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mercoledì 19 luglio 2023

TDF 2023: a Courchevel vince Gall

Il Tour de France 2023, dopo il colpo al mento ricevuto ieri dalla prestazione clamorosa di Vingegaard, riparte con la diciassettesima tappa Da Saint-Gervais Mont-Blanc, Courchevel, 165,7 km a arrivo sopra i 2.000 metri di altitudine. Quattro Gpm, con l'horse categorie del Col de la Loze. Terreno per sommuovere la classifica ci sarebbe, ma ci vorrano anche le gambe. Va via una fuga. Ma è dietro che succede tutto. Pogacar va in crisi e perde altri minuti da  Vingegaard, che ha il Tour nelle mani. Il successo di tappa va all'ottimo Gall. Secondo Simon Yates. 

domenica 16 luglio 2023

TDF 2023: sul Saint-Gervais Mont-Blanc vince Poels

Quindicesima tappa del Tour de France 2023, Alpi e arrivo sul Saint-Gervais Mont-Blanc. Va via una fuga con più di trenta corridori con Van Aert, Soler, Thibaut Pinot, Skjelmose, Ciccone. Il gruppo maglia gialla lascia fare. Si avvantaggiano sulla penultima ascesa di giornata, Van Aert, Poels e Soler. Poi Poels resta da solo e vince, con oltre due minuti su Van Aert, che colleziona l'ennesimo piazzamento. Pogacar, pur scortato da un ottimo Adam Yates e dallo stesso Soler, una volta ripreso, non riesce a staccare un solidissimo Vingegaard, che chiude la seconda settimana di questo Tour con la maglia gialla. Domani, secondo e ultimo giorno di riposo.

lunedì 3 luglio 2023

TDF 2023: 3^ tappa. A Bayonne vince Philipsen

Terza tappa del Tour de France 2023, da Amorebieta-Etxano a Bayonne, per 193,5 km. Frazione pianeggiante, per ruote veloci e con la possibilità, non so quanto concreta, di un fuga. Si torna in Francia.

Vince Philipsen in volata, davanti al tedesco Bauhaus e a Caleb Ewan. Adam Yates resta in maglia gialla.

domenica 2 luglio 2023

TDF 2023: a San Sebastian vince Lafay

Le Tour de France 2023🚴

Seconda tappa del Tour de France 2023, da Vitoria-Gasteiz a San Sebastian, sull'oceano atlantico, Paesi Baschi. Frazione vallonata come quella di ieri, con l'ascesa sullo Jaizkibel a pochi chilometri dall'arrivo. Powless è in fuga ormai da solo. Sullo Jaizkibel passa primo Pogacar - ci sono abbuoni per i primi tre -poi Vingegaard e Simon Yates. Pogacar e Vingegaard restano solo. Ma vengono raggiunti e si forma un gruppetto di una trentina di corridori. Anticipati nell'ultimo km da Lafay. Secondo Van Aert, terzo Pogacar. 

sabato 1 luglio 2023

TDF 2023: a Bilbao vince Adam Yates, che veste la maglia gialla

Le Tour de France 2023🚴

Prima tappa del Tour de France 2023: 182 km da Bilbao a Bilbao, Spagna, Paesi Baschi, Golfo di Biscaglia. Frazione vallonata, con 5 Gpm di media difficoltà e arrivo in leggera ascesa. Adatto, sulla carta, ad Alaphilippe, Van der Poel, Van Aert e Pidcock. Ma anche a Pogacar. 

Tappa selettiva interpretata con coraggio. Tanti perdono terreno. Enric Mas cade e si ritira. Cade anche Carapaz, che giungerà al traguardo con oltre 15 minuti di ritardo. Davanti restano i gemelli, ma non compagni di squadra, Adam e Simon Yates. Dopo essersi attardati sull'ultima cote, rientrano e vanno via in discesa. Vince Adam Yates, che resta solo a 400 metri dal traguardo. Simon è secondo. Terzo, a regolare il gruppo dei migliori, Pogacar. Inizio folgorante del Tour. Quarto un brillante Thibaut Pinot. 

lunedì 5 giugno 2023

Vingegaard ha vinto il Tour de France 2023

Le Tour de France 2023🚴

Si parte da Bilbao, Spagna, Paesi Baschi, l'1 luglio e si finisce, da tradizione, a Parigi, sui Campi Elisi, il 23 luglio. Ventuno tappe, con due giorni di riposo. Otto frazioni di montagna: si affronteranno prima i Pirenei, poi le Alpi, infine i Vosgi. Una sola prova contro il tempo, nella sedicisima tappa, con ultimi km in ascesa. 

Il borsino dei favoriti della vigilia.

Il percorso (cliccate sulle singole tappe)

1/7    1^  Bilbao - Bilbao 182 km

2/7    2^  Victoria-Gasteiz - San Sebastian 209 km

3/7    3^  Amorebieta-Etxano - Bayonne 193,5 km

4/7    4^  Dax - Nogaro 182 km 

5/7    5^  Pau - Laruns 163 km 

6/7    6^  Tarbes - Cauterets-Cambasque 144,9 km

7/7    7^  Mont-de-Marsan - Bordeaux 170 km

8/7    8^  Libourne - Limoges 201 km

9/7    9^  Sant-Leonard-de-Noblat - Puy de Dome 182,5 km

10/7        I giorno di riposo

11/7 10^ Vulcania - Issoire 167,5 km

12/7 11^ Clermont-Ferrand - Moulins 180 km

13/7 12^ Roanne - Belleville-en-Beaujolais 168,8 km

14/7 13^ Chatillons-sur-Chalaronne - Grand Colombier 138 km

15/7 14^ Annemasse - Morzine Les Portes du Soleil 152 km

16/7 15^ Les Gets Lesr Portes du Soleil - Saint-Gervais Mont-

Blanc 179 km

17/7        II giorno di riposo

18/7 16^ Passy - Comblou 22,4 km

19/7 17^ Saint-Gervais Mont-Blanc - Courchevel 166 km

20/7 18^ Moutiers - Bourg-en-Bresse 185 km

21/7 19^ Moirans-en-Montagne - Poligny 173 km

22/7 20^ Belfort - Le Markstein Fellering 133,5 km

23/7 21^ Saint-Quentins-en-Yvelins - Paris Champs-Elysees 

115,5 km


La cronaca sintetica della Grande Boucle.
La prima tappa, da Bilbao e Bilbao, celebra i gemelli Adam e Simon Yates. Vince Adam Yates, che indossa la prima maglia gialla. Secondo Simon, terzo, tra i migliori, Pogacar, che precede Pinot. Si registra, per caduta, il ritiro di Enric Mas, mentre Carapaz, anche lui a terra, arriva con 15' di ritardo. Nella seconda frazione, ancora nei Paesi Baschi, è il francese Lafay, con colpo da finisseur, ad alzare le braccia sul traguardo di San Sebastian. La terza tappa si conclude a Bayonne a ranghi compatti, con la volata vittoriosa di Philipsen su Bauhaus e Caleb Ewan. Philipsen concede il bis nella quarta tappa, sul traguardo di Nogaro. Nella quinta tappa, da Pau a Laruns, arrivano i Pirenei. Va via una fuga, nella quale c'è anche Hindley, che alla fine vince e indossa la maglia gialla. Sul Col de Marie-Blanque, Vingegaard stacca Pogacar. Alla fine lo sloveno cederà al corridore danese 1'04". Secondo di giornata un bravissimo Giulio Ciccone, che diventa terzo nella generale. Nella sesta tappa, Van Aert anima una nuova fuga. Nei chilometri finali del Tourmalet, è Vingegaard a rompere gli indugi. Pogacar lo segue e lo stacca a 2,7 chilometri dall'arrivo di Cauterets-Cambasque. Hindley perde la maglia gialla, che passa sulle spalle di Vingegaard, secondo di giornata. Nella settima tappa, meno emozioni. Volata di gruppo sul traguardo di Bordeaux per il tris di Philipsen, davanti a Cavendish e Girmay. Nell'ottava tappa, volata di gruppo sul traguardo di Limoges, dominata dal danese Mads Pedersen. Nella decima tappa, va via una fuga da lontano. Resta solo e vince Woods. Sul Puy-de-Dome, Pogacar riesce a guadagnare una manciata di secondi su Vingegaard, che resta in maglia gialla. Primo giorno di riposo lunedì 11 luglio. Nella decima tappa, da Vulcania ad Issoire, va via ancora una fuga, grazie al percorso vallonato. Tra i fuggitivi,  vince Pello Bilbao, che precede allo sprint il tedesco Zimmermann. Nell'undicesima tappa, da Clermont-Ferrand a Moulins, la fuga viene ripresa. Volata di gruppo e quarto successo per lo sprinter belga Philipsen. Nella dodicesima tappa, caratterizzata da continui saliscendi nella regione del Rodano, va via una fuga che arriva sul traguardo di Belleville-en-Beaujolais: vince Izaguirre. Thibaut Pinot, sesto di giornata, guadagna oltre tre minuti sul gruppo maglia gialla e risale al decimo posto della classifica generale. Nella tredicesima tappa, la prima sulle Alpi, vince il fuggitivo Kwiatkowski. Pogacar guadagna, lungo l'ascesa finale al Grand Colombiere una manciata di secondi su Vingegaard. Nella quattordicesima tappa, da Annemasse a Morzine, vince Carlos Rodriguez, che costruisce il suo vantaggio in discesa, sorprendendo Vingegaard e Pogacar e scavalcando Hindley al terzo posto della generale. Nella quindicesima tappa, con arrivo a Saint-Gervais Mont-Blanc, va via una fuga numerosa e di qualità Nel finale resto solo Poel, che vince, con oltre due minuti su Van Aert. Pinot è sesto. Pogacar e Vingegaard giungono appaiati sul traguardo. Secondo giorno di riposo, lunedì 17 luglio. La sedicesima tappa, cronometro di 22,4 km da Passy a Combloux celebra il trionfo di Vingegaard che rifila 1'38" a Pogacar, con una prestazione senza precedenti nella storia della Grande Boucle (ha gudagnato 4,3 secondi al km su Pogacar!): ora il danese ha una forte ipoteca sul successo finale. Adam Yates, sale al terzo posto provvisorio della classifica generale. Nella diciassettesima tappa, Pogacar crolla sul Col de la Loze e perde minuti da Vingegaard, ormai despota del Tour. Il successo di giornata va al fuggitivo Gall, che precede Simon Yates. Nella diciottesima tappa, a Bourg-en-Bresse, s'impone in volata il danese Asgreen. Nella diciannovesima tappa, con arrivo a Poligny, s'impone lo sloveno Mohoric. Nella tappa successiva, la ventesima, a Le Markestein, s'impone il connazionale Pogacar, al secondo successo parziale in questo Tour, l'undicesimo in carriera. Consolazione amara per il secondo posto finale, perché il Tour lo vince, come lo scorso anno, Vingegaard con quasi sette minuti e mezzo di vantaggio proprio su Pogacar. Nella ventunesima tappa, sui Campi Elisi di Parigi, in volata vince il belga Meeus.

La classifica generale finale

1. Jonas Vingegaard (DAN)

2. Tadej Pogacar (SLO) a 7'29"

3.  Adam Yates (R.U.) a 10'56"

4. Simon Yates (R.U.) a 12'23"

5. Carlos Rodriguez (SPA) a 13'17"

6. Pello Bilbao (SPA) a 13'27"

7. Jai Hindley (AUS) a 14'44"

8. Felix Galla (AUT) a 16'09"

9. David Gaudu (FRA) a 23'08"

10. Guillaume Martin (FRA) a 26'30"

11. Thibaut Pinot (FRA) a 28'03"

sabato 3 giugno 2023

Tour de France 2023: favoriti

Le Tour de France 2023🚴

Propongo un primo borsino dei favoriti per la vittoria del Tour de France 2023.

*Aggiornamento del 20 giugno 2023: aggiungo al pronostico il fresco vincitore del Giro della Svizzera, il danese Skjelmose. Una stelletta anche per Pinot, che farà il luogotenente di Gaudu, ma non importa.
*Aggiornamento del 03 luglio 2023: la caduta della prima tappa, porta al ritiro di Enric Mas e di Carapaz.

  1. Vingegaard *****
  2. Pogacar *****
  3. Landa ***
  4. Adam Yates ***
  5. Carapaz ***
  6. Enric Mas **
  7. Hindley **
  8. Skjelmose **
  9. Gaudu **
  10. Bardet *
  11. Simon Yates *
  12. Bernal *
  13. Pidcock *
  14. Guillaume Martin *
  15. Thibaut Pinot *

martedì 19 luglio 2022

TdF 2022: a Foix trionfa Hugo Houle

Sedicesima tappa del Tour de France 2022, da Carcassonne a Foix, 178,5 km. La tappa successiva al giorno di riposo presenta sempre più incognite delle altre e quella odierna, che introduce i Pirenei nel romanzo di questo Tour, ha già difficoltà proprie, con quattro Gpm, gli ultimi due di prima categoria. Quando sarà stato valicato l'ultimo di questi, il Mur de Pèguére, mancheranno poco più di 20 km al traguardo, in discesa. La maglia gialla Vingegaard riparte senza il sostegno di Roglic e Kruijswijk, entrambi ritiratisi domenica. La terza settimana di un grande giro è sempre la più difficile e si annuncia tanto caldo sul percorso e i Pirenei non sono le Alpi: sono più spogli, più assolati, più inclementi. Charly Gaul, che considero secondo come scalatore solo a Gino Bartali, li chiamava les lieux infames: i luoghi infami, per la fatica innaturale che esigevano. E che esigono.

La cronaca. 

Tra i 29 attaccanti di giornata, il canadese Houle resta solo al comando. Ad inseguirlo una manciata di corridori, tra i quali anche Damiano Caruso. Il Mur de Pèguére è durissimo, con tratti anche al 16 o 17%. Van Aert, pure lui tra i fuggitivi della prima ora, fa fatica. Più dietro, il gruppo della maglia gialla accelera quando a guidarlo passa Majka, che prepara il terreno per un attacco del suo capitano Pogacar. Cedono, ma non troppo, Gaudu, Geraint Thomas e Adam Yates. Vingegaard, invece, tiene, scortato da Sepp Kuss. Poi, salta il cambio a Majka, che deve spostarsi e scendere di bicicletta. Ripassa avanti Kuss e accelera ancora. Con lui restano Vingegaard, Pogacar e Quintana. Houle, davanti, scollina da solo. In discesa dal Mur de Pèguére Thomas rientra. Mentre Van Aert ha atteso l'arrivo di Vingegaard e si è messo in testa al gruppo maglia gialla. Hugo Houle vince e con pieno merito. Per il resto, da registrare la giornata storta di Romain Bardet, che perde più di 3' da Vingegaard, Pogacar, Thomas e Quintana, precipitando al nono posto in classifica generale.

La classifica generale (dopo 16 tappe).
1. Jonas Vingegaard (DAN)
2. Tadej Pogacar (SLO)  a 2'22" 
3. Geraint Thomas (GBR) a 2'43"
4. Nairo Quintana (COL) a 4'15"
5. David Gaudu (FRA) a 4'24"

mercoledì 13 luglio 2022

TdF 2022: sul Col du Granon trionfa Vingegaard e si veste di giallo. Pogacar in crisi

Undicesima tappa del Tour de France 2022: 151,7 km da Albertville al Col du Granon Serre Chevalier, arrivo in salita horse categorie, preceduto dal Telegraphe, Gpm di prima categoria, e dal mitico Galibier, Gpm horse categorie. Nel cuore delle Alpi. Nessuno potrà nascondersi. 

La cronaca.

Tappa dura, come non se ne vedevano da anni al Tour de France. Lungo il Col du Granon, trovano conferme i sospetti sulle reali condizioni di Pogacar: sprintava troppo per piazzamenti ininfluenti, pensavo, per essere davvero in forma. E, infatti, all'attacco deciso del danese Vingegaard, Pogacar non riesce a rispondere e va in crisi. Maglietta aperta, spalle ciondolanti, gli indizi di una vera e propria cotta ci sono tutti. Dietro Vingegaard, che recupera su tutti gli altri in avanscoperta, un ritrovato Quintana e, poco più dietro, Romain Bardet, che accende il tifo dei francesi. Anche Gaudu e Adam Yates a poco più di un km dall'arrivo, staccano Pogacar. Alla fine, Vingegaard trionfa, secondo Quintana, terzo Bardet. Pogacar giunge al traguardo con 2'52" di ritardo da Vingegaard, che è la nuova maglia gialla.

La classifica generale (dopo 11 tappe).
1. Vingegaard (DAN) a 39" 
2. Bardet (FRA) a 2'16" 
3. Pogacar (SLO)  a 2'22"
4. Geraint Thomas (GBR) a 2'26"
5. Quintana (COL) a 2'37"

martedì 5 luglio 2022

TdF 2022: a Calais trionfa Van Aert in giallo

Lasciata la Danimarca, il Tour de France 2022, riparte, nella quarta tappa, dalla Francia, da Dunkerque: 171,5 km fino a Calais. Frazione ricchissima di storia e di suggestioni. Per anni, dal 1912 fino al 1927, Dunkerque fu sede di partenza dell'ultima tappa del Tour, che si concludeva immancabilmente a Parigi. Nel 1922, 100 anni fa, vinse la Dunkerque-Parigi il belga Thys, che aveva conquistato la Grande Boucle nel 1913, nel 1914 e nel 1920 (gli sfuggirono le edizioni di mezzo, tra il 1915 e il 1918 perché, a causa della Prima Guerra Mondiale, non si disputarono). Nel 1919, Thys si era ritirato durante la prima tappa. La maglia gialla finale, nel 1922, finì invece sulle spalle di un altro corridore belga, Firmin Lambot. Dunkerque sarebbe poi divenuta famosa per ragioni extraciclistiche nel giugno del 1940, secondo conflitto mondiale, quando le truppe tedesche sconfissero inglesi e francesi, che riuscirono a mettersi in salvo proprio dal porto di Dunkerque, abbandonando armi e munizioni. Scamparono rocambolescamente in 400.000. 

La cronaca. 

Sull'ultima cote di giornata, clamoroso attacco di Van Aert, che sorprende Pogacar e mette alla frusta tutti i pretendenti al successo finale. I primi a rispondere sono Adam Yates e Vingegaard. Roglic in difficoltà. Dietro provano ad organizzarsi, ma Van Aert, anche cronoman di razza, è imprendibile. E vince, con 8" di vantaggio sul gruppo dei migliori, regolato in volata da Philipsen e Laporte, nell'ordine. Van Aert consolida il primato in classifica. Nessuno può togliermi dalla testa che uno come lui, se ci credesse, nell'annata giusta, con la squadra a disposizione, il Tour potrebbe anche vincerlo. 

sabato 11 giugno 2022

Tour de France 2022: favoriti

Abbozzo una prima lista dei favoriti del prossimo Tour de France 2022, che partirà il prossimo 1 luglio. Roglic ha vinto il Giro del Delfinato, davanti al compagno di squadra Vingegaard: ma quanto è forte la Jumbo-Visma? Tanto, ma lo era pure nel 2020 e vinse lo stesso Pogacar. Altri riscontri verranno dal Giro della Svizzera iniziato ieri. Ecco il borsino provvisorio dei favoriti

*Aggiungo una stelletta a Geraint Thomas, dopo il successo al Giro della Svizzera. Miguel Angel Lopez non sarà al via. (aggiornamento al 22 giugno 2022)
* Alaphilippe non parteciperà al Tour (aggiornamento al 27 giugno 2022) 


  1. Pogacar *****
  2. Roglic ****
  3. Vingegaard ****
  4. Adam Yates ***
  5. Geraint Thomas ***
  6. Enric Mas **
  7. Daniel Martinez **
  8. Geoghegan Hart **
  9. Gaudu **
  10. Vlasov **
  11. Haig **
  12. Van Aert **
  13. Guillaume Martin *
  14. Thibaut Pinot *
  15. Romain Bardet *
  16. Quintana *
  17. Damiano Caruso *
  18. Pidcock *

mercoledì 1 giugno 2022

Giro della Svizzera 2022: percorso e favoriti

Otto tappe per il Tour de Suisse 2022, dal 12 al 19 giugno. Nell'attesa che sia ufficializzata la lista dei partecipanti, si può anticipare che dovrebbero essere al via Thibaut Pinot, che cerca la miglior forma in vista del Tour de France, l'inglese Pidcock, Fuglsang, Damiano Caruso, Remco Evenepoel, fresco vincitore del Giro di Norvegia, Adam Yates e Vlasov: sulla carta, sono loro i favoriti per il successo finale. Di seguito, il percorso.

1^ tappa (12 giugno):  Küsnacht - Küsnacht 178 km 

2^ tappa (13 giugno): Küsnacht - Aesch 199 km

3^ tappa (14 giugno): Aesch - Granges 177 km 

4^ tappa (15 giugno): Granges - Brunnen 191 km 

5^ tappa (16 giugno): Ambri - Novazzano 193 km 

6^ tappa (17 giugno): Locarno - Moosalp 180 km 

7^ tappa (18 giugno): Ambri - Malbun 25,6 km


Si comincia da Küsnacht, sul Lago di Zurigo con un circuito. E sempre con un circuito finale si chiudono anche la seconda, la terza e la quarta tappa. Decisamente più bella la quinta tappa, tutta in Canton Ticino, che ricalcherà in buona parte il tracciato del mondiale di Mendrisio del 2009, quello vinto da Cadel Evans su Kolobnev e Joaquim Rodriguez. La sesta tappa, con arrivo a Moosalp, sarà per scalatori e risulterà decisiva per la classifica finale: prevista la scalata del Col du Nufenen ad oltre 2400 m. L'arrivo a Moosalp sarà in ascesa. Tappa di alta montagna anche la settima, con arrivo in salita, horse categorie, a Malbun. L'ultima tappa, da Vaduz a Vaduz, sarà una cronometro di 25,6 km.



mercoledì 6 aprile 2022

Giro dei Paesi Baschi: ad Amurrio vince Pello Bilbao

Terza tappa del Giro dei Paesi Baschi 2022, da Llodio ad Amurrio. A 25 km dal traguardo il gruppo dei migliori (Roglic, Vingegaard, Enric Mas, Evenepoel...) è tirato da Adam Yates. Cristian Rodriguez, spagnolo dell'Andalusia e battistrada, è nel mirino. A 19 km dal traguardo, in mezza discesa, accelera Evenepoel. E faticano a stargli dietro. Poco dopo viene ripreso Rodriguez. A 6,5 km dall'arrivo, comincia l'ultimo strappo di giornata. Strada stretta. Da affrontare con un lungo rapporto. Ci prova Pello Bilbao, ad evadere dal gruppetto dei primi. Senza successo. Evenepoel soffre, mostrando ancora di patire le pendenze più accentuate, e questo non è certo il Mortirolo! La strada torna pianeggiante. Si mette davanti Evenepoel, come ieri. Fora Adam Yates. Evenepoel si sposta, sprinta Alaphilippe, ma Pello Bilbao lo brucia in rimonta. Terzo Vlasov. Roglic resta leader della classifica generale.

sabato 9 ottobre 2021

Giro di Lombardia 2021: vince Pogacar. Masnada secondo

La stagione ciclistica 2021 si avvia al termine. Oggi, la classica delle foglie morte, il Giro di Lombardia, da Como a Bergamo. Lunghe fasi di studio. Nei primi km della salita verso il Passo di Ganda, a sorpresa, si stacca Remco Evenepoel, mentre Nibali esce in avanscoperta. Contrattacca Pogacar, a circa 35 km dal traguardo, e fa il vuoto. Alaphilippe guida l'inseguimento in discesa, dipingendo magnifiche traiettorie. Ma è il compagno di squadra del France campione del mondo, Masnada, ad avvantaggiarsi rispetto agli altri inseguitori di Pogacar, fino a raggiungerlo a 15 km dall'arrivo. Restano da soli. Masnada non dà cambi al vincitore degli ultimi due Tour de France. Nella volata a due, secondo pronostico, trionfa Pogacar. Che fa suo, in questo luminoso 2021, il Lombardia dopo la Liegi e il Tour. Masnada, comunque bravissimo, secondo. Terzo Adam Yates, quarto Roglic. Quinto Valverde, 41 anni! Sesto Alaphilippe, che era, a mio parere, il più forte in corsa. 

venerdì 1 ottobre 2021

Giro di Lombardia 2021: favoriti

Anche Nibali, fresco vincitore del Giro di Sicilia, tra i favoriti dell'edizione 2021 del Giro di Lombardia, da Como a Bergamo, in programma sabato 9 ottobre. Ecco il borsino dei favoriti.

*Aggiornamento del 2 ottobre: aggiungo una stellette a Roglic, oggi brillante vincitore del Giro dell'Emilia. 

*Aggiornamento del 4 ottobre: Evenepoel ha vinto per distacco la Coppa Bernocchi. C'è solo un problema: corre nella stessa squadra di Alaphilippe. Si è rivisto Thibaut Pinot. Una stelletta la merita. 

  1. Alaphilippe *****
  2. Evenepoel ****
  3. Roglic ****
  4. Pogacar ***
  5. Adam Yates ***
  6. Joao Almeida **
  7. Nibali **
  8. Daniel Martin **
  9. Mollema **
  10. Valverde * 
  11. Thibaut Pinot *
  12. Rigoberto Uran *


domenica 5 settembre 2021

Vuelta a España 2021: Roglic III

Come Tony Rominger, vincitore di tre edizioni tra il 1993 e il 1995, e Roberto Heras, vincitore di tre edizioni dal 2003 al 2005, Primoz Roglic ha conquistato la terza Vuelta a España consecutiva. Nella classifica dei plurivincitori vincitori della grande corsa a tappe spagnole, Roglic è secondo proprio ad Heras, che di successi finali ne colse quattro: alle tre dette va aggiunta, infatti, anche la Vuelta del 2000. Roglic, ormai tra i grandi, ha dominato la corsa, annettendosi anche quattro tappe, compresa la cronometro conclusiva a Santiago de Compostela. Secondo, come già nel 2018, Enric Mas, terzo, a sorpresa, l'australiano Haig. Quarto Adam Yates, quinto l'elvetico Gino Mäder, che farà parlare di sé in futuro. Solo sesto il vincitore del Tour 2019 e del Giro 2021, Egan Bernal. Nono Guillaume Martin.

mercoledì 23 settembre 2020

I migliori ciclisti britannici della storia: comanda Froome

Propongo una classifica a punti dei migliori ciclisti britannici della storia. Primo è risultato, per distacco, il grande Chris Froome. Classifica aggiornata al 9 ottobre 2023.

  • Tour de France:                                            


 1. 350 punti 2. 200 punti 3. 150 punti 4. 120 5. 100 6. 80 punti 7. 70 8. 60 punti 9. 50 punti 10. 40 punti                 

    • Giro d'Italia:


    1. 300 punti 2. 150 punti 3. 100 punti 4. 80 punti 5. 70 punti 6. 60 punti 7. 50 punti 8. 40 punti 9. 30 punti 10. 20 punti    



    • Vuelta a Espana:



    1. 200 punti 2. 100 punti 3. 80 punti 4. 70 punti 5. 60 punti 6. 50 punti 7. 40 punti 8. 30 punti 9. 20 punti 10. 10 punti    



    • Campionato del mondo:



    1. 100 punti 2. 70  punti 3. 60 punti 4. 50 punti 5. 40 punti 6. 30 punti 7. 20 punti 8. 10 punti 9. 8 punti 10. punti    



    • Classiche "monumento" (Milano - Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi - Roubaix, Liegi - Bastogne - Liegi, Giro di Lombardia) e Giro della Svizzera:

    1. 60 punti 2. 54 punti 3. 48 punti 4. 42 punti 5. 36 punti 6. 30 punti 7. 24 punti 8. 18 punti 9. 12 punti 10. 6 punti      


    • Campionato nazionale, Classiche internazionali (Freccia Vallone, Amstel Gold Race, Clasica di San Sebastian, Campionato di Zurigo, Parigi - Tours, Gand - Wevelgem, Olimpiadi):


    1. 50 punti 2. 40 punti 3. 30 punti



    • Brevi corse a tappe di maggior prestigio (Tirreno - Adriatico, Parigi - Nizza, Giro del Delfinato, Midi Libre, Giro di Romandia, Giro dei Paesi Baschi, Giro del Trentino, Bicicletta Basca, Vuelta a Burgos, Giro di Catalogna, Giro del Mediterraneo, Giro del Belgio, Vuelta a Murcia, Vuelta a Levante -Comunità Valenciana-, Giro di Danimarca, Criterium International, Giro di Gran Bretagna, Settimana Ciclistica Lombarda, Giro di Aragona, Giro della Comunità Valenciana, Giro dell'Algarve, Tour du Haut Var, Giro del Lussemburgo, Quattro Giorni di Dunkerque, Giro dell'Andalusia, UAE Tour):


    1. 40 punti

    • Classiche del calendario italiano e classiche minori del calendario internazionale (Tre Valli Varesine, Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Milano - Torino, Giro del Veneto, Giro del Piemonte, Giro del Friuli, Giro dell'Appennino, Giro del Lazio, Giro dell'Emilia, Trofeo Matteotti, Gran Premio Industria e Commercio, Giro di Toscana, Gran Premio Città di Camaiore, Coppa Sabatini, Trofeo Laigueglia, Coppa Placci, Gran Premio Beghelli, Strade Bianche, E3 Harelbeke, Freccia del Brabante, Het Volk, Gran Premio di Francoforte, Scheldeprijs, Gran Premio di Vallonia, Gran Premio Primavera, Gren Premio di Montreal, Primus Classic, Attraverso le Fiandre, Ronde Van Limburg, Gran Premio Cantone Argovia):


    
    1. 30 punti


    • Campionati nazionali minori (1. 30 punti, 2. 20 punti, 3. 10 punti)

    • Brevi corse a tappe e *corse di un giorno di minor prestigio (Giro di Slovenia, Giro della Repubblica Ceca, Giro di Sardegna, Route du Sud, Giro dell'Irlanda, Giro delle Asturie, Settimana Catalana, *Escalada a Montjuic, * Vuelta a la Rioja, Giro dell'Austria, Giro del Qatar, Giro del Portogallo, Tour Down Under, Vuelta a Colombia, Giro di Polonia, Eneco Tour) 
    1. 25 punti
    • Vittorie di tappa nei grandi giri nazionali (Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana):


    per ogni vittoria al Tour: 15 punti
    per ogni vittoria al Giro: 12 punti
    per ogni vittoria alla Vuelta: 10 punti

    1. Chris Froome (Gran Bretagna): 3.129 punti (2007-): 1.720 punti al Tour de France (quattro volte primo, una volta secondo, una volta quarto), 300 punti al Giro d'Italia (una volta primo), 670 punti alla Vuelta a Espana (due volte primo, due volte secondo, una volta quarto), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 80 punti al Giro di Romandia (due volte primo), 120 punti al Giro del Delfinato (tre volte primo), 40 punti al Giro dell'Andalusia (una volta primo), 105 punti per vittorie di tappa al Tour de France (sette vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa), 50 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (cinque vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    2. Geraint Thomas (Gran Bretagna): 1.312 punti (2007-): 700 punti al Tour de France (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 150 punti al Giro d'Italia (una volta secondo), 60 punti al campionato britannico (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 18 punti al Giro delle Fiandre (una volta ottavo), 24 punti alla Parigi-Roubaix (una volta settimo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 80 punti al Giro dell'Algarve (due volte primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 40 punti al Tour of the Alps (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 30 punti all'E3 Harelbeke (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    3. Mark Cavendish (Gran Bretagna): 1.292 punti (2007-): 170 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo), 100 punti al campionato britannico (due volte primo, due volte secondo) 108 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta quinto una volta nono), 90 punti alla Scheldeprijs (tre volte primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 50 punti al Giro del Qatar (due volte primo), 510 punti per vittorie di tappa al Tour (trentaquattro vittorie di tappa), 204 punti per vittorie di tappa al Giro (diciassette vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)[carriera ancora in corso]

    4. Robert Millar (Gran Bretagna): 1.058 punti (1980-1995): 160 punti al Tour de France (una volta quarto, una volta decimo),  150 punti al Giro d'italia (una volta secondo), 250 punti alla Vuelta a Espana (due volte secondo, una volta sesto), 35 punti al campionato del mondo (una volta sesto, una volta decimo),  30 punti al campionato britannico (una volta primo), 96 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta terzo, una volta quinto, una volta nono), 42 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto), 108 punti al Giro della Svizzera (due volte secondo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)

    5. Bradley Wiggins (Gran Bretagna): 844 punti (2001-2016): 500 punti al Tour de France (una volta primo, una volta terzo), 100 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo), 30 punti al campionato britannico (una volta primo), 12 punti alla Parigi-Roubaix (una volta nono), 80 punti al Giro del Delfinato (due volte primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)

    6. Simon Yates (Gran Bretagna): 828 punti (2014-): 190 punti al Tour de France (una volta quarto, una volta settimo), 140 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta ottavo), 250 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta sesto), 10 punti al campionato britannico (una volta terzo), 36 punti al Giro di Lombardia (una volta quinto), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 40 punti al Tour of the Alps (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 72 punti per vittorie di tappa al Giro (sei vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    7. Tom Simpson (Gran Bretagna): 760 punti (1959-1967): 80 punti al Tour de France (una volta sesto), 208 punti al campionato del mondo (una volta primo, due volte quarto, una volta nono), 60 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo), 144 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto), 66 punti alla Parigi-Roubaix (una volta sesto, una volta ottavo, una volta nono, una volta decimo), 6 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta decimo), 66 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta decimo), 30 punti alla Freccia Vallone (una volta terzo), 40 punti alla Parigi-Tours (una volta secondo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)

    8. Adam Yates (Gran Bretagna): 735 punti (2014-): 360 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta quarto, una volta nono, una volta decimo), 30 punti al Giro d'Italia (una volta nono), 70 punti alla Vuelta a Espana (una volta quarto), 60 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto, una volta ottavo), 30 punti al Giro di Lombardia (una volta sesto), 50 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta primo), 40 punti all'UAE Tour (una volta primo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 40 punti al Giro di Germania (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (due volte primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]

    9. Maximilian Sciandri (Gran Bretagna): 670 punti (1989-2004): 90 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo, una volta quarto), 72 punti al Giro delle Fiandre (una volta quinto, una volta settimo, una volta nono), 60 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quinto, una volta settimo), 72 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta settimo), 50 punti alla Leeds International Classic (una volta primo), 30 punti al Campionato di Zurigo (una volta terzo), 30 punti alle Olimpiadi (una volta terzo), 40 punti al Giro del Lussemburgo (una volta primo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna volta primo), 60 punti al Giro di Romagna (due volte primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa)


    10. Tao Geoghegan Hart (Gran Bretagna): 364 punti (2017-): 300 punti al Giro d'Italia (una volta primo), 40 punti al Tour of the Alps (una volta primo), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]


    sabato 5 settembre 2020

    TDF 2020: a Loundenvielle vince Peters

    Il Tour de France 2020, nell'ottava tappa, con Adam Yates maglia gialla, si arrampica sui Pirenei. Frazione non lunga, 141 km da Cazères-sur-Garonne a Loudenvielle, con tre gran premi della montagna, uno hors categorie, il Port de Balès e due di prima categoria, l'ultimo dei quali, il mitico Col-de Peyresourde sarà scollinato a 11,5 km dal traguardo. Poi discesa e falsopiano. 

    La cronaca.
    Sto ancora cercando di assorbire il contraccolpo provocato dall'ennesima crisi di Thibau Pinot. Di nuovo vittima della malasorte: i postumi della caduta di una settimana fa gli causano una dura crisi nella prima tappa pirenaica e il naufragio al trentesimo posto in classifica a quasi 19' minuti da Adam Yates, che tiene la maglia gialla. Non si può non parteggiare per Pinot, bisognerebbe non aver cuore. Al Tour, in modo particolare, sembra Ulisse contro Poseidone, costantemente alle prese con forze ostili e soverchianti. Tutto congiura contro di lui. Antidivo per eccellenza, fuoriclasse naturale, schivo e, sì, sfortunato.  Per il resto, Roglic è da qualche anno un peso massimo nelle corse a tappe, ma non ha il colpo del Ko. Che possiede il suo giovane connazionale Pogacar, che recupera buona parte del ritardo accusato ieri. Si salva così Bernal, apparso non brillante. Mentre cedono Tom Dumoulin e Alaphilippe. Dietro Yates e Roglic, c'è Guillaume Martin in classifica generale, davanti a Bardet e quattro colombiani quattro: Bernal, Quintana, Lopez e Uran. Domani ancora Pirenei. Vincitore di giornata il bravo francese Peters, superstite della fuga.

    venerdì 4 settembre 2020

    TDF 2020: 7^ tappa, a Lavaur bis di Van Aert

    Settima tappa del Tour de France 2020, da Millau a Lavaur, per 168 km. Frazione a lungo vallonata, ma nel finale pianeggiante. Tentativi di fuga ci saranno ma l'arrivo in volata resta probabile. Del resto, sabato e domenica il plotone dovrà arrampicarsi sui Pirenei.

    La cronaca.
    Ci pensa il forte a fare selezione. Dal gruppo della maglia gialla, conseguenza dei soliti ventagli che si formano, perdono contatto in molti, compresi Pogacar, Landa, Carapaz e Porte. Giustificato solo Pogacar, che è giovane e ancora inesperto. Alla fine volata di mezzo gruppo e vittoria del solito Van Aert! Guillaume Martin si ritrova terzo in classifica generale a 9" da Adam Yates. 

    giovedì 3 settembre 2020

    TDF 2020: 6^ tappa, sul Mont Aigoual vince Lutsenko

    Sesta tappa del Tour de France 2020. Il gruppo riparte con una nuova maglia gialla, quella di Adam Yates, gemello di Simon. Adam Yates è stato favorito dalla penalizzazione di 20" (rifornimento vietato negli ultimi 20 km) inflitta al beniamino di Francia, Julian Alaphilippe. Tutto sommato, meglio per lui, che ha non la squadra per tenere a lungo la maglia. Meglio tornare nel gruppo, senza luce dei riflettori addosso. Poi, la forma non pare la stessa dello scorso anno. Oggi si torna in quota, con l'arrivo in salita sul Mont Aigoual, vetta delle Cevenne sul Massiccio Centrale. Pronostico aperto a tutti i migliori.

    La cronaca.

    Vince il kazako Lutsenko dopo avere animato la fuga di giornata, che il gruppo lascia andare. Terzo posto per il campione olimpico Van Avermaet. Immutata la classifica generale, con Alaphilippe, quinto di giornata, che prende un minuscolo secondo ai rivali sul traguardo. La sensazione è che la consapevolezza di affrontare un Tour molto duro abbia messo la sordina alle ambizioni offensive dei migliori.

    1. Lutsenko (KAZ)
    2. Herrada (SPA) a 55"
    3. Van Avermaet a 2'15"