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domenica 4 ottobre 2015

Sampdoria - Inter: 1-1. A Muriel risponde Perisic

Primo tempo equilibrato, ma è la Sampdoria ad andare più vicina alla rete con Correa, provvisto di grandi mezzi tecnici e di altrettanta velocità. Guarin e Kondogbia, bravo nello stretto in fase di possesso, fanno poco filtro, cosicché il contropiede blucerchiato è sempre insidioso. Muriel segna e potrebbe raddoppiare a più riprese: troppo veloce il colombiano. Icardi assente dal gioco fin quando su palla buttata in mezzo da Santon prima tira poi serve Perisic sul secondo palo e gol del pareggio. Il risultato non cambia. Bravo Zenga, la sua squadra gioca bene. L'Inter ritrova, per ora, la testa della classifica.

8 commenti:

  1. Continuo a ritenere che in quest'Inter attuale basterebbe mettere ogni giocatore al suo posto.
    Anche se di fronte aveva un ragazzino Perisic negli ultimi 20 minuti, riportato sulla fascia, ha messo in mostra quelle che possono essere le sue qualità: scatto e cross (di sinistro, non il suo piede) forte e teso al centro dell'area di rigore.
    Kondogbia è ancora fuori dal gioco, posizione troppo defilata sulla sinistra. Io lo porterei più centralmente.

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    1. Kondogbia non cambia passo come Felipe Melo e lo stesso Guarin, quando non ne ha voglia, il che significa quasi sempre. Un centrocampo possente ma statico. Quanto mancano le accelerazioni di Kovacic!

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  2. Kondogbia è semplicemente una pippa. Ad Agosto lo hanno provato centrale e dopo due allenamenti Mancini ha capito che non era cosa. Ora Sta giocando mezzala sinistra lo stesso ruolo che ricopriva nel Monaco. Non vedo come potrebbe migliorare da centrale accanto a Melo visto che il bidone francese ha gravi limiti tattici e non sa fare la fase difensiva (oltre a non saper fare neanche quella offensiva). Finora si è distinto solo per costanza di rendimento: a detta della Gazzetta (non solo del sottoscritto) 4 volte peggiore in campo.

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  3. Io penso che il problema sia stato individuato dal narratore: Guarin e Melo sono statici, fin troppo, per cui Kondogbia si ritrova con dei compagni di reparto che non gli permettono di giocare bene. A mio avviso il francese ha ampi margini di crescita, quando vuole parte palla al piede, probabilmente non è ancora disciplinato tatticamente, ma uno con quel fisico la fase difensiva la impara.
    C'è da dire che la fase difensiva nel calcio moderno dovrebbe iniziare dagli attaccanti (ad eccezione di attaccanti come Ronaldo, Luis Nazario), Icardi e il Palacio attuale si autoescludono. Manaj, il ragazzetto, potrebbe aiutare.
    Kovacic aveva il cambio passo, ahimè solo quello e rischia di essere l'eterno incompiuto. A Madrid gioca poco e continua a cambiare ruolo senza avere una collocazione tattica precisa.
    Serve maggiore velocità a centrocampo, passaggi di prima immediati, Guarin e Melo sono più lenti di un bradipo.
    E' meno forte in fase difensiva, ma Brozovic è più tecnico e gioca più di prima, Gnoukouri è stato già accantonato dopo un tempo disastroso.
    In questi casi l'allenatore bravo è capace di inventarsi qualcosa. Mazzone si inventò Baggio regista basso, ugualmente fece con Pirlo Carletto Ancelotti.
    Ljaic non incide come seconda punta, tantomeno come trequartista. E' un po' troppo driblomane, ma forse con le spalle coperte potrebbe dare un po' più di brio e velocità alla manovra dal centrocampo. Restiamo sempre nel campo delle invenzioni, sia chiaro.
    Dimenticavo, Coutinho, quel ragazzo che tutti criticavate a 18-19 anni, pare interessi al Barcellona.

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    1. Al Real Kovacic ha trovato una concorrenza che all'Inter non avrebbe avuto. Comunque, così com'è la squadra, Brozovic potrebbe tornare in gioco. È più mobile degli altri centrocampisti. L'ideale sarebbe stato riprendere Benassi in estate.

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    2. Ancora questo discorso che uno gioca male perchè non ha compagni all'altezza...senza voler scomodare il Ronaldo del 98, quest'anno Saponara sta facendo il fenomeno in un Empoli scarsissimo. Se uno è bravo gioca bene ovunque, anzi dovrebbe emergere maggiormente nella mediocrità dei compagni di reparto.
      Per quanto riguarda il modulo io proverei 4-2-3-1 con Perisic e Biabiany larghi e Jovetic centrale a fare da raccordo trai reparti. Certo Biabiany non è un fenomeno, ma se ritrova una forma accettabile, mi sembra l'unico in rosa dotato di cambio di passo.

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    3. Biabiany non è da Inter. A correre corre, ma la sua tecnica resta rudimentale, crossa maluccio. Io lo vedo seconda punta senza grandi consegne tattiche, come a Parma. Non all'Inter, però.

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  4. Quel Parma arrivò sesto e Biabany fu uno dei protagonisti di un miracolo sportivo, rimasto, per motivi extracalcistici, senza seguito.

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