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Visualizzazione post con etichetta Bolt. Mostra tutti i post
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venerdì 5 luglio 2019

Noah Lyles 19"50 sui 200 m a Losanna!

Strepitoso tempo di 19"50 del velocista statunitense Noah Lyles sui 200 metri. È successo stasera sulla storica pista del meeting di Losanna. Lyles è il quarto più veloce nella storia del mezzo giro di pista. Può puntare, sta per compiere 22 anni, al primato del mondo di Bolt: 19"19.

sabato 5 agosto 2017

Londra: oro a Gatlin, bronzo per Bolt sconfitto al passo d'addio

Londra 2017, mondiali di atletica leggera. Usain Bolt, il più grande velocista di sempre è al passo d'addio. Dico il più grande velocista e non il più grande atleta, perché quel titolo appartiene a Carl Lewis. Fatica Bolt in batterie e semifinali. Non è brillante. Ultimo atto. Parte male l'asso giamaicano e non è una novità. Mentre Coleman schizza dai blocchi come una saetta. E comanda a lungo la gara. Fino agli 80 metri. Ma, quando tutti aspetterebbero la sagoma di Bolt, ecco che il sorpasso lo realizza Gatlin. Primo in 9"92, secondo Coleman in 9"94, solo terzo Bolt, in 9"95. Falcata meno ampia, impatto meno rapido con il tartan. Segno di minor potenza. Gara lenta, peraltro, altrimenti questo Bolt, invecchiato di colpo, avrebbe mancato anche il podio. Ora, è facile dirlo. Ma, forse Bolt avrebbe dovuto ritirarsi da campione olimpico.

mercoledì 28 giugno 2017

Tamberi riparte da Ostrava

Parata di stelle, questa sera, al meeting di atletica leggera di Ostrava, Repubblica Ceca. Ci sarà Bolt, alla sua ultima stagione sul tartan e Van Niekerk, sull'insolita distanza dei 300 m. E poi, Mo Farah sui 10.000 m e molti altri. Per l'Italia, Tamberi torna a saltare in alto. Vedremo come procede la sua marcia di avvicinamento al mondiale di Londra.

giovedì 8 giugno 2017

Golden Gala 2017: Tortu è il nuovo Mennea

Ha chiuso quarto nei 200 m del Golden Gala 2017 il diciottenne velocista italiano Tortu, che già aveva impressionato in questa stagione con il clamoroso 10"15 sui 100. Primato personale stasera sul mezzo giro di pista, in 20"34, che gli garantirà la partecipazione ai prossimi mondiali di Londra: ha ceduto un poco negli ultimi 50 metri, ma, con il tempo, imparerà a distribuire meglio le energie durante la gara. Per la cronaca, al primo ed al secondo posto finiscono De Grasse e Lemaitre, rispettivamente argento e bronzo sui 200 m a Rio de Janeiro, dietro l'innarrivabile Bolt. Con Tortu, abbiamo finalmente l'erede di Mennea. E di Berruti, che Tortu più ancora ricorda, per l'ampiezza della falcata e l'eleganza all'ingresso e all'uscita della curva.

sabato 20 agosto 2016

Bolt come Carl Lewis e Nurmi: 9 ori olimpici. Il velocista giamaicano vince anche la 4×100 a Rio

Bolt realizza la terza tripletta olimpica consecutiva: 100, 200 e 4×100 anche a Rio de Janeiro 2016, dopo Pechino 2008 e Londra 2012. Sono così 9 gli originali olimpici dell'assolutamente giamaicano, che eguaglia il primato del fondista finlandese Nurmi e di Carl Lewis, che continuo a considerare il più grande atleta di sempre.

venerdì 19 agosto 2016

Bolt vince i 200 a Rio, ottavo oro olimpico. Argento per De Grasse e storico bronzo per il francese Lemaitre

Ha vinto, ma senza avversari che potessero davvero impensierirlo. Oro, l'ottavo olimpico, per Usain Bolt, correndo i 200 m in 19"78, un tempo non straordinario, come gli era già accaduto nei 100 m in queste olimpiadi di Rio. Argento per De Grasse, già bronzo nei 100 e storico bronzo per Cristophe Lemaitre. Il velocista francese, salito alla ribalta agli Europei di Barcellona del 2010, è tornato competitivo dopo un paio di stagioni poco brillanti. Dopo il bronzo ai mondiali di Daegu, 2011, arriva questo bronzo olimpico per Lemaitre: un atleta bianco non finiva su un podio olimpico, tra 100 e 200, da Mosca 1980, quando Mennea sconfisse Wells sui 200. Sì c'è stato anche l'oro del greco Kenteris a Sidney 2000, sempre sui 200. Ma, fu vera gloria?

lunedì 15 agosto 2016

Il fenomeno Van Niekerk: una tecnica di corsa fantastica

Ha strabiliato tutti il primato del mondo stabilito questa notte dal sudafricano Van Niekerk sui 400 piani: 43"03, quindici centesimi al di sotto del record fissato da Michael Johnson a Siviglia, nel 1999.  E tanto lo statunitense era sgraziato, con quell'andatura impettita ed i passetti brevi a frequenza mai vista, così Van Niekerk ha mostrato una falcata distesa ed elegante, rotonda e spontanea. Un fenomeno che potrebbe insidiare il trono di Bolt sui 200? Credo di sì. O, quanto meno, Bolt, per batterlo dovrebbe correre in un tempo di qualche anno fa. È una sfida cui vorrei assistere.

Bolt terzo oro olimpico consecutivo nei 100 m

Pechino 2008, Londra 2012, Rio de Janeiro 2016: terzo oro olimpico consecutivo sui 100 m per il leggendario Usain Bolt, che corre in 9"81, tempo per lui non straordinario, precedendo Gatlin e De Grasse. Per Bolt.si tratta anche del settimo oro olimpico complessivo. Nella velocità, mai nessuno come lui.

#Bolt sfida #Gatlin e #DeGrasse sui 100 m

Passeggiata in semifinale: 9"86, per rialzarsi dopo 60 metri, Bolt. Per l'oro deve vedersela con il vincitore di Atene 2004, il trentaquattrenne Gatlin, ed il brevilineo canadese De Grasse. 

mercoledì 11 maggio 2016

Storia delle Olimpiadi (#Olimpiadi): #Londra2012. #Bolt vince tre ori: 100, 200 e 400x100

Nel 2012, per la terza volta, dopo il 1908 ed il 1948, le Olimpiadi tornano a Londra, Inghilterra, Regno Unito, che chiuderà terzo nel medagliere, dietro Stati Uniti e Cina. L'Italia, dal canto suo, si classifica ottava, assommando 8 ori, 9 argenti e 11 bronzi. Usain Bolt si ripete dopo Pechino 2008, conquistando la medaglia d'oro nei 100 m, 9"63, e nei 200 m, 19"32, ma questa volta l'asso giamaicano si aggiudica anche la staffetta 4x100, con tanto di strabiliante primato del mondo in 36"84. Nel mezzofondo, si registra la doppietta, 5.000 e 10.000 m, di Mo Farah. Nell'atletica leggera, l'Italia porta a casa soltanto il bronzo del trentaseienne Fabrizio Donato nel salto triplo. Tre ori arrivano agli azzurri dalla tradizionale riserva della scherma, uno di questi, nel fioretto a squadre, è il sesto ed ultimo in carriera per la leggendaria Valentina Vezzali. Nel ciclismo, la prova a cronometro è vinta dal corridore di casa Wiggins, fresco vincitore del Tour de France 2012. (cfr. 1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata,  6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata12^ puntata13^puntata14^ puntata15^ puntata16^ puntata17^ puntata18^ puntata19^ puntata20^ puntata21^ puntata22^ puntata23^ puntata24^ puntata25^ puntata26 ^ puntata, 27^ puntata)

lunedì 9 maggio 2016

Storia delle Olimpiadi (#Olimpiadi): #Pechino2008. #Bolt impressiona il mondo

Nel 2008, le Olimpiadi sbarcano in Cina, ormai potenza mondiale, anche nello sport. A Pechino. I cinesi trionfano nel medagliere, davanti a Stati Uniti e Russia. L'Italia, dal canto proprio, deve contentarsi di un nono posto, assommando 8 ori, 10 argenti e 10 bronzi. Nell'atletica leggera, il mondo è strabiliato dal velocista giamaicano Usain Bolt, che domina i 100 m, 9"69 e record del mondo, e poi i 200 m, 19"30 e record del mondo. Farà ancora meglio, quanto a tempi e primati, ai mondiali di Berlino dell'anno dopo, e rivincerà l'oro olimpico, su 100 e 200 anche a Londra. A Rio de Janeiro, tra pochi mesi, Bolt vorrà ancora ripetersi. Si tratta, nel caso di Bolt, del più grande velocista della storia dell'atletica leggera, titolare di una rivoluzionaria tecnica di corsa, unica ed inimitabile, perché legata alla sua struttura fisica, longilinea, agile ma ugualmente possente: 41 passi sui 100 m, letteralmente volati. Da segnalare anche la doppietta nel mezzofondo, 5.000 e 10.000 metri, messa a segno dall'etiope Bekele. Per l'Italia, nell'altetica, Alex Schwazer conquista l'oro nella 50 km di marcia, rinnovando una secolare tradizione tecnica. Nel nuoto, finalmente Federica Pellegrini conquista, nei 200 stile libero, la medaglia d'oro soltanto sfiorata ad Atene 2004. Grandi risultati l'Italia ottiene anche nel pugilato, con Cammarelle oro nei pesi supermassimi, e Clemente Russo, argento nei pesi massimi. Due ori, poi, vengono dalla solita scherma, con Tagliariol, nella spada individuale, e la leggendaria Valentina Vezzali, nel fioretto individuale. (cfr. 1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata,  6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata12^ puntata13^puntata14^ puntata15^ puntata16^ puntata17^ puntata18^ puntata19^ puntata20^ puntata21^ puntata22^ puntata23^ puntata24^ puntata25^ puntata, 26 ^ puntata)

sabato 29 agosto 2015

Terzo oro per Bolt a Pechino 2015, undicesimo oro ai mondiali, trionfa con la Giamaica nella 4x100

Dopo 100 e 200, arriva l'oro, con la sua Giamaica, anche nella staffetta 4x100: è sempre strepitoso nella corsa lanciata. Usain Bolt fa bottino pieno come già a Berlino 2009 ed a Mosca 2013. Soltanto a Daegu, per la falsa partenza nei 100, con successiva squalifica, i suoi ori erano stati solo due. Undici ori mondiali per la saetta della Giamaica. Numeri impressionanti, come impressione ha fatto l'argento colto dalla staffetta cinese, una neofita della velocità. Terzi i canadesi. Gli italiani, che avevano un tempo una grande tradizione, argento ai primi mondiali di Helsinki, 1983, per esempio, hanno fatto male come in tutto questo mondiale di Pechino. Crisi nera per i colori azzurri.

giovedì 27 agosto 2015

Il segreto di Bolt: l'ampiezza della falcata

E' ormai il segreto di Pulcinella, nel senso che da anni, vedendo e rivedendo le sue mirabilia sul tartan, tutti hanno imparato a contare i passi di Bolt: sui 100 sono in genere 41. Tre, quattro, alle volte cinque in meno di quelli impiegati dai rivali per coprire la medesima distanza. Le sue lunghissime leve gli permettono un'amplissima falcata, di qui il minor numero di passi ed una supremazia che, nella velocità, dura ai massimi livelli dal 2008. Anche in questi mondiali di Pechino, se n'è ricevuta conferma. Beninteso, non è soltanto una questione di passi. Nella finale odierna, sui 200 metri, che Bolt ha dominato in 19"55, è stato possibile ammirare anche la sua grande elasticità, la corsa fluida, spontanea, quasi rotonda, mentre Gatlin, il grande rivale sconfitto, spingeva con tutta la forza del mondo, sprecando il doppio delle energie del giamaicano. Bolt, del resto, è più alto di una decina di centimetri. Finché la schiena, perciò più sollecitata, gli reggerà, agli avversari non resterà che correre per la piazza d'onore. Insomma, quello che in passato era considerato un limite per i velocisti, l'alta statura, è stato trasformato da Bolt, 1,96 metri, in un formidabile punto di forza. Jesse Owens, che stupì il mondo e tramortì Hitler alle Olimpiadi di Berlino del 1936 era alto 1,78 metri. Per venire a tempi più recenti, Maurice Greene, oro mondiale sui cento ai mondiali del '97, del '99 e del 2001, era appena un 1,76 metri. Lo stesso, immenso, Carl Lewis, che invece era alto eccome, 1,88 metri, cede a Bolt ben otto centimetri. Per anni si è creduto che gli atleti più piccoli e compatti fossero avvantaggiati dalla maggior frequenza di passi, tale da colmare la minor ampiezza della falcata. Bolt ha stravolto questa, peraltro ragionevole credenza. Falcata ampia ed alta frequenza allo stesso tempo, un equilibrio quasi perfetto. Ed il lunghissimo dominio che sappiamo. 

Pechino 2015: Bolt vince i 200 metri, ancora secondo Gatlin. Qual è il posto di Bolt nella storia dell'atletica?

Corsa impeccabile, esce con oltre un metro di vantaggio dalla curva e lo conserva nel rettilineo: Usain Bolt è per la quarta volta consecutiva campione del mondo sui 200 metri. Vince in 19"55, di nuovo secondo Gatlin. La leggenda di Bolt non finisce più.  Mai nella storia dell'atletica c'era stato un dominio tanto lungo nella velocità. Quanto ai mondiali di atletica, guardando anche alle altre discipline, soltanto Bubka, con le sue sei medaglie d'oro nel salto con l'asta, ha regnato di più. Alle olimpiadi di Rio de Janeiro, il prossimo anno, sarà ancora Bolt il favorito sui 100 e sui 200. Dopo questa nuova, folgorante impresa, ci si domanda quale sia il posto di Bolt nella storia dell'atletica o, per lo meno, nella storia della velocità. A livello assoluto, continuo a ritenere superiore Carl Lewis, perché più eclettico, non solo impareggiabile velocista ma anche immenso lunghista: quattro ori olimpici consecutivi, da Los Angeles '84 ad Atlanta '96, e la seconda prestazione di sempre, 8,91 a Tokio 1991, in una gara magica, nella quale Mike Powell volò fino a 8,95 metri. Nella velocità, però, Bolt si è spinto oltre l'asso di Santa Monica. Perché Lewis non ha stabilito il primato del mondo dei 200 m, che invece Bolt detiene da sei anni, perché sui 200 m ha vinto un solo oro olimpico, finendo secondo a Seul 1988, perché ai mondiali, Bolt ha colto quattro vittorie consecutive nei 100 e Lewis si è fermato a tre. Insomma: Usain Bolt il più grande velocista di sempre, Carl Lewis il più grande atleta di sempre. Secondo me, beninteso.

Pechino 2015: finale 200 metri, ore 14:55. Bolt favorito su Gatlin

Tra meno di due ore, sarà di nuovo Bolt contro Gatlin, 200 metri questa volta. Gatlin, lo si sa, è arrivato meglio preparato, ma Bolt ha la classe ed il carisma per vincere anche sul mezzo giro di pista. Più che i tempi di reazione ai blocchi, sarà la curva a fare la differenza. Quella dove un tempo Bolt avrebbe stracciato il rivale. Lì si deciderà la gara. Perché nel rettilineo finale, Bolt tenderà a rallentare, almeno negli ultimi 20-30 metri. La logica direbbe Gatlin, ma la storia dice Bolt. Che nelle occasioni solenni sa dare il meglio.

domenica 23 agosto 2015

Pechino 2015: sui 100 m trionfa Bolt, secondo Gatlin

Ancora Bolt, sebbene i più reputati osservatori pronosticassero il successo di Gatlin. Il giamaicano parte meglio del solito, distende la falcata,  passa in testa ai 70 metri e resiste al ritorno imperioso di Gatlin. Primo Bolt in 9"79, secondo Gatlin in 9"80. Il regno di Bolt nella velocità non finisce più: questa volta ha vinto la sua tranquillità, non era al meglio, ma ha corso al meglio. Per Usain Bolt, è il terzo oro ai mondiali nei 100 metri piani, dopo Berlino 2009 e Mosca 2013. Eguagliato il primato di Carl Lewis, che nei 100 fu primo ai mondiali nel 1983, nel 1987 e nel 1991. Ora, Bolt cercherà di ripetersi nei 200.

sabato 22 agosto 2015

Pechino 2015: cominciano i mondiali di atletica. Grande sfida sui 100 m tra Bolt e Gatlin

La supremazia di Usain Bolt, leggendario primatista del mondo e dominatore della scena internazionale dal 2008, vacilla. E non sotto i colpi di qualche rampante promessa dell'atletica, ma per la resurrezione agonistica, peraltro circondata da molti sospetti, dello statunitense Gatlin, oro olimpico ad Atene 2004 ed oro mondiale a Helsinki 2005, due volte squalificato per doping che, a 33 anni, sta correndo veloce come mai. Anche oggi, nelle batterie, Gatlin ha fermato il cronometro a 9"83, mentre Bolt, con una corsa meno fluida del solito, ha chiuso i 100 in un comunque notevole 9"96. Bolt resta il favorito, per classe e blasone, ma per battere questo Gatlin dovrà correre con un tempo vicino al suo primato. E non so se ne sarà capace.

domenica 18 agosto 2013

Mosca 2013: a Bolt anche i 200 m in 19"66

Sempre Usain Bolt, anche nel mezzo giro di pista. Dopo l'oro sui 100 m piani, a Mosca, mondiali di atletica leggera 2013, è arrivato, puntuale, anche l'oro sui 200 m, con il tempo ragguardevole di 19"66, lontano dal suo fantasmagorico primato di 19"19, ma pur sempre capace di raccontare di una supremazia che ormai dura dal 2008 e promette di diventare la più duratura della storia della velocità. D'altra parte, anche la connazionale Fraser ha colto a Mosca la doppietta 100/200. Questo pollo fritto di Giamaica dev'essere come la pozione di Asterix.

venerdì 16 agosto 2013

Bolt e Fraser, la Giamaica domina la velocità a Mosca: è vera gloria?

Bolt è Bolt. Da Pechino 2008, sempre medaglia d'oro nei 100 metri piani nelle grandi rassegne internazionali, con l'eccezione dei mondiali di Daegu nel 2011, quando sopraggiunse una clamorosa squalifica per falsa partenza. Non meno lungo è il regno della connazionale Fraser, stessa distanza, sebbene non capace di arrampicarsi fino al primato del mondo, che appartiene ancora alla compianta Florence Griffith Joyner, che fermò il cronometro dopo clamorosi 10"49 a Seul. Bolt e la Fraser hanno vinto anche a Mosca: in 9"77 Bolt, in 10"71 la Fraser. Eppure, dopo lo scandalo doping abbattutosi sulla velocità giamaicana un mesetto fa, con Powell vittima illustre, resta qualche dubbio sull'entità delle loro imprese. Per carità, Bolt corre in modo meraviglioso, e la Fraser, sebbene il suo deltoide sia ragguardevole e le sue braccia siano meno leggiadre di quelle di Nausicaa, possiede una falcata ampia ed elegante. Tuttavia, i loro tempi, di questi tempi, non si mettono al riparo dal chiacchiericcio. Ora malevolo, ora insinuante. Speriamo, non profetico.

domenica 11 agosto 2013

Mondiali di atletica di Mosca 2013: sui 100 metri, semifinali dalle 17:05, finale alle 19:50. Bolt favoritissimo, si corre per il podio

Bolt davvero non ha rivali in questi mondiali moscoviti.  A dispetto di una condizione non brillante come in passato, non so immaginare una sua sconfitta. Insomma, non sul tartan. Sicché, scongiurato il pericolo di una falsa partenza, che lo fermò agli ultimi mondiali, l'asso giamaicano finirà per stravincere. Dietro di lui, si correrà per argento e bronzo. Gatlin a medaglia dovrebbe andare. Per il resto, dopo il terremoto doping, le gerarchie della specialità sono da ridisegnare. Dalle 17:05, le semifinali. Alle 19:50 la finale dei 100 metri. Per tante ragioni, l'attesa, questa volta, è meno febbrile.