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giovedì 25 giugno 2015

Tour de France 2015: i favoriti. Nibali sfida Froome, Quintana e Contador

Si avvicina il Tour de France 2015. Corsa splendida dal percorso inedito, con una serie di piccole classiche tra muri e pavè nei primi giorni di corsa, tanta montagna e pochissimi chilometri contro il tempo. Tutti indicano Froome favorito, specialmente dopo il successo colto al Giro del Delfinato. Ma, il britannico dovrà vedersela con i migliori specialisti delle gare a tappe, dal nostro Nibali, campione uscente, a Quintana, delle cui condizioni si sa poco, a Contador, fresco vincitore del Giro d'Italia. I francesi puntano su Pinot e Bardet, oltre che sul vecchio Peraud. Il portoghese Rui Costa, che nelle brevi corse a tappe ha dimostrato di valere eccome, ha vinto tre volte il Giro della Svizzera, quest'anno punta al salto di qualità nella terza settimana. I pretendenti alla vittoria finale, complice anche un tracciato mai visto prima, sono tanti, a cominciare dall'inossidabile Valverde, dominatore delle Ardenne. Ecco il borsino dei favoriti.


  1. Froome ****
  2. Nibali ****
  3. Contador ***
  4. Quintana **
  5. Valverde **
  6. Joaquim Rodriguez **
  7. Thibaut Pinot **
  8. Van Garderen **
  9. Bardet *
  10. Rui Costa *
  11. Peraud *
  12. Talansky*
  13. Alaphilippe *

10 commenti:

  1. Valverde penso che salvo un crollo di Quintana nella prima settimana gli faranno fare la corsa solo per le vittorie di tappa nella prima settimana, si è visto anche lo scorso anno alla Vuelta, al primo arrivo in salita da leader lo fecero lavorare per Quintana anche se poi il colombiano si autoeliminò volando fuori strada nella crono.

    Comunque mi sa sarà un'edizione spettacolare, per quel che mi viene in mente fra chi dovrebbe esserci e chi ha confermato di esserci ci sono oltre 30 corridori che potrebbero puntare ai primi 20 posti (che sono quelli che danno punti UCI quindi anche alle squadre fanno comodo) di cui un 15, forse anche 20 che possono anche ambire alla top 10 poi ci sono tutti i vari cacciatori di tappe, fra velocisti, uomini da classica, uomini da fuga, chi potrebbe inventarsi qualcosa come un colpo di mano nel finale e anche molte seconde e terze linee sono uomini di livello basta pensare a che squadre hanno la Sky, l'Astana, la Tinkoff.

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    1. Immagino che andrà così perché Quintana è il capitano designato, eppure il percorso si addice a Valverde. Per il resto, il lotto dei partenti è di primissimo ordine. Vincere avrà più valore sia a Parigi che nelle singole tappe.

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  2. Nibali ha rivinto il campionato italiano e mi è parso in forma, per quanto la corsa non sia stata di alto livello: troppi assenti.

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    1. Io l'ho guardato il campionato italiano (gli ultimi 50 km) e non mi è piaciuto più di tanto Nibali, ha vinto di astuzia attaccando mentre i due più pericolosi sull'ascesa finale (Pozzovivo e Rebellin) stavano mangiando e sfruttando poi la discesa per prendere quasi un minuto, nella salita finale poi sarà scattato 15 volte prima di staccare Ulissi (che veniva dal Giro e per forza di cose in calando di condizione) e Reda che manco sapevo chi fosse, ovvero livello nemmeno paragonabile a quello del Tour, non mi ha dato l'idea di essere cresciuto rispetto al Delfinato anche se va detto che aveva altri 15 giorni prima del primo arrivo in salita per affinare la condizione ma se non è al 100% potrebbe pagare qualcosa già a Huy, Le Havre e il Mur de Bretagne.

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  3. Alla terza tappa è difficile non pronosticare Valverde vincitore di giornata e maglia gialla. L'arrivo sul Muro d'Huy, dove lo spagnolo ha conquistato tre volte la Freccia Vallone, l'ultima quest'anno, è disegnato per lui. Peraltro, Valverde è reduce dalla vittoria al campionato nazionale spagnolo, segno di una condizione di nuovo brillante.

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    1. Se Dumoulin prende più di 15/20 secondi nella crono iniziale mi sa non gliela tolgono la maglia (chiunque vinca) visto la forma e la tenuta in salita palesata al Tour de Suisse, altro che non arrivi qualcuno da lontano. Prima comunque bisogna vedere che succede alla seconda sull'oceano, io fossi in una squadra con dei passisti attaccherei che gente come Quintana non credo sia capace di tenere.

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  4. Voglio provare a fare 5 nomi per tappa, così per gioco:

    -1* tappa: Dumoulin, Martin, Cancellara, Sagan, Kwiatkowski.
    -2* tappa: Cavendish, Sagan, Matthews, Kristoff, Greipel.
    -3* tappa: Purito, Valverde, Gerrans, Alaphilippe, Albasini.
    -4* tappa: Cancellara, Degengkolb, Sagan, Kristoff, Boom.
    -5* tappa: Cavendish, Sagan, Matthews, Kristoff, Degengkolb.
    -6* tappa: Valverde, Gerrans, Sagan, Alaphilippe, Matthews.
    -7* tappa: Sagan, Matthews, Kristoff, Degengkolb, Trentin (spiego quest'ultimo, IMHO troppo vallonata per un velocista puro come Cavendish che rischia di saltare se fanno a tutta lo strappo ai -15).
    -8* tappa: Valverde, Gerrans, Contador, Alaphilippe, Sagan.
    -9* tappa: Astana, Movistar, Orica, Sky, Lotto Jumbo.
    -10* tappa: Pinot, Contador, Froome, Nibali, Valverde.
    -11* tappa: Nibali, Voeckler, Chavanel, Contador, Martin (secondo, terzo e quinto da fuga).
    -12* tappa: Contador, Froome, Nibali, Pinot, Quintana.
    -13* tappa: Sagan, Matthews, Gerrans, Albasini, Alaphilippe.
    -14* tappa: Valverde, Purito, Martin (l'irlandese), Alaphilippe, Sagan (quest'ultimo se tiene duro sullo strappo poi l'ultimo kilometro spiana e in una volata di gruppetto sarebbe favorito).
    -15* tappa: Sagan, Kristoff, Matthews, Riblon, Navardauskas (ultimi due da fuga).
    -16* tappa: Nibali, Contador, Sagan, Gerrans, Valverde. (primi due da sgancio in discesa, gli altri due possono tenere e vincere in volata, Valverde se la può anche giocare in volata e tiene sicuro).
    -17* tappa: Nibali, Contador, Bardet, Froome, Quintana.
    -18* tappa: Sagan, Gerrans, Alaphilippe, Albasini, Valverde.
    -19* tappa: Pinot, Froome, Contador, Quintana, Nibali.
    -20* tappa: Froome, Contador, Nibali, Quintana, Peraud.
    -21* tappa: Cavendish, Kristoff, Greipel, Bouhanni, Cancellara (quest'ultimo da colpo di mano nel finale tipo quello di Vinokurov nel 2005).

    Note finali: Come si può notare credo molto nel giovane Alaphilippe, Bouhanni l'ho messo solo a Parigi perché è caduto al campionato Nazionale e dubito si butti in volata nella seconda tappa che è l'unica da velocisti puri e ho messo fuggitivi solo in due tappe perché penso ad una corsa sempre tirata.

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    1. Nella quarta e nella quinta tappa, per quanto sappia pochissimo della sua condizione attuale, Pozzato avrebbe i numeri per vincere o, quanto meno, per piazzarsi. Sebbene abbia sprecato la più parte del suo talento, Pozzato rimane tra i corridori più titolati della sua generazione. Concordo pienamente su Alaphilippe, che anzi voglio aggiungere tra i favoriti per la vittoria finale, dandogli una stelletta.

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    2. Pozzato a me da l'idea di uno di quelli che dopo essere esplosi da giovanissimi gradualmente si perdono proprio all'età in cui uno dovrebbe poi essere al pieno delle sue possibilità (la fascia 28/34 anni circa), molto simile a Cunego (di cui è coetaneo) la sua parabola anche se il Veronese potenzialmente era pure più forte vista la capacità di competere ad alto livello sia nelle classiche che nelle gare a tappe.

      Guardando i piazzamenti di quest'anno di Pozzato è impietoso, due quarti posti esotici a inizio stagione poi quasi inesistente nelle classiche (27esimo alle Strade Bianche a oltre 4 minuti, 41esimo alla Sanremo nel secondo gruppo, ritirato alla Gand Wevelgem, ad Harelbeke e alla Tre Giorni di La Panne, 12esimo al Fiandre unica corsa in cui si è difeso per poi chiudere in bruttezza con un 65esimo alla Roubaix a 8 minuti) poi è sparito due mesi per tornare a fare la comparsa (nel gruppetto finale) al Delfinato ricalcando ciò che ha già fatto nei due anni precedenti.

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    3. La vittoria di Cunego al Giro del 2004 fu un episodio connotato di eccezionalità. Tutti marcavano Simoni e Cunego ebbe licenza per una fuga da lontano che sconvolse la classifica e gli ha donato i gradi di capitano. Non a caso, non si è più ripetuto. Anzi, mai più è salito sul podio di un grande giro. Quanto a Pozzato, è vero che negli ultimi anni si è lasciato andare, vivacchiando in mezzo al gruppo. Avrebbe potuto vincere al Fiandre oppure alla Roubaix, almeno una volta, ma ha anche incrociato due tra i migliori specialisti della storia di muri e pavè, Boonen e Cancellara, che gli hanno sbarrato la strada. In ogni caso, da Pozzato, che mi ha fatto simpatia fin dagli esordi, mi aspetto sempre un soprassalto di orgoglio.

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