulla linea. In contropiede, l'Inter raddoppia con Lautaro, che supera Maignan con tocco raffinato. Prova superba quella dell'argentino. Intervallo. Nella ripresa il Milan cerca di accorciare le distanze. Sembra riuscirci con Bennacer, ma il gol viene annullato per fuorigioco. Escono Lautaro e Correa per Dzeko e Sanchez. Sostituiti anche Bastoni, infortunato, e Perisic per D'Ambrosio e Gosens, che subito dopo chiude i conti su cross di Brozovic. Inter brava, anche a soffrire nei momenti meno facili della gara. Vittoria netta e finale di Coppa Italia raggiunta.


venerdì 11 febbraio 2022

Coppa Italia: in semifinale Inter-Milan, Juve-Fiorentina

L'Inter ha battuto facilmente la Roma, la Fiorentina ha confermato la modestia del rendimento atalantino in casa, il Milan ha travolto la Lazio, la Juve ha battuto nel finale il Sassuolo, che l'aveva tenuta a bada a fino a quando Berardi ha giocato. Ecco le semifinali (ci saranno andata e ritorno) della Coppa Italia 2022.


Inter - Milan

Juventus - Fiorentina 

giovedì 10 febbraio 2022

Coppa Italia 1982: il terzo trionfo dell'Inter

Fu l'ultimo anno di Eugenio Bersellini alla guida tecnica dell'Inter: in un lustro, con lui in panchina, vennero due Coppe Italia (1978 e, appunto, 1982) e lo storico scudetto del 1980, il dodicesimo della storia nerazzurra. In campionato, nella stagione 1981-82, l'Inter giunse quinta, a 11 punti dalla Juve campione d'Italia per la ventesima volta, dopo un duello innervato da polemiche durissime con la Fiorentina di Antognoni e Graziani. In Coppa Italia, invece, l'Inter, dopo aver vinto il girone eliminatorio, superò la Roma ai quarti di finale, il Catanzaro in semifinale, e il Torino in finale, giocata pure quella su due turni. All'andata, al Meazza, gol della vittoria di Aldo Serena, al ritorno pareggio con reti di Cuttone per i granata e Altobelli per l'Inter. Fu, quella sollevata dal capitano Graziano Bini, la terza Coppa Italia conquistata dall'Inter nella sua storia.

Graziano Bini

Altobelli risultò, con 9 gol, anche il capocannoniere della manifestazione, di cui è, ancora oggi, il massimo goleador assoluto, con 56 gol in 95 partite. Primato destinato a rimanere imbattuto anche per la formula attuale della Coppa Italia, che prevede non più di cinque partite a stagione per le squadre migliori. All'epoca, invece, se ne dovevano giocare, per vincere, almeno il doppio.

martedì 8 febbraio 2022

Inter-Roma 2-0: Dzeko, Sanchez. Inter in semifinale di Coppa Italia

Quarti di finale di Coppa Italia, stadio Meazza in San Siro. L'Inter ospita la Roma di Mourinho, che per la prima volta sfida la squadra che gli ha regalato e cui ha regalato la stagione più straordinaria della sua carriera. I nerazzurri devono riscattare la rimonta subita nel derby.

La cronaca. 

Inter subito in vantaggio con Dzeko che segna con un bellissimo destro al volo dopo cross mancino di Perisic. Arrivano altre tre occasioni per i nerazzurri. Dopo venti minuti, la Roma si riprende. Occasione per Zaniolo, para di piede Handanovic. A fine primo tempo, infortunio alla caviglia per Bastoni. Intervallo. Nella ripresa, squadre più lunghe in campo. L'Inter raddoppia con una gran conclusione da fuori area di Sanchez. Esce Dzeko per Lautaro. Escono anche Perisic, Barella e Vidal per Dumfries, Vecino e Calhanoglu. L'Inter va in semifinale di Coppa Italia. Detto questo, ancora un lungo applauso a José Mourinho. 

mercoledì 19 gennaio 2022

Inter-Empoli 3-2: Sensi! Nerazzurri ai quarti di Coppa Italia

L'Inter torna in campo, al Meazza. Sfiderà, per gli ottavi di Coppa Italia, l'Empoli di Andreazzoli. Simone Inzaghi darà spazio a chi gioca meno, da Ranocchia a Dimarco, da Gagliardini a Vecino. Davanti, Lautaro e Correa. 

La cronaca. 

Inter in vantaggio con Sanchez servito da un bel cross di Dumfries. Lautaro sfiora il raddoppio. Intervallo. Nella ripresa, è l'Empoli a fare la partita, fino a pareggiare con il subentrato Bajrami. Inzaghi sostituisce Vidal, Darmian e Vecino con Perisic, Barella e Calhanoglu. L'Inter sfiora il gol su tiro deviato di D'Ambrosio, ma l'Empoli contrattacca con Cutrone. Che prima impegna Radu di destro, poi di testa prende la traversa, palla addosso a Radu e gol. Empoli in vantaggio. Entra Dzeko per Gagliardini. Inter in avanti con poca precisione fino al gran gol in mezza rovesciata di Ranocchia, che conduce ai supplementari. Esce Lautaro per Sensi. Calhanoglu sfiora il gol con un tiro dal limite. È Sensi a trovare il gol del vantaggio nerazzurro, dopo buon controllo e tiro. Finisce 3-2 per l'Inter, che si qualifica ai quarti di finale. Si è avvertita la mancanza di Brozovic. Fossi nella dirigenza, terrei Sensi. Se sta bene, come pare adesso, è un giocatore di molta qualità. E sarebbe una valida alternativa a Calhanoglu. 


venerdì 21 maggio 2021

La corsa alla Champions, che la Juve non merita

Manca la trentottesima e ultima giornata della Serie A 2020/21 e ancora restano da stabilire i nomi delle ultime due squadre che si qualificheranno alla prossima Champions League. Due posti per tre. Una tra Milan, Napoli e Juve non ce la farà. La Juve andrà a Bologna, il Milan a Bergamo contro l'Atalanta, mentre il Napoli ospiterà il Verona. Senza l'esilarante serie di errori arbitrali di Juve-Inter, i bianconeri sarebbero già, e giustamente, rassegnati all'Europa League. Invece, tutto è ancora possibile. Nel frattempo, la Juve, anche grazie a due nuovi, clamorosi, errori arbitrali ha vinto, a spese dell'Atalanta, la Coppa Italia. Per quanto mostrato in stagione, la Juve di Pirlo non meriterebbe l'accesso alla Champions. Mi auguro vivamente che, domenica sera, si possa commentare l'ultimo esito del campionato senza passare in rassegna le decisioni dei direttori di gara. Sarebbe importante. Non nutro fiducia, tuttavia. 

mercoledì 10 febbraio 2021

Atalanta-Napoli 3-1. Bergamaschi in finale di Coppa Italia

Atalanta contro Napoli. Dopo lo 0-0 dell'andata, i bergamaschi dovranno vincere per qualificarsi alla finale di Coppa Italia contro la Juve. Alla squadra di Gattuso basterebbe un pareggio con gol. 

La cronaca.

Vince l'Atalanta 3-1, con gol, bellissimo, di Zapata e doppietta di Pessina. Per gli azzurri, rete bandiera di Lozano. Napoli sotto tono, soprattutto nel primo tempo. Nel secondo, molta confusione. L'Atalanta vola in finale contro la Juve, alla ricerca di un trofeo che coronerebbe le ultime grandi stagioni. 

martedì 28 luglio 2020

Inter-Napoli 2-0: D'Ambrosio, Lautaro

Lasciato scappare uno scudetto che sarebbe stato possibile, l'Inter giocherà stasera per difendere il secondo posto in campionato, cui ambiscono anche Lazio e Atalanta, staccate di un solo punto. Sarà necessario battere il Napoli che eliminò l'Inter dalla Coppa Italia.

Gol di D'Ambrosio nel primo tempo, pescato da solo in area da un bravo Biraghi, e di Lautaro, subentrato nella ripresa. Prodezza assoluta la sua. Nel mezzo il Napoli gioca, ispirato da Insigne, e sfiora spesso il gol. Il centrocampo nerazzurro fa poco filtro e, sì, s'avverte l'assenza di Gagliardini.

L'Inter torna seconda in classifica. Ma sabato, ultima di questo stranissimo campionato, dovrà far visita all'Atalanta.

mercoledì 17 giugno 2020

Finale Coppa Italia: Napoli-Juve 4-2

Roma, Stadio Olimpico, ore 21:00, finale di Coppa Italia, tra Napoli e Juve. Sarri sfida il suo passato. Il Napoli di Gattuso ha la grande occasione di tornare alzare un trofeo. Nell'immediata vigilia, la partita mi pare equilibrata. Ma, un pronostico lo faccio ugualmente: vincerà il Napoli.

La cronaca.
Partiamo dalla fine. Ha vinto il Napoli. E mi ero sentito di pronosticarlo perché la Juventus vista contro il Milan mi era parsa davvero malmessa. Il Napoli di Gattuso è invece ordinato, solido, compatto. E nella gara regolamentare ha fatto meglio, ha  colpito due pali, ha avuto più occasioni, sopratutto nel finale. Pareggio a reti inviolate, si va direttamente ai rigori. Dal dischetto, due errori bianconeri di Dybala e Danilo.

Emblematica la faccia di Cristiano Ronaldo, mai visto giocare così male, dopo la partita. Prima di arrivare alla Juve, le finali di solito le vinceva.

Ultima notazione. Sarri ha perso contro il suo passato. C'era stato un Napoli di Sarri. Che ancora si ricorda. Una Juve di Sarri, invece, non s'è mai vista. Gioco lento, ripetitivo, senza strappi. Demme,  da solo, ha messo nel sacco tutto il centrocampo bianconero. Soprattutto dopo l'ingresso del sopravvalutato Bernardeschi.

lunedì 15 giugno 2020

La stagione di Conte all'Inter: il bivio

L'eliminazione dalla Coppa Italia brucia ancora. Perché l'Inter ha sprecato l'occasione di giocare per il titolo. Come, in autunno, ha sprecato la possibilità di qualificarsi agli ottavi di Champions.

Conte era stato ingaggiato per vincere subito, definito da Marotta "top player metaforico". Per ora, è andata diversamente. Conte pratica sempre lo stesso calcio, fatto di corsa, pressing, gioco sulle fasce. Non rinuncia al dogma dei 3 difensori nemmeno contro un solo attaccante, com'è accaduto nella partita contro il Napoli. Il suo è un calcio logorante ed ormai privo di segreti per gli avversari. Funziona solo con una condizione atletica ottimale. Che, in una stagione, può durare pochi mesi. Figuriamoci ora, dopo la pausa imposta dal Covid

La stagione non è finita. E, al netto dei miei pregiudizi, mai negati, su Conte, per il suo passato bianconero - non l'avrei voluto all'Inter - potrebbe anche finire meglio di come si sia messa. In Europa League, la migliore Inter potrebbe dire la sua. E persino in campionato, vista la Juve arrancante ed un calendario favorevole, l'ipotesi di una rimonta è non del tutto irreale. Il problema è proprio ciò che sarà nel prossimo mese e mezzo. Vincere o andare vicini a vincere non sarebbe come piazzarsi terzi o, peggio, quarti in campionato, uscendo presto in Europa League

Né si può invocare i pretesi miglioramenti nel gioco. Che ho visto fino ad un certo punto. E fino a dicembre. Sicché, e concludo, o Conte vince l'Europa League (risultato minimo: semifinali) o vince il campionato (risultato minimo: secondo posto), oppure il sacrificio di accettarlo sulla panchina dell'Inter, per quel che mi riguarda, non sarà valso la pena. Anche perché non venitemi a dire che il Napoli di Gattuso è più forte dell'Inter. O che lo è la Lazio di Inzaghi, che dispone di una rosa palesemente più corta.

sabato 13 giugno 2020

Napoli-Inter: 1-1. Conte fallisce ancora. Napoli in finale di Coppa Italia

Stadio San Paolo di Napoli, ore 21.00.

L'Inter cerca di rimontare il risultato dell'andata. E ci riesce subito con un angolo di Eriksen che sorprende Ospina. Il portiere del Napoli saprà poi riscattarsi con almeno due grandi parate. E l'assist per Insigne, che, a fine  primo tempo, guida magistralmente un ribaltamento di fronte dopo un angolo per l'Inter. Gol di Mertens, che sale a 122 gol  nella storia azzurra. Staccato Hamsik. Il belga è capocannoniere assoluto. Pessimo lo schieramento della difesa nerazzurra nell'azione. Prendere un gol in contropiede, essendo in vantaggio, è un'assurdità. Evidenti le colpe di Conte, che non ha saputo guidare il posizionamento dei suoi uomini. E certe situazioni vanno previste e preparate in allenamento. È toccato ad Eriksen rincorrere Insigne! Nella ripresa, Inter sotto tono. A nulla sono serviti i cambi.  Certo, Sanchez ha fatto meglio di un impalpabile Lautaro. E Lukaku, ma questa non è una notizia, le partite importanti le sbaglia tutte. Tre centrali difensivi contro il solo Mertens mi sono sembrati troppi. E poi Skriniar e Bastoni sono troppo lenti per fare il mezzo destro e il mezzo sinistro. La stagione nerazzurra non ha preso una bella piega. In virtù della vittoria all'andata, il pareggio di stasera ha qualificato il Napoli alla finale contro la Juve. Altro obiettivo fallito da Conte, dopo la mancata qualificazione agli ottavi di Champions. 

venerdì 12 giugno 2020

Juve-Milan 0-0. Juve in finale di Coppa Italia

Partita appena decente. Del resto, dopo una così lunga pausa, sarebbe stato irragionevole attendersi di più. Il Milan è anche rimasto in dieci. Errore dal dischetto per un Cristiano Ronaldo poco in forma. Il Milan ha potuto solo difendersi, mostrando molti limiti di qualità, acuiti dall'assenza di un finalizzatore. Una notazione su Donnarumma: la sua tecnica resta molto rozza e rudimentale. Non tiene un pallone.  Raramente azzarda una presa e le sue respinte sono goffe.  Penso, ma lo scrivevo anche anni fa, che sia sopravvalutato. 

Inter si decide la stagione: domani Napoli-Inter

La stagione dell'Inter entra, anzi rientra, nel vivo. La semifinale di ritorno di Coppa Italia, contro il Napoli, dopo lo 0-1 casalingo dell'andata, è il primo serio crocevia di un'annata calcistica anomala, ancora suscettibile di assumere qualunque piega. Può essere un successo, una transizione o un fallimento. E credo che Conte e Marotta lo sappiano.

Napoli-Inter
Domani sera, al San Paolo, l'Inter dovrebbe schierare la seguente formazione:

Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Candreva, Brozovic, Barella, Young, Eriksen; Lukaku, Lautaro Martinez.


mercoledì 10 giugno 2020

Juve-Milan il 12, Napoli-Inter il 13 giugno: ore 21:00. Il calcio riparte dalla Coppa Italia

Dopo più tre mesi si torna a giocare, l'ultima partita fu Juve-Inter, in campionato, dell'8 marzo scorso, disputata a porte chiuse. E, senza pubblico, si giocheranno anche le semifinali di ritorno della Coppa Italia, tra Juve e Milan e Napoli e Inter. Le due partite saranno trasmesse dalla RAI.
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Coppa Italia 2019/20

- Venerdì 12 giugno 2020, ore 21:00

Juventus - Milan (1-1)


- Sabato 13 giugno 2020, ore 21:00


Napoli - Inter (1-0)


mercoledì 30 gennaio 2019

Ancelotti sopravvalutato dalla stampa amica

Pochi allenatori hanno buona stampa come Ancelotti. Uno che in carriera ha vinto molto. Ma, ha anche allenato, sempre, grandi squadre. Ha perso due scudetti con la Juve di Moggi: impresa non replicabile. Ha, nel complesso, fatto maluccio nei campionati nazionali. La sua forza mediatica nasce dai rapporti sempre cordiali con i giornalisti e dalle tre Champions League. Epperò, una l'ha vinta ai rigori contro la Juve. Dopo aver superato in semifinale, senza il minimo merito, l'Inter di Cuper, uno che sbagliava tutte le partite importanti. La seconda l'ha vinta nel 2007 in una fase di reflusso del calcio continentale. La terza con il Real Madrid, non il Nottingham Forest. Nel mezzo, la clamorosa rimonta subita dal Liverpool nel 2005. Non voglio ridimensionarne i meriti, perché ne ha. Ma, presentarlo sempre come il migliore dei gestori, il più affidabile dei tecnici, mi pare una mera petizione di principio. Per tornare ai fatti, il Napoli di Sarri era ben più forte del suo. Che, a gennaio, è fuori dalla Champions, dalla lotta scudetto e, persino, dalla Coppa Italia, eliminato da una piccola squadra come il Milan di Gattuso. Per chiunque altro, si sarebbe parlato di fallimento. Ad Ancelotti, invece, la stampa perdona tutto.

giovedì 4 gennaio 2018

Cairo esonera Mihajlovic, il Torino su Mazzarri

Esonero notturno di Mihajlovic. Cairo ha deciso di sollevarlo dalla guida tecnica del Torino, dopo la sconfitta nei quarti di Coppa Italia contro la Juve. Mi sembra la decisione più appropriata. In un anno e mezzo, Mihajlovic non ha portato risultati di rilievo. Ha assommato espulsioni evitabili, non ha contribuito alla crescita di un solo giocatore. In estate ha lasciato partire un ottimo centrocampista come Benassi. Ha fatto, e questo conta, sempre male nei derby. Ora, il Toro punta, a quanto pare, su Mazzarri. E, dal mio punto di vista, fa bene. Mazzarri ha ottenuto tre salvezze consecutive con la Reggina, una clamorosa. Ha fatto bene alla Samp, specialmente il primo anno. E benissimo al Napoli, dove è stato terzo, quinto e secondo. Anche il quinto posto, il primo anno all'Inter, con una squadra davvero modesta, è stato un ottimo risultato. Quanto alla storia delle scuse che accampava in caso di sconfitta, non mi pare che quelle di Sarri, tanto per dire, siano meno frequenti. E fantasiose.

Mihajlovic sopravvalutato: Torino eliminato dalla Juve

La grinta, la garra. Mihajlovic, più a parole che nei fatti, almeno da quando allena, parla sempre di grinta e di garra. Epperò il suo Torino, ieri eliminato da una Juve modesta nei quarti di finale della Coppa Italia, tutto mi sembra tranne che una squadra tosta e gagliarda. Anzi. Lontanissima dai proclami di battaglia del suo tecnico, tra i più sopravvalutati della serie A. Assieme al suo vecchio mentore Mancini. Poca gavetta da tecnico. Risultati, tutto sommato, modesti. Mihajlovic mi pare che reciti una parte, anche le sue espulsioni mi sembrano snodi di una sceneggiatura dove c'è più caricatura che realtà. Poi, per carità, l'arbitraggio, ca va sans dire, ha favorito la Juve ieri sera, nihil sub sole novi. Ma, Mihajolovic cosa ha aggiunto al Toro e ai suoi giocatori? Direi nulla. Quale sarebbe la sua idea di gioco? Mistero. Era un derby. Ho visto il Torino, in tanti derby del passato, mettere sotto la Juve quand'era al meglio. Le parole non servono. Confermo: Mihajlovic è un tecnico sopravvalutato.